Numero di gara (automobilismo): differenze tra le versioni

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== Formula 1 ==
In origine, nei vari campionati automobilistici il numero veniva assegnato gara per gara dagli organizzatori del singolo evento: a partire dai primi anni settanta, però, in [[Formula 1]] si cominciò ad assegnare, salvo eccezioni, il numero 1 al campione del mondo in carica e dal {{F1|1974}} si applicò la numerazione fissa, cioè l'assegnazione, a ciascun concorrente, dello stesso numero di gara per tutta la stagione. Essendosi ritirato dalle competizioni il campione del mondo {{F1|1973}} [[Jackie Stewart]], i numeri furono assegnati a coppie alle varie squadre in base alla classifica costruttori dell'anno precedente: <br/>1 e 2 [[Team Lotus|Lotus]], 3 e 4 [[Tyrrell]], 5 e 6 [[McLaren]], 7 e 8 [[Brabham]], 9 e 10 [[March Engineering|March]], 11 e 12 [[Ferrari]], 14 e 15 [[British Racing Motors|BRM]], 16 e 17 [[Shadow]], 18 e 19 [[Surtees]]. Il 13 fu escluso per ragioni [[Scaramanzia|scaramantiche]].<br/>

Negli anni seguenti la numerazione sarebbe rimasta immutata con l'eccezione dell'assegnazione del numero 1 al campione del mondo uscente e il 2 al suo compagno di squadra, indipendentemente dai risultati del campionato costruttori, mentre alla squadra che deteneva i numeri 1 e 2 sarebbero stati assegnati i numeri che aveva, in precedenza, la squadra in cui correva il campione uscente. Così nel {{F1|1975}} la McLaren ricevette 1 e 2 e la Lotus 5 e 6, poi, dopo 2 anni di scambio dei numeri 11 e 12 tra Ferrari e McLaren, con il passaggio di [[Niki Lauda]], campione uscente dalla Ferrari alla Brabham, risultò che i numeri 1 e 2 andarono alla Brabham, 7 e 8 della Brabham passarono alla McLaren, mentre la Ferrari mantenne 11 e 12, per poi tornare a 1 e 2 nel {{F1|1980}} e ricevere l'anno dopo, dalla [[Williams F1|Williams]], il 27 e 28 che mantenne fino al {{F1|1995}}, con l'esclusione del {{F1|1990}} quando arrivò in Ferrari il campione uscente [[Alain Prost]].
 
Tuttavia con il ritiro di alcune squadre e l'apparizione di nuove che assumevano nuovi numeri si era arrivati, nel {{F1|1983}}, ad avere una macchina, la [[Spirit (automobilismo)|Spirit]], col numero 40 in presenza di una trentina di macchine partecipanti e molti numeri vacanti; perciò nel {{F1|1984}} ci fu una prima redistribuzione dei numeri che però non toccò le squadre con maggiore storia sportiva che, in alcuni casi,talvolta dei propri numeri facevano una ''bandiera'', come appunto la Ferrari con il "rossosuo icastico ''Rosso 27"'' appartenuto a [[Gilles Villeneuve]], quindi furono assegnati i numeri vacanti alle squadre più recenti, rimanendo escluso il 13.
[[Immagine:Gerhard Berger Ferrari 1995.jpg|thumb|Berger con la Ferrari numero 28, nel 1995]]
[[File:Jean Alesi - Ferrari 412 T2 - GP San Marino 1995.jpg|thumb|left|[[Jean Alesi]] porta in gara il ''Rosso 27'' sulla sua [[Ferrari 412 T2]] nel [[Gran Premio di San Marino 1995]]]]
 
Negli anni [[Campionato mondiale di Formula 1 1993|1993]] e [[Campionato mondiale di Formula 1 1994|1994]] in mancanza del campione del mondo uscente, la Williams, che aveva vinto i campionati piloti {{F1|1992}} e {{F1|1993}} con [[Nigel Mansell]] e Alain Prost, corse con i numeri 0 e 2. A condurre la vettura numero zero, per entrambe le stagioni, fu [[Damon Hill]] e questi rimangono tuttora gli unici casi di numero zero in Formula 1, a parte il caso dei Gran Premi di [[Gran Premio del Canada 1973|Canada]] e [[Gran Premio degli Stati Uniti 1973|Stati Uniti]] del 1973, prima della numerazione fissa, in cui fu portato dalla McLaren di [[Jody Scheckter]].