Vittorio Calvino: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 19:
 
==Biografia==
I genitori Teofilo (piemontese di antica famiglia [[Valli Valdesi|valdese]]) e Gertrud Claussen (figlia del [[Agente consolare|console]] [[Danimarca|danese]] in Italia) giungono ad [[Alghero]] per amministrare le tenute dell'[[ammiraglio]] [[Alfred von Tirpitz]], ministro della [[Kaiserliche Marine|marina germanica]]. Nel [[1918]] la madre muore nella causa dell'epidemia di [[influenza spagnola]], evento che determina la partenza della famiglia dalla [[Sardegna]]. Con i fratelli Paolo, Guido, Silvio ed Evelina vaga tra una zia paterna in [[Svizzera]] e vari collegi. Compie studi classici e vive una giovinezza avventurosa: mozzo all'età di veliero13 anni, [[sommergibilista]], rappresentantee dicommesso commercioviaggiatore<ref>{{cita eweb|url=http://www.vocedialghero.it/2014/03/vittorio-calvino-chi-era-costui.html|autore=Antonio Budruni|titolo=Vittorio Calvino. Chi era costui?|sito=Voce di Alghero|data=28 infinefebbraio giornalista2014}}</ref>.
 
Sposa a [[Milano]] il 15 agosto del [[1933]] Alma Meille, anch'ella di famiglia valdese, la cui famiglia era in contatto da generazioni con i Calvino. Nel [[1936]] inizia la collaborazione con ''Il Secolo Illustrato'', epoi nelcon ''[[Cinema (rivista)|Cinema]]'', rivista di critica cinematografica. Nel [[1940]] si trasferisce a [[Roma]], a dirigere l'ufficio stampa della [[Lux Film]], una tra le principali case di produzione dell'epoca. EranoNel natifrattempo intantoerano nati i figli Oliviero, nel ([[1935]],) e nel [[1938]] [[Daniela Calvino|Daniela]] ([[1938]]), che avrà una breve carriera di attrice con film come ''[[La noia (film 1963)|La noia]]'', dal romanzo di [[Moravia]], e ''[[La virtù sdraiata]]'', diretto nel [[1969]] da [[Sidney Lumet]]. Nel [[1943]] nasce Anita, che sarà per 30 anni programmista regista dei telegiornaliservizi giornalistici [[RAIRai]]<ref>Guido Guidi, ''A-Z: Radiotelevisionealla Italiana|RAITV è arrivato il momento della cronaca'', [[Radiocorriere TV]], 1969, n. 52, pp.36-37</ref>.
 
Il lavoro alla Lux lo inserisce naturalmente nel mondo dello spettacolo. Scrive drammi, sceneggiature, opere per la radio,. eNel nel1944 pubblica un romanzo giallo: ''La donna del Sud'' (Editoriale Romana). Nel [[1953]] viene invitato dalla nascente [[RAI - Radiotelevisione Italiana|Rai-tv]] a dirigere il settore prosafilm<ref>''Ricordo di Vittorio Calvino'', [[Radiocorriere TV]], 1956, n. 30, p. 11</ref>. Nel [[1955]] abbandona la posizionel'incarico in quanto ritiene la televisione troppo burocratizzata e lottizzata.
 
Nell'estate del [[1956]] è a [[Monfalcone]] per il varo dell'''[[Andrea Doria]]''. Viene colpito da un collasso cardio-circolatorio, e muore il 10 luglio, a soli 47 anni.
 
==Opere==
Riga 47:
*''[[Quando arriva Don Gonzalo]]'' (1951), commedia in tre atti, in "Ridotto", anno VII, n. 1, gennaio 1957, pp. 19-43.
*''[[Creatura umana]]'', dramma in tre atti, in "Teatro scenario", anno III, n. 7, 1-15 aprile 1951, pp. 17-31.
*''[[Cavaliere senza armatura]]'' (1952)<ref>Gilberto Loverso, ''In ricordo di Vittorio Calvino'', [[Radiocorriere TV]], 1957, n. 2, p. 43</ref>, regia di Vittorio Calvino, Roma, Teatro Ateneo, 10 gennaio 1952.
*''[[Ancora addio]]'', commedia in un atto, in "Il Dramma", anno XXXII, n. 239-240, agosto-settembre 1956, pp. 35-44.
*''[[Jack l'infallibile]]'', commedia in tre atti, regia di [[Raffaele Meloni]], trasmesso il 30 agosto 1963<ref>[[Radiocorriere TV]], 1963, n. 35, p. 44</ref>.
Le opere teatrali più importanti sono state pubblicate nel volume ''Teatro'', Bologna, Cappelli, 1959.
Line 70 ⟶ 71:
*''[[Confessione a Francesca]]'', in "Sipario", anno VII, n. 76-77, agosto-settembre 1952, pp. 58-62.
*''[[La cometa si fermò]]'', in "Il Dramma", anno XXVIII, n. 147-148, 1 gennaio 1952, pp. 110-116.
*''[[I prigionieri del re]]'' o ''[[Viaggio verso l'ultima sorte]]''<ref>[[Radiocorriere TV]], 1956, n. 23, 7</ref>, regia di [[Anton Giulio Majano]], trasmessa il 9 giugno 1956.
*''[[I prigionieri del re]]'' (1956)
 
==Note==