Trattato di Basilea (aprile 1795): differenze tra le versioni

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La '''Prima pace di Basilea''' fu un trattato firmato il [[5 aprile]] [[1795]] dalla [[Francia]] della [[convenzione termidoriana]] e la [[Prussia]] di [[Federico Guglielmo III di Prussia|Federico Guglielmo III]]. <br/>
La Francia era rappresentata dal plenipotenziario [[François de Barthélémy|Barthélémy]], la [[Prussia]] dall'ambasciatore [[Karl August von Hardenberg|von Hardenberg]].
 
Più interessata alla spartizione della [[Polonia]] che alla continuazione della guerra contro la [[Francia]] e,comunque, fortemente condizionato da una antica ostilità anti-austriaca, [[Federico Guglielmo III di Prussia|Federico Guglielmo III]] preferì ritirarsi dalla coalizione guidata da [[Francesco II del Sacro Romano Impero|Francesco II d'Asburgo]].
 
[[Berlino]] riconosceva alla [[Francia]] l'annessione alla Francia dei territori (prussiani e non) della riva sinistra del [[Reno]] e non sarebbe rientrata nel conflitto prima del [[1806]], con la sfortunatissima guerra della [[quarta coalizione]]. Ma senza [[Vienna]], cui la legava una profonda ortilità reciproca, fomentata dalle confliggenti aspirazioni su [[Spartizioni della Polonia|Polonia]] e [[Germania]].
 
Il trattato ebbe assai rilevanti conseguenze, in quanto consentì alla [[Francia]] di concentrare lo sforzo sulll’[[Impero Austriaco|Austria]]. Esso ere, tuttavia, decisamente malvisto dalla sinistra [[montagnardi|montagnarda]] e fu, quindi, fra i fattori scatenanti della di poco successiva [[insurrezione del 1 pratile, anno III|insurrezione del 1 pratile]] ([[20 maggio]] [[1795]]).