Demagogia: differenze tra le versioni

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"Il fattore demagogico è dunque parte del [[populismo]], in quanto il suo strumento è la costruzione [[Ideologia|ideologica]] del consenso"<ref>[[Nadia Urbinati]], [https://books.google.it/books?id=Z4rqDQAAQBAJ&pg=PT98&dq=demagogia+consenso&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiJhY-Uxq3UAhVKKlAKHRJNBukQ6AEIKDAB#v=onepage&q=demagogia%20consenso&f=false ''Democrazia sfigurata: Il popolo fra opinione e verità'', EGEA spa - 2017]</ref>. Eppure, il rapporto di influenza può essere biunivoco, cioè anche dal basso verso l'alto, alterando la stessa stabilità del [[Decisione|processo decisionale]] e la capacità di ''[[leadership]]'': spesso "si decide, basandosi su un algoritmo costruito per intercettare il consenso espresso dagli umori di quel momento. Dell’ultimo momento"<ref>[http://www.lastampa.it/2017/06/08/cultura/opinioni/editoriali/i-pericoli-della-politica-last-minute-oS9BqO4ijEUMEmWoy6hfRL/pagina.html Fabio Martini, ''I pericoli della politica last minute'', La Stampa, 08/06/2017].</ref>.
== Rapporto con le diffferenzedifferenze socio-economiche ==
Una forma di demagogia emerge anche dalla critica “moralistica” alla società borghese. Secondo [[Edoardo Sanguineti]] questo approccio culturale era «del tutto legittimo, ma abbastanza fuorviante, a suo parere, anche perché le classi sociali in Moravia erano impostate secondo criteri tutto sommato “banali”, generici e molto schematici: una semplice “lotta” tra “ricchi” e “poveri”, senza peraltro sbocchi “operativi”, e sui quali anzi s’innesta una sorta di “fatalismo deterministico”»<ref>http://interpretazioni.altervista.org/moravia-tra-coraggio-vilta-e-realismo/</ref>.
 
==Bibliografia==