Arcidiocesi di Tomi: differenze tra le versioni

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[[Eusebio di Cesarea]], nella sua ''[[Vita di Costantino]]'', scrive che la Scizia era rappresentata da un vescovo al [[Concilio di Nicea I|concilio di Nicea]] del [[325]], ma non ne riporta il nome; tuttavia nessun vescovo di Tomi si trova tra le sottoscrizioni degli atti di quel concilio.
 
Il primo vescovo storicamente documentato è san [[Bretannione di Tomis|Bretannione]], che per la sua ferma fede cattolica venne esiliato dall'imperatore [[Arianesimo|ariano]] [[Valente (imperatore romano)|Valente]] attorno al [[369]]. È ricordato nel [[Martirologio Romano|Vetus Martyrologium Romanum]] alla data del 25 gennaio: ''«Tomis, in Scythia, sancti Bretannionis Episcopi, qui mira sanctitate et catholicae fidei zelo, sub Ariano Imperatore Valente, cui fortiter restitit, in Ecclesia floruit»''. Molto probabilmente gli succedette il vescovo Geronzio, che prese parte al [[Concilio di Costantinopoli I|concilio di Costantinopoli]] del [[381]].
 
Tra [[IV secolo|IV]] e [[V secolo]] visse il santo vescovo Teotimo, amico di [[Giovanni Crisostomo]] e a cui [[san Girolamo]] dedica alcune linee del suo ''[[De viris illustribus (Girolamo)|De viris illustribus]]''.<ref>[http://khazarzar.skeptik.net/books/hieronym/viris_l.htm Capitolo 131]: ''Theotimus, Scythiae Tomorum episcopus, in morem dialogorum et veteris eloquentiae breves commaticosque tractatus edidit. Audio eum et alia scribere.''.</ref> Secondo Girolamo, Teotimo era già vescovo nel [[392]]. [[Socrate Scolastico]], nella sua ''[[Storia ecclesiastica (Socrate Scolastico)|Historia ecclesiastica]]'',<ref>[http://www.newadvent.org/fathers/26016.htm Capitolo VI, 12] (testo in inglese).</ref> scrive che Teotimo venne a Costantinopoli nel [[402]] circa per difendere il Crisostomo dagli attacchi di Epifane. Il santo è ricordato nel '' Vetus Martyrologium Romanum'' alla data del 20 aprile: ''«Tomis, in Scythia, sancti Theotimi Episcopi, quem, ob insignem ipsius sanctitatem atque miracula, etiam infideles barbari venerati sunt»''.