Gli echi della [[Rivoluzione Francesefrancese]] giunsero anche a Pecetto: sulla piazza principale del borgo venne eretto l'albero della libertà, mentre alcuni frati del vicino convento dell'[[Eremo]] spaventati si diedero alla fuga. Nel [[1799]], con l'arrivo dell'esercito [[Austria|austro]]-[[Russia|russo]], comandato dal [[Aleksandr Vasil'evič Suvorov|Suvorov]] i pecettesi furono obbligati a ricevere il sedicente generale [[Branda Lucioni]], generale in pensione dell'esercito austriaco che si era messo a capo di una banda di contadini contro i repubblicani. L'episodio venne registrato nei libri mastri del comune per via della spesa sostenuta: "lire 1214, soldi 4, denari 00".