Domenico Sacchinelli: differenze tra le versioni

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La prima edizione uscì a Napoli nel [[1836]], epoca in cui le turbolenze rivoluzionarie erano ormai sopite. Nella sua [[prefazione]] l'abate muove pesanti critiche all'opera di [[Vincenzo Cuoco]], per le tante notizie inesatte riportate, in particolare, sulle efferatezze compiute dall'Armata della Santa Fede, rimproverando la mancanza di [[Fonte (storiografia)|fonti]]. Simili confutazioni muove nei confronti di [[Carlo Botta]] e [[Pietro Colletta]], verso i quali, però, la critica è meno rovente, in quanto li riteneva, supinamente, condizionati dagli scritti del Cuoco.
 
Le Memorie di Sacchinelli furono scritte nel 1836, quindi in ritardo rispetto a molti degli eventi narrati, pertanto ci sarebbe da attendersi una inattendibilità di fondo in ambito storiografico. Ciononostante, Domenico Sacchinelli fu segretario di Ruffo e conservò molti documenti di quel periodo, come lui scrisse nella prefazione.<ref>{{Cita |sacchinelli-memorie|prefazione, XII}}</ref> Confonde alcune nomi e date (ad esempio per quanto riguarda la [[Rivoluzione di Altamura]] confonde ''porta Bari'' con ''porta Napoli'', dice che Ruffo era a Matera l'8 maggio anziché il 6), ma la sua narrazione è tutto sommato attendibile.<ref>{{Cita |bolognese-zecher|pag. 22}}</ref> Nonostante le pretese di "imparzialità ed esattezza",<ref>{{Cita|sacchinelli-memorie|prefazione, VII}}</ref> Sacchinelli tralascia o edulcora alcuni aspetti cupi della vita del cardinale Fabrizio Ruffo. Ad esempio, l'uccisione di Giovanni Firrao è attribuita a un misterioso uomo dalle iniziali G.L. piuttosto che, più verosimilmente, a Ruffo stesso<ref name=serenadumas_p2930>{{Cita|serena-dumas|pagg. 29-30}}</ref> (si veda anche [[Rivoluzione di Altamura#Uccisione di Giovanni Firrao|uccisione di Giovanni Firrao]]). Inoltre [[Fra Diavolo]] e [[Gaetano Mammone]] vengono citati in un solo paragrafo e non viene fatta menzione né della loro crudeltà né del sadismo, entrambi ben documentati, ma anzi viene resa la testimonianza del [[commodoro]] inglese Townbridge che definiva [[Fra Diavolo]] "per noi un angelo".<ref>{{Cita |sacchinelli-memorie|pagg. 186-187}}</ref>
 
Nel [[1895]] una seconda edizione dell'opera fu stampata a Roma e compendiata da un altro lavoro, edito nel [[1838]], in cui dava numerose risposte e precisazioni alle confutazioni, mossegli in un [[opuscolo]], stampato, a [[Livorno]], nel [[1837]] e intitolato ''Le osservazioni di un anonimo'' <ref name=TinoPontillo />.
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* Giovanni Pititto - Archivio Storico della Calabria - Nuova Serie - Anno I. Numero 1. Luigi Pellegrini Editore. Cosenza - 2013
* Giovanni Maresca - Carteggio del Cardinale Fabrizio Ruffo, con Lord Acton e la regina Maria Carolina. ASPN, Anno VIII, Fasc. II, (1983)
* {{Cita libro |autore=Ottavio Serena |titolo=Alcuni fatti della rivoluzione del 1799 (lettera del 1862 ad Alexandre Dumas padre) |editore=Tipografia del Giornale di Napoli (strada Forno vecchio, 2) |città=Napoli |anno=1867 |url=https://books.google.it/books?id=V6Ugi0q8bDAC&pg=PP1&dq=Ottavio+Serena+1799&hl=vi&sa=X&ved=0ahUKEwjbsILu5bncAhWK4YUKHTRXAj8Q6AEIKDAA#v=onepage&q=Ottavio%20Serena%201799&f=false|cid=serena-dumas}}
* Oscar Sanguinetti - «Altamura. La strage delle Innocenti». Un falso storico contro l'insorgenza italiana (1999?)- In Storia & Identita - Istituto Storico dell'Insorgenza e per l'Identità Nazionale
* {{Cita libro |titolo=Zecher la chorban - Memoria del sacrificio |autore=Giuseppe Bolognese |anno=1999 |editore=Tipografia Castellano - Altamura |url=https://www.scribd.com/document/382693220/Giuseppe-Bolognese-Zecher-La-Chorban |cid=bolognese-zecher}}