Divisionismo: differenze tra le versioni

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{{nd|il termine giuridico|Divisionismo (diritto)}}
{{Artestoria moderna}}
Il '''divisionismo''' è un fenomeno artistico Italiano derivato dal [[Neoimpressionismo|Neo-Impressionismoneoimpressionismo]] e caratterizzato dalla separazione dei colori in singoli punti o linee che interagiscono fra di loro in senso ottico; per tali motivi può essere definito come una variante specifica del [[Puntinismopuntinismo]]. Il divisionismo non può essere definito un movimento pittorico perché gli artisti che usarono questa tecnica pittorica non scrissero mai un manifesto artistico. In [[Italia]] si sviluppò a partire dall'ultimo decennio del [[XIX secolo]] e si evolse per un periodo piuttosto lungo. Secondo alcuni studiosi trovò il suo esponente principale in [[Pellizza da Volpedo]], secondo altri in [[Giovanni Segantini]]. I principi che ne codificarono le direttive furono delineati da [[Gaetano Previati]], che ne sviluppò le linee influendo sia sul territorio [[Liguria|ligure]] che su quello [[Lombardia|lombardo]]<ref>{{Cita web|url=http://www.segantini.it/il-divisionismo/|titolo=Il divisionismo {{!}} Segantini pittore|sito=www.segantini.it|lingua=it-IT|accesso=2017-11-16}}</ref>.
 
L'atto ufficiale che sancisce la nascita del divisionismo è alla [[Triennale di Milano]] dove, nel [[1891]] viene esposto il quadro "Le due madri" di [[Giovanni Segantini]]<ref>{{Cita web|url=http://www.artdreamguide.com/_hist/divisionismo.htm|titolo=Artdreamguide: Storia dell'arte. Divisionismo: caratteristiche principali|sito=www.artdreamguide.com|accesso=2017-11-16}}</ref>. Influnzò le giovani generazioni di pittori italiani fino alla stagione delle avanguardie: mossero i primi passi sotto l'astro del divisionismo pittori [[futuristi]] come [[Umberto Boccioni]] e [[Giacomo Balla]], oppure [[Plinio Nomellini]].
 
==Origini ==