Gaetano Barba: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
Riga 30:
Dal [[1768]] fu ingegnere ordinario della certosa di [[Padula]] e fino al [[1772]] fu operativo nella certosa con i lavori alla Scala della biblioteca e del chiostro. Dopo due anni fu ingegnere ordinario presso [[Chiesa di Sant'Agostino alla Zecca|Sant'Agostino alla Chiesa]]. Nel [[1769]] fu insieme a [[Carlo Zoccoli]] e [[Bartolomeo Vecchione]] come ingegnere perito sul quale presentò una relazione sul dissesto della facciata di [[palazzo Ricca]], sede del Monte dei Poveri in via Tribunali. Nel [[1772]] la facciata del palazzo fu realizzata su suo disegno.
 
Nel [[1775]] fu l'autore di [[Caserta#Palazzo Paternò|Palazzo Paternò]] a Caserta, voluto dal marchese Lorenzo [[Paternò]] per il figlio Vincenzo che venne nominato Ministro della Guerra. Fu molto attivo anche a [[Marcianise]] dove realizzò diversi interventi, diresse i lavori di costruzione di diverse strade ed acquedotti e progettò la Fontana dei Delfini a Marcianise. Dalla metà degli [[anni 1760|anni sessanta]] fino agli [[anni 1790|anni novanta]] del [[XVIII secolo]] fu operativo a più riprese a [[Giugliano in Campania]] dove fornisce progetti per la chiesa di Santa Maria della Purità, il Palazzo Marzano e la [[Chiesa dell'Annunziata (Giugliano)|chiesa dell'Annunziata]]. Fu incaricato, nel [[1782]], dal ''Tribunale delle Fortificazioni'' di realizzare i disegni e le relazioni riguardo al progetto di [[Palazzo Medici di Ottaviano]]. Dal [[1780]] al [[1787]] diresse alcuni lavori per il monastero di [[Chiesa di San Pietro a Majella|San Pietro a Majella]]. Nel [[1786]] realizzò il restauro di [[Palazzo Filangieri d'Arianello a largo Donnaregina]] ed eseguì una relazione sul restauro della [[reale cappella del Tesoro di san Gennaro]] in competizione con [[Pompeo Schiantarelli]]. Tra il [[1792]] e il [[1798]], insieme a [[Francesco Maria Cappelli]] e [[Carlo Vanvitelli]], fu impegnato come direttore dei lavori della [[Chiesa della Santissima Trinità dei Pellegrini (Napoli)|Chiesa della Santissima Trinità dei Pellegrini]]. Negli ultimi anni della sua vita fu assistito dal figlio [[Bernardo Barba|Bernardo]], che subentra subentrò al padre nelle cariche di architetto ordinario del monastero di San Giuseppe a Pontecorvo, del Monte di Manso e del Banco dei Poveri e, presumibilmente, nel restauro di [[Villa Paternò ora Faggella|Villa Paternò]].
 
==Bibliografia==