Diocesi di Saluzzo: differenze tra le versioni

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La '''diocesi di Saluzzo''' (in [[linguaLingua latina|latino]]: ''Dioecesis Salutiarum'') è una sede della [[Chiesa cattolica in Italia]] [[Diocesi suffraganea|suffraganea]] dell'[[arcidiocesi di Torino]] appartenente alla [[regione ecclesiastica Piemonte]]. Nel [[2014]] contava 92.100 battezzati su 99.400 abitanti. È retta dal [[vescovo]] [[Cristiano Bodo]].
 
==Territorio==
La diocesi comprende la parte settentrionale della [[provincia di Cuneo]], e Famolasco, frazione di [[Bibiana]] nella [[Città metropolitana di Torino]]. Confina a nord con la [[diocesi di Pinerolo]] e con l'[[arcidiocesi di Torino]], con la quale confina anche ad est; a sud confina con la [[diocesi di Fossano]] e la [[diocesi di Cuneo]]; infine ad ovest con la [[diocesi di Digne]] e la [[diocesi di Gap]], entrambe in territorio [[Francia|francese]].
 
Sede vescovile è la città di [[Saluzzo]], dove si trova la [[Duomo di Saluzzo|cattedrale di Maria Vergine Assunta]].
 
[[File:Saluzzo vicariati.png|left|thumb|upright|La mappa delle zone pastorali.]]
Il territorio si estende su 1.815 km² ed è suddiviso in 91 [[parrocchie]] raggruppate in 8 zone pastorali[[Vicariato|vicarie]]:
::* Zona pastoralevicaria di [[Barge]] e [[Bagnolo Piemonte]] - comprende 8 parrocchie nei comuni di Barge e di Bagnolo Piemonte, e a Famolasco, frazione di [[Bibiana]];
::* Zona pastoralevicaria di [[Busca]] - comprende 7 parrocchie nei comuni di Busca e di [[Tarantasca]];
:* vicaria della Pianura - comprende 6 parrocchie nei comuni di [[Cardè]], [[Lagnasco]], [[Ruffia]], [[Scarnafigi]], [[Torre San Giorgio]] e [[Villanova Solaro]];
::* Zona pastorale della Pianura - 6 parrocchie
::* Zona pastoralevicaria Urbana di [[Saluzzo]] - comprende 9 parrocchie nei comuni di Saluzzo, [[Brondello]], [[Castellar (Italia)|Castellar]] e [[Pagno]];
:* vicaria della Valle Maira - comprende 20 parrocchie nei comuni di [[Acceglio]], [[Canosio]], [[Cartignano]], [[Celle di Macra]], [[Dronero]], [[Elva (Italia)|Elva]], [[Macra (Italia)|Macra]], [[Marmora]], [[Prazzo]], [[Roccabruna (Italia)|Roccabruna]], [[San Damiano Macra]], [[Stroppo]] e [[Villar San Costanzo]];
::* Zona pastorale della Valle Maira - 20 parrocchie
:* vicaria della Valle Po - comprende 17 parrocchie nei comuni di [[Crissolo]], [[Envie]], [[Gambasca]], [[Martiniana Po]], [[Oncino]], [[Ostana]], [[Paesana]], [[Revello]], [[Rifreddo]] e [[Sanfront]];
::* Zona pastorale della Valle Po - 17 parrocchie
:* vicaria della Valla Varaita - comprende 16 parrocchie nei comuni di [[Bellino (Italia)|Bellino]], [[Brossasco]], [[Casteldelfino]], [[Frassino (Italia)|Frassino]], [[Isasca]], [[Melle (Italia)|Melle]], [[Pontechianale]], [[Rossana (Italia)|Rossana]], [[Sampeyre]], [[Valmala (Italia)|Valmala]] e [[Venasca]];
::* Zona pastorale della Valla Varaita - 16 parrocchie
::* Zona pastoralevicaria di [[Verzuolo]] - comprende 9 parrocchie nei comuni di [[Costigliole Saluzzo]], [[Manta (Italia)|Manta]], [[Piasco]] e Verzuolo.
 
== Istituti religiosi ==
Nel [[2018]] la diocesi ospita le seguenti comunità religiose:<ref>Elenco dal [http://www.diocesisaluzzo.it/index.php?option=com_sacerdoti&view=sacerdoti&categoria=5 sito web] della diocesi.</ref>
* Figlie del Cuore Immacolato di Maria (Piasco)
* [[Figlie della Carità di San Vincenzo de' Paoli]] (Dronero)
* Istituto secolare di Santa Maria degli Angeli (Busca, Saluzzo e Verzuolo)
* [[Ordine Cistercense]] (Bagnolo Piemonte)
* [[Ordine dei Frati Minori Cappuccini]] (Busca)
* [[Piccoli Fratelli di Gesù]] (Brossasco)
* Romite di Sant'Ambrogio (Revello)
* [[Servi di Maria]] (Saluzzo)
* Suore di San Gaetano (Lagnasco)
* [[Suore di San Giuseppe Benedetto Cottolengo]] (Barge, Manta e Sanfront)
* Suore missionarie della Risurrezione (Saluzzo)
 
==Storia==
La diocesi fu eretta, su istanze della [[Marchesi di Saluzzo|marchesa di Saluzzo]], Margherita di Foix, il 29 ottobre [[1511]] con la [[bollaBolla pontificia|bolla]] ''Pro excellenti'' di [[papa Giulio II]], ricavandone il territorio dalla [[Arcidiocesi di Torino|diocesi di Torino]] per 55 parrocchie, dalla [[diocesi di Alba]] per 10 parrocchie e dalla [[diocesi di Asti]] per 4 parrocchie. La diocesi copriva l'intero territorio del [[Marchesato di Saluzzo|marchesato]] ed era [[immediatamente soggetta]] alla [[Santa Sede]].
 
Giovanni Antonio Della Rovere, cugino di [[Giovanni Francesco della Rovere]], vescovo di Torino, fu nominato primo vescovo della nuova diocesi; non ricevette mai la consacrazione episcopale, poiché aveva solo 22 anni, e dopo qualche mese rinunciò alla sede di Saluzzo a favore del fratello Sisto, di quattro anni più giovane di lui. Anche Sisto non fu mai consacrato vescovo e non raggiunse mai la sua sede, continuando a risiedere a [[Roma]] e facendosi rappresentare dal vicario Antonio Vacca, [[vescovo titolare]] di [[Arcidiocesi di Nicomedia|Nicomedia]].<ref>Savio, ''Saluzzo e i suoi Vescovi'', pp. 122-124.</ref> Il primo vescovo che risedette a Saluzzo fu Giuliano Tornabuoni, che fece il suo solenne ingresso in diocesi il 13 luglio [[1516]]; a lui si deve il primo [[sinodo]] diocesano, celebrato nel mese di agosto dello stesso anno, dove fu confermata e rafforzata la venerazione verso i santi patroni [[Chiaffredo di Saluzzo|Chiaffredo]] e Costanzo.<ref>Savio, ''Saluzzo e i suoi Vescovi'', pp. 137 e seguenti.</ref>
 
Il [[seminario]] diocesano fu istituito il 30 ottobre [[1629]]. Nello stesso periodo il vescovo Marenco affrontò il problema dei valdesi[[Valdismo]], diffusi nelle alte vallate, con l'aiuto dei [[Ordine dei Frati Minori Cappuccini|padri cappuccini]]. Nel [[1633]] passòtrascorse parecchie settimane a [[Paesana]] nel tentativo di far ravvedere gli eretici. Il suo impegno ebbe buon esito, tanto che nel gennaio [[1634]] una solenne [[processione]] celebrava la raggiunta unità religiosa.
 
Alla fine del [[XVII secolo]] il vescovo Lepori si distinse per la sua severità. In primo luogo volle ristabilire la disciplina nelle celebrazioni liturgiche parrocchiali e riaffermare la disciplina del clero. Richiese alla [[Congregazione dei riti|Sacra Congregazione dei Riti]] un decreto contro il culto di [[Giovanni Giovenale Ancina]], che era già diffuso fra il popolo. Rigorosissimi e apertamente discriminatori i suoi decreti contro gli [[ebrei]] del [[1673]]: si vietava ai cristiani ogni familiarità con gli ebrei, al punto di dover evitare persino i medici ebrei.; Inoltreinoltre agli ebrei era imposto di portare sugli abiti un contrassegno ed erano esclusi dalle cariche politiche.
 
Dopo il [[1686]], quando fu revocato l'[[Editto di Nantes]], gli [[ugonotti]] francesi trovarono rifugio nelle alte valli della diocesi e [[Vittorio Amedeo II di Savoia|Vittorio Amedeo II]], per ragioni soprattutto diplomatiche, li imprigionò nelle carceri di Saluzzo.
 
Durante il [[XVIII secolo|Settecento]], si distinse il vescovo Giuseppe Filippo Porporato, che governò la Chiesa saluzzese per 40 anni, dal [[1741]] al [[1781]]; nel suo lungo episcopato combatté le resistenze [[Gallicanesimo|gallicane]] dei canonici della cattedrale e il [[giansenismo]], e difese i [[Compagnia di Gesù|gesuiti]].
Il 9 dicembre [[1798]] il re si rifugiò in Sardegna e il 15 febbraio [[1799]] tutto il Piemonte diventava un dipartimento francese. Per Saluzzo cominciava un periodo di storia [[giacobini|giacobina]] e repubblicana. Il palazzo del collegio dei [[Compagnia di Gesù|gesuiti]] diventò sede del municipio; il vescovado fu adibito a deposito d'armi e munizioni; più tardi le stanze furono usate per balli a spese del comune.
 
Il 9 dicembre [[1798]] il re si rifugiò in Sardegna e il 15 febbraio [[1799]] tutto il Piemonte diventava un dipartimento francese. Per Saluzzo cominciava un periodo di storia [[giacobini|giacobina]] e repubblicana. Il palazzo del collegio dei gesuiti diventò sede del municipio; il vescovado fu adibito a deposito d'armi e munizioni; più tardi le stanze furono usate per balli a spese del comune. Chiese e conventi furono adibiti ad uso profano. [[Napoleone Bonaparte]] nominò sottoprefetto l'ex canonico Bressy da Marmora. Nel [[1802]], Bressy soppresse i conventi di San Bernardino, di San Domenico, di San Nicola, di Sant'Agostino, dei Cappuccini, dei monasteri di Santa Chiara, di Santa Maria della Stella (di Rifreddo) e dell'Annunziata.
 
Il 1º giugno [[1803]], in occasione del riordino delle diocesi piemontesi volute da Bonaparte, la diocesi di Saluzzo entrò a far parte della [[provincia ecclesiastica]] dell'[[arcidiocesi di Torino]] e contestualmente ingrandì il proprio territorio con l'incorporazione di quello della soppressa [[diocesi di Pinerolo]].<ref>Lettera apostolica ''Gravissimis causis'', pubblicata in edizione latina e traduzione francese in: [https://books.google.fr/books?id=_VoDAAAAQAAJ&pg=PA58 ''Bulletin des lois de l'Empire français''], quarta serie, tomo terzo, pp. 58-69. A seguire la lettera esecutoria del cardinale [[Giovanni Battista Caprara Montecuccoli|Caprara]], pp. 69-92.</ref> La diocesi pinerolese fu ristabilita il 17 luglio [[1817]] con la bolla ''Beati Petri'' di [[papa Pio VII]]; contestualmente la diocesi di Saluzzo acquisì gli attuali confini.
Nel [[1803]] la diocesi di Saluzzo entrò a far parte della [[provincia ecclesiastica]] dell'[[arcidiocesi di Torino]].
 
Nel [[18481849]], dopo la morte del re [[Carlo Alberto]], i vescovi subalpini, in seguito all'usurpazione dei diritti ecclesiastici da parte del governo, deliberarono di riunirsi in un congresso, che, visto l'esilio del [[metropolita]] [[Luigi Fransoni]], si svolse nella villa del vescovo di Saluzzo a Villanovetta e fu presieduto dal vescovo Giovanni Antonio Gianotti. Vi si trattarono i problemi della censura ecclesiastica su Bibbie e catechismi, dell'insegnamento religioso e delle scuole cattoliche, dell'anagrafe parrocchiale, della disciplina ecclesiastica e della buona stampa. Lo stesso Gianotti prese parte al [[concilio Vaticano I]], dove fu uno dei più convinti sostenitori dell'[[infallibilità papale]] nel rispetto dell'autorità episcopale.
Nel [[1805]] la [[diocesi di Pinerolo]] fu soppressa e il suo territorio aggregato a quello della diocesi di Saluzzo fino al 17 luglio [[1817]], quando la sede di Pinerolo fu ristabilita con la bolla ''Beati Petri'' di [[papa Pio VII]].
 
Nel [[XX secolo|Novecento]] la diocesi ha visto i lunghi episcopati di Giovanni Oberti e Egidio Luigi Lanzo, che governarono la diocesi dal [[1901]] al [[1973]], in un periodo di profondi cambiamenti sociali e culturali e di sfide pastorali e religiose. Il vescovo Lanzo, durante la [[seconda guerra mondiale]], intervenne direttamente in momenti delicati e difficili per la liberazione di ostaggi e prigionieri, offrendo in contraccambio la sua stessa vita.<ref>Dal sito ''Beweb - Beni ecclesiastici in web''.</ref>
Nel [[1848]], dopo la morte del re [[Carlo Alberto]], i vescovi subalpini, in seguito all'usurpazione dei diritti ecclesiastici da parte del governo, deliberarono di riunirsi in un congresso, che visto l'esilio del [[metropolita]] [[Luigi Fransoni]] si svolse nella villa del vescovo di Saluzzo a Villanovetta. Vi si trattarono i problemi della censura ecclesiastica su Bibbie e catechismi, dell'insegnamento religioso e delle scuole cattoliche, dell'anagrafe parrocchiale, della disciplina ecclesiastica e della buona stampa.
 
== Istituzioni culturali diocesane ==
Dal 1º settembre [[2011]] l'ex palazzo dei vescovi di Saluzzo, la cui forma attuale risale all'opera di risistemazione di edifici preesistenti operata dal vescovo Carlo Giuseppe Morozzo (1698-1729), ospita il museo diocesano di arte sacra, distribuito in cinque sale del piano nobile.<ref>Dal sito [https://www.beweb.chiesacattolica.it/istituticulturali/istituto/3423/Museo+Diocesano+di+Arte+Sacra+Palazzo+dei+Vescovi+di+Saluzzo ''Beweb''], Museo diocesano di arte sacra del Palazzo dei Vescovi di Saluzzo.</ref>
 
Lo stesso palazzo accoglie anche la biblioteca diocesana, istituita con decreto vescovile del 18 settembre [[2012]]. La biblioteca accoglie i fondi librari appartenuti al seminario diocesano, ai gesuiti di Saluzzo, che la donarono alla diocesi quando la Compagnia venne soppressa, ed ad altri enti e istituzioni diocesane.<ref>Dal sito [https://www.beweb.chiesacattolica.it/istituticulturali/istituto/2991/Biblioteca+Diocesana+Saluzzo ''Beweb''], Biblioteca diocesana di Saluzzo.</ref>
 
Nella nuova curia vescovile, creata negli anni Ottanta del Novecento, ha sede l'archivio storico della diocesi, che è costituito dai fondi archivistici della diocesi, del capitolo della cattedrale, della confraternita del Gonfalone, che comprende un importante fondo di pergamene che datano dal [[1320]] al [[1515]], e del seminario vescovile.<ref>Dal sito [https://www.beweb.chiesacattolica.it/istituticulturali/istituto/2914/Archivio+storico+della+Diocesi+di+Saluzzo ''Beweb''], Archivio storico della diocesi.</ref>
 
==Cronotassi dei vescovi==
*Giovanni Antonio Della Rovere † (2629 ottobre [[1511]] - agosto [[1512]] dimesso)
* Sisto Della Rovere † (27 agosto [[1512]] - [[1516]] deceduto)<ref>Questo vescovo è stato confuso, anche da [[Konrad Eubel|Eubel]], con l'omonimo [[cardinale]] [[Sisto Gara della Rovere]] (vedi: Savio, ''Saluzzo e i suoi Vescovi'', p. 125; [http://www.treccani.it/enciclopedia/gara-della-rovere-sisto_(Dizionario-Biografico) ''Sisto Gara della Rovere''], sul [[Dizionario biografico degli italiani]]. La sua morte è documentata da un atto capitolare del 18 aprile 1516 (Savio, p. 125). Secondo Savio, la bolla di nomina riporta la data del 26 settembre 1512, mentre per Eubel quella del 27 agosto.</ref>
:* [[Sisto Gara della Rovere]] † (27 agosto [[1512]] - 22 marzo [[1516]] dimesso) (amministratore apostolico)
* Giuliano Tornabuoni † (22 marzo [[1516]] - [[1530]] dimesso)
* [[Alfonso Tornabuoni]] † (7 novembre [[1530]] - 19 ottobre [[1546]] nominato vescovo di [[Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro|Sansepolcro]])
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* [[Gabriele Cesano]] † (16 dicembre [[1556]] - 27 luglio [[1568]] deceduto)
* Giovanni Maria Tapparelli, [[Ordine dei Frati Predicatori|O.P.]] † (3 dicembre [[1568]] - 24 febbraio [[1581]] deceduto)
* Luigi Pallavicino † (17 aprile [[1581]] - 8 agosto [[1583]] nominato vescovo di [[arcidiocesiArcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo|Marsico Nuovo]])
* Antonio Pichot, [[Ordine di San Benedetto|O.S.B.]] † (8 agosto [[1583]] - 7 luglio [[1597]] deceduto)
** ''Sede vacante (1597-1602)''
Line 114 ⟶ 137:
* Egidio Luigi Lanzo, [[Ordine dei Frati Minori Cappuccini|O.F.M.Cap.]] † (22 gennaio [[1943]] - 29 gennaio [[1973]] deceduto)
* Antonio Fustella † (22 maggio [[1973]] - 5 febbraio [[1986]] deceduto)
* [[Sebastiano Dho]] (5 luglio [[1986]] - 3 luglio [[1993]] nominato vescovo di [[diocesiDiocesi di Alba|Alba]])
* [[Diego Natale Bona]] † (17 gennaio [[1994]] - 16 aprile [[2003]] ritirato)
* [[Giuseppe Guerrini]] (16 aprile [[2003]] - 17 dicembre [[2016]] ritirato)
Line 147 ⟶ 170:
| 2014 || 92.100 || 99.400 || 92,7 || 105 || 94 || 11 || 877 || 9 || 18 || 50 || 91
|}
 
== Note ==
<references/>
 
==Bibliografia==
Line 153 ⟶ 179:
*{{catholic encyclopedia|Saluzzo}}
*{{gcatholic|salu0}}
* [http://www.beweb.chiesacattolica.it/diocesi/diocesi/510/Saluzzo Diocesi di Saluzzo] su ''BeWeB - Beni ecclesiastici in web''
*{{la}} [[Ferdinando Ughelli]], [http://books.google.it/books?id=bR4sAQAAMAAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false ''Italia sacra''], vol. I, seconda edizione, Venezia 1717, coll. 1225-1234
*[[Giuseppe Cappelletti]], [http://books.google.com/books?id=JtQCAAAAQAAJ&pg=PA265 ''Le Chiese d'Italia dalla loro origine sino ai nostri giorni''], Venezia 1858, vol. XIV, pp.&nbsp;265–280
*[[Gaetano Moroni]], [http://books.google.co.uk/books?id=_WoAAAAAMAAJ&pg=PA309 ''Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica''], vol. LX, Venezia 1853, p.&nbsp;309
*Carlo Fedele Savio, [http://archive.org/stream/saluzzoeisuoives00saviuoft#page/n5/mode/2up ''Saluzzo e i suoi Vescovi (1475-1601)''], Saluzzo 1911
*{{la}} [[Pius Bonifacius Gams]], [httphttps://wwwarchive.wbc.poznan.plorg/stream/seriesepiscoporu00gamsuoft#page/821/dlibramode/doccontent?id=65154&dirids=11up ''Series episcoporum Ecclesiae Catholicae''], Leipzig 1931, p.&nbsp;821
*{{la}} [[Konrad Eubel]], ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002718&mediaType=application/pdf vol. 3], p.&nbsp;290; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002719&mediaType=application/pdf vol. 4], p.&nbsp;302; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft#page/341/mode/1up vol. 5], p.&nbsp;341; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft#page/364/mode/1up vol. 6], p.&nbsp;364
*{{la}} [http://books.google.it/books?id=s_mIHw0OH7AC&pg=PA509 Bolla ''Pro excellenti''], in ''Bullarum diplomatum et privilegiorum sanctorum Romanorum pontificum Taurinensis editio'', Vol. V, pp.&nbsp;509–511
*{{la}} [http://books.google.it/books?id=Ee5EAAAAcAAJ&pg=PA1490 Bolla ''Beati Petri''], in ''Bullarii Romani continuatio'', Tomo VII, parte 2º, Prato 1852, pp.&nbsp;1490–1503
*Giovanni Gisolo, ''Ricordatevi dei Vostri Pastori'', Revello, 2000
*{{la}} Pius Bonifacius Gams, [http://www.wbc.poznan.pl/dlibra/doccontent?id=65154&dirids=1 ''Series episcoporum Ecclesiae Catholicae''], Leipzig 1931, p.&nbsp;821
*{{la}} Konrad Eubel, ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002718&mediaType=application/pdf vol. 3], p.&nbsp;290; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002719&mediaType=application/pdf vol. 4], p.&nbsp;302; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol05eubeuoft#page/341/mode/1up vol. 5], p.&nbsp;341; [http://www.archive.org/stream/hierarchiacathol06eubeuoft#page/364/mode/1up vol. 6], p.&nbsp;364
* [http://www.beweb.chiesacattolica.it/diocesi/diocesi/510/Saluzzo Diocesi di Saluzzo] su BeWeB - Beni ecclesiastici in web
 
==Voci correlate==