Mimetismo nelle piante: differenze tra le versioni

Molte piante si sono evolute per sembrare altri organismi, per la maggior parte [[insettoinsecta|insetti]]. Questo può portare benefici ad ampio raggio incluso l'aumento dell'[[impollinazione]]. Nella [[Pouyannian mimicry]],<ref>{{Cita pubblicazione|cognome1=Pasteur |nome1=George |anno=1982 |titolo=A Classificatory Review of Mimicry Systems |pubblicazione=Annual Review of Ecology and Systematics |volume=13 |p=169}}</ref> imitando visivamente una potenziale femmina, ma gli stimoli chiave sono spesso chimici e tattili.<ref>{{Cita libro |cognome1=van der Pijl |nome1=Leendert |cognome2=Dodson |nome2=Calaway H. |titolo=Orchid Flowers: Their Pollination and Evolution |capitolo= 11: Mimicry and Deception |editore=[[Università di Miami|University of Miami]] Press |città=Coral Gables |anno=1966 |pp=129–141}}</ref>

L'orchidea martello (''[[Drakaea]]'', una [[specie in pericolo]] del genere [[orchideaeorchidinae|orchidee]], originaria dell'[[Australia]]), è uno degli esempi più notevoli. L'orchidea ha imitazioni sia visive che olfattive di una femmina di [[Vespidae|vespa]] per attirare i maschi, sia per depositare che per raccogliere il polline.<ref>{{Cita web |titolo=Sexual Encounters of the Floral Kind - 02 Hammer Orchid and Wasps |url=https://www.youtube.com/watch?v=Hv4n85-SqxQ |editore=[[YouTube]]}}</ref>

L'orchidea ''[[Epipactis helleborine]]'' si è fisiologicamente e morfologicamente adattata per attirare le vespe come suoi principali impollinatori. Le vespe nutrono le loro larve su insetti come i [[Bruco|bruchi]]. Per localizzare queste prede, usano una combinazione di segnali visivi e olfattivi. I fiori di ''E. helleborine'' e ''E. purpurata'' hanno foglie verdi volatili (GLV), che sono attraenti per i foraggiatori per le ''[[Vespula germanica]]'' e ''[[Vespula vulgaris]]. I GLV helleborine che inducevano risposta nelle antenne delle vespe venivano emessi anche da foglie di [[Brassica oleracea|cavolo]] infestate da bruchi ("[[Pieris brassicae]])", che sono prede comuni per le vespe. Nonostante dia una grande quantità di nettare, la specie è quasi interamente trascurata dagli altri impollinatori.<ref>{{Cite journal |last=Brodmann |first=Jennifer |last2=Twele |first2=Robert |last3=Francke |first3=Wittko |last4=Hölzler |first4=Gerald |last5=Zhang |first5=Qing-He |last6=Ayasse |first6=Manfred |date=2008-05-20 |title=Orchids Mimic Green-Leaf Volatiles to Attract Prey-Hunting Wasps for Pollination |url=http://www.cell.com/current-biology/fulltext/S0960-9822(08)00526-5 |journal=Current Biology |volume=18 |issue=10 |pages=740–744 |doi=10.1016/j.cub.2008.04.040}}</ref>

Il [[Carrion flower]] (fiore carogna) imita l'odore e l'aspetto della carne in putrefazione per attirare insetti necrofagi come mosche della carne ([[Sarcophagidae]]), mosconi ([[Calliphoridae]]), mosche domestiche ([[Muscidae]]) e alcuni [[Coleoptera|coleotteri]] (es. [[Dermestidae]] e [[Silphidae]]) che ricercano animali morti da usare come siti di covata. L'odore di putrefazione del fiore proviene da oligosolfuri, [[Proteine|proteine]] decadute che contengono [[AminoacidiAmminoacido|aminoacidi]] [[metionina]] e [[cisteina]]. Mentre i fiori di carogna producono una piccola quantità di nettare, questo non rende necessariamente reciproca la sua relazione con gli insetti necrofagi. Gli insetti depongono le uova sui fiori di carogna, nel senso che li confondono con i siti di deposizione delle uova. Il nettare funge da richiamo per avvicinare gli insetti alle parti riproduttive del fiore.<ref>{{Cite journal |last=Johnson |first=Steven D. |date=2016-07-11 |title=Carrion flowers |url=http://www.cell.com/current-biology/fulltext/S0960-9822(15)00881-7 |journal=Current Biology |volume=26 |issue=13 |pages=R556–R558 |doi=10.1016/j.cub.2015.07.047}}</ref>