Circondario di decentramento amministrativo: differenze tra le versioni

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Numerose [[Regioni d'Italia|Regioni]] hanno istituito circondari di decentramento tra gli [[Anni 1970|anni settanta]] e [[Anni 1990|anni '80]] del [[XX secolo]], spesso grosso modo coincidenti con i circondari giudiziari o con l'ambito di presenza di uffici pubblici statali, tra cui il [[Piemonte]] ([[Alba (Italia)|Alba]]-[[Bra]], [[Ivrea]], [[Pinerolo]], [[Verbania|Verbano-Cusio-Ossola]], [[Biella]], [[Mondovì]], [[Casale Monferrato]], [[Saluzzo]]-[[Savigliano]]-[[Fossano]]), la [[Lombardia]] ([[Lodi]], [[Lecco]]), [[Emilia-Romagna]] ([[Rimini]]), la [[Toscana]] ([[Prato]]), la [[Puglia]] ([[Barletta]]) e la [[Basilicata]] ([[Lagonegro]], [[Melfi]]), anche sotto la spinta di rivendicazioni di autonomia provinciale dei relativi territori. I circondari erano solitamente sede anche di sezioni dei comitati regionali di controllo degli atti degli enti locali e di uffici di decentramento regionale, come anche nel caso della [[Sardegna]] ([[Tempio Pausania]], [[Lanusei]], [[Iglesias (Italia)|Iglesias]]). Diversi di questi territori hanno infatti successivamente acquisito l'autonomia provinciale.
 
Dal [[2000]], in base all'articolo 21 del "Testo unico degli enti locali"<ref>Decreto legislativo n.267 del 18 agosto 2000.</ref> la provincia, "...in relazione all'ampiezza e peculiarità del territorio, alle esigenze della popolazione ed alla funzionalità dei servizi, può disciplinare nello statuto la suddivisione del proprio territorio in circondari e sulla base di essi organizzare gli uffici, i servizi e la partecipazione dei cittadini". Il circondario è divenuto pertanto circoscrizione di decentramento amministrativo sub-provinciale e di aggregazione facoltativa di funzioni comunali e viene istituito direttamente dalla provincia di appartenenza, divenendo di fatto un comprensorio dalle funzioni e dimensioni ridotte, la cui costituzione non comporta alcuna modificazione nell'organizzazione e nella distribuzione degli uffici pubblici non provinciali. Sono stati così istituiti circondari nelle province di [[Provincia di Terni|Terni]] ([[Orvieto]]), [[Provincia di Torino|Torino]] ([[Ivrea]], [[Pinerolo]], [[Susa (Italia)|Susa]], [[Lanzo Torinese|Lanzo]]), [[Provincia di Venezia|Venezia]] ([[Portogruaro|Veneto Orientale]]), [[Provincia di Bologna|Bologna]] ([[Imola]]), [[Provincia di Forlì-Cesena|Forlì-Cesena]] (Forlì, [[Cesena]]), [[Provincia di Firenze|Firenze]] ([[Empoli|Empolese-Valdelsa]]), [[Provincia di Livorno|Livorno]] ([[Piombino|Val di Cornia]]), [[Provincia di Siena|Siena]] (Val d'Elsa, Chianti Senese, Crete Senesi, Val di Chiana, Val d'Orcia-Amiata, Val di Merse), [[Provincia di Reggio Calabria|Reggio Calabria]], ([[Stretto]], [[Palmi]] e [[Locri]]).
 
Dal [[2010]]<ref>Legge n. 42 del 25 marzo 2010.</ref> i circondari provinciali esistenti sono stati soppressi.