Roberto Rossellini: differenze tra le versioni

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=== Gli anni della guerra ===
{{senza fonte|Alcuni autori descrivono la prima parte della sua carriera come una sequenza di trilogie.}} Il suo primo film da regista, ''[[La nave bianca]]'' ([[1941]]) venne sponsorizzato dal centro per la propaganda audiovisiva del Dipartimento della [[Regia Marina]], ed è il primo lavoro della cosiddetta ''Trilogia della guerra fascista'' di Rossellini, assieme a ''[[Un pilota ritorna]]'' ([[1942]]) e ''[[L'uomo dalla croce]]'' ([[1943]]). A questo periodo risale l'amicizia e la collaborazione con [[Federico Fellini]] e [[Aldo Fabrizi]]. Frequenta la trattoria [[Osteria Fratelli Menghi]], punto d'incontro per pittori, poeti, ma soprattutto giovani registi e sceneggiatori come [[Ugo Pirro]], [[Franco Solinas (sceneggiatore)|Franco Solinas]] e [[Giuseppe De Santis]].
 
Con la fine del regime fascista nel [[1943]], a soli due mesi dalla liberazione di Roma, Rossellini stava già preparando ''[[Roma città aperta]]'' su un soggetto di [[Sergio Amidei]] (con Fellini che lo assisteva alla [[sceneggiatura]] e Fabrizi che recitava nella parte del [[sacerdote]]). Questo film drammatico non ebbe un successo immediato in Italia, anzi fu un successo di ritorno dagli [[Stati Uniti]] e dalla [[Francia]]. Rossellini aveva così iniziato la sua cosiddetta ''Trilogia della guerra antifascista'', il secondo titolo della quale fu ''[[Paisà]]'', girato in sei episodi con [[attori]] non-professionisti tra [[Napoli]], [[Maiori]] in [[Costiera Amalfitana]], un [[convento]] sull'[[Appennino]] e il [[Delta del Po]]. Terzo film della Trilogia Neorealista fu ''[[Germania anno zero]]'' ([[1948]]), e girato nel settore francese di [[Berlino]].