Re Artù: differenze tra le versioni

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Artù è una figura centrale nelle leggende che costituiscono la [[materia di Britannia]] (anche ''Ciclo bretone'' e ''Ciclo arturiano''), dove appare come la figura del [[monarca]] ideale sia in [[pace]] sia in [[guerra]]. Il leggendario Artù si è sviluppato come una figura di interesse internazionale in gran parte grazie alla popolarità della fantasiosa e immaginaria ''[[Historia Regum Britanniae]]'' (storia dei re della Gran Bretagna) del [[XII secolo]] scritta da [[Goffredo di Monmouth]].<ref>{{cita|Thorpe, 1966}}, ma vedi anche {{cita|Loomis, 1956}}.</ref> In alcuni racconti e poesie [[gallesi]] e [[bretoni]] che per prime descrivono queste storie, Artù appare come un grande guerriero che difende la Gran Bretagna da nemici umani e soprannaturali o come una figura magica del folklore, talvolta associata a [[Annwn]], l'[[oltretomba]] della [[mitologia gallese]].<ref>Vedi {{cita|Padel, 1994}}; {{cita|Sims-Williams, 1991}}; {{cita|Green, 2007b}}; e {{cita|Roberts, 1991a}}.</ref> Non si sa quanto l'''Historia'' di Goffredo (completata nel 1138) sia stata ispirata da tali precedenti fonti o non sia piuttosto frutto dell'invenzione dell'autore stesso.
 
Anche se i temi, gli eventi e i personaggi della leggenda Arturianaarturiana variano considerevolmente da testo a testo e non esiste una versione canonica, quella proposta da Goffredo viene spesso considerata come punto di partenza per i successivi racconti. Goffredo descrisse Artù come un re di Gran Bretagna che sconfisse i Sassoni e fondò un impero in Gran Bretagna, [[Irlanda]], [[Islanda]], [[Norvegia]] e [[Gallia]]. Molti elementi e personaggi che ora sono parte integrante della storia di Artù figurano già nella storia di Goffredo, tra cui il padre [[Uther Pendragon]], il [[mago Merlino]], la moglie di Artù [[Ginevra (ciclo arturiano)|Ginevra]], la spada [[Excalibur]], il concepimento di Artù presso il [[castello di Tintagel]], la sua ultima battaglia contro [[Mordred]] a [[Camlann]] e il riposo finale ad [[Avalon]]. Lo scrittore francese [[Chrétien de Troyes]] del XII secolo, che aggiunse alla storia il personaggio di [[Lancillotto]] e il [[Santo Graal]], fu colui che dette inizio al genere del romanzo arturiano che divenne un importante filone della [[letteratura medievale]]. Nei racconti francesi, l'attenzione narrativa si sposta frequentemente da re Artù verso altri personaggi, come gli altri [[cavalieri della Tavola Rotonda]]. La letteratura arturiana prosperò nel corso del medioevo ma poi andò decadendo nei secoli successi, fino a quando non conobbe una forte rinascita a partire dal [[XIX secolo]]. Nel [[XXI secolo]], la leggenda continua a vivere, non solo nella letteratura ma anche in adattamenti per teatro, film, televisione, fumetti e altro.
 
== Discussione sulla storicità ==