Aton: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Gac (discussione | contributi) m Annullate le modifiche di 151.40.101.88 (discussione), riportata alla versione precedente di Ptolemaios Etichetta: Rollback |
Gac (discussione | contributi) rb |
||
Riga 66:
Alla morte di Akhenaton, intorno all’anno diciassettesimo di regno, salì al trono un re effimero e misterioso di cui restano minime tracce, [[Smenkhara]], forse fratello di Akhenaton, forse figlio di costui<ref>{{cita|Dodson 2000|p. 105}}.</ref>, forse appartenente alla dinastia reale<ref>{{cita|Cimmino 2003|p. 267}}.</ref>, da alcuni identificato con la stessa Nefertiti per la corrispondenza di alcuni tratti del nome [[Ankhtkheperura|Ankhtkheperura Neferneferuaton]]. Regnò verosimilmente per un periodo brevissimo, forse inferiore all'anno, e fu seguito dal giovanissimo Tutankhaton forse di nove anni. Costui, per il quale regnò un consiglio di reggenza per alcuni anni, modificò la parte teofora del proprio nome in Tutankh-Amon (ovvero ''Immagine vivente di Amon'')e, nell'anno quarto di regno, fece realizzare la [[Stele della restaurazione]] con cui venivano ripristinati gli antichi culti decretando così la scomparsa definitiva del culto di Aton.
A riprova delle gravi condizioni in cui versava il Paese, uno dei passaggi della stele recita: "''Quando venni incoronato re, i templi degli dei e delle dee, da [[Elefantina]] fino alle paludi del [[Delta del Nilo|Delta]], erano in rovina. Era come se i santuari non fossero mai esistiti, erano diventati terra infestata dai canneti e le entrate non erano altro che sentieri di terra battuta.
== Note ==
|