Arthur Evans: differenze tra le versioni
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m →Biografia: Smorzo la polemica inutile da studentello infervorato al primo anno di archeologia. Il restauro certamente opinabile va contestualizzato nel suo tempo |
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== Biografia ==
Scavò a [[Creta]] dove scoprì le rovine dell'antico [[Cnosso|palazzo di Cnosso]], eretto dalla popolazione che egli stesso definì [[civiltà minoica|minoica]], dal mitologico re cretese [[Minosse]]. Il tipo di restauro che portò avanti è di tipo romantico e non conservativo-scientifico. A questo fatto dobbiamo imputare
Pubblicò in quattro volumi "Il palazzo di Minosse a Cnosso" ([[1921]] al [[1935]]), un classico dell'archeologia.
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Evans esaminò il sito il 19 marzo 1894. Dopo che nel 1898 Creta divenne indipendente dalla Turchia, nel 1899 Evans comprò la terra con i suoi propri risparmi (la sua famiglia possedeva una fabbrica nella Britannia industriale) e decise di preparare gli scavi. Nelle prime due settimane egli scoprì le tavolette in [[Lineare A]], un momento di fortuna superato solo dal primo giorno di scavo del leggendario [[Carl Blegen]], quando scoprì le tavolette di [[Pilo di Messenia]], scritte in [[Lineare B]], un tipo di scrittura trovato poi anche a Kephala alle quali Evans diede il nome.
Attaccando il sito con delle squadre di centinaia di sterratori, Evans scoprì la maggior parte dei 24.000 m<sup>2</sup> del sito nel giro di 6 stagioni. Nel 1905 battezzò la civiltà, le cui tracce furono trovate colà, ''minoica'', in riferimento al leggendario re [[Minosse]], creando una dettagliata cronologia delle fasi seriali degli stili di ceramica nella Creta minoica, basandosi su ciò che trovava a Cnosso. Successivamente si interessò egli stesso al restauro,
Evans venne insignito cavaliere nel 1911 per il suo lavoro, diventando "Sir", non essendolo precedentemente. Alla morte di Evans nel 1941, la [[British School of Archaeology|Scuola Britannica di Archeologia]] si assunse la responsabilità per gli scavi; successivamente la proprietà finì nelle mani del governo greco, che trattenne i diritti di scavo.
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