Cabala ebraica: differenze tra le versioni

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== La Cabala nella letteratura contemporanea ==
[[File:Golem and Loew.jpg|thumb|Il [[Golem]] e Rabbi [[Jehuda Löw|Loew ben Bezalel]] in un disegno di [[MikolasMikoláš AlesAleš]] ([[1852]] - [[1913]])]]
Il romanzo ''Il Golem'' ([[1915]]) di [[Gustav Meyrink]] contiene numerosi riferimenti a tradizioni cabalistiche, in particolare al mito della creazione di un essere d'argilla (come fece [[Dio]] con [[Adamo]]) al quale, secondo una leggenda risalente al [[Medioevo]], può essere conferita la vita scrivendogli sulla fronte la parola ebraica ''emeth'' (verità), mentre per toglierli la vita è sufficiente cancellare la ''e'' iniziale, in modo che rimanga ''meth'' (morte).
Giungiamo in questo modo ai nostri giorni e alla diffusione di questa dimensione magica a livello della cultura popolare per effetto della musica rock che tanto ha celebrato [[Aleister Crowley]], ultimo esponente della tradizione della [[Golden Dawn]], che ha pubblicato tutti i rituali di questo ordine e che ha dato un'interpretazione della Cabala così libera e potente da costringere i maestri della dottrina ebraica (come nel caso di [[Gershom Scholem]]) a dover fuoriuscire dal loro perimetro interno e spiegare il punto di vista ebraico su cosa debba intendersi per קבלה rivelando una tensione tra la Cabala come corrente esoterica del pensiero e del misticismo ebraico e una Cabala moderna, secolarizzata, come quella che proviene dalla controtradizione della [[Golden Dawn]].