Precipitazione (meteorologia): differenze tra le versioni

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In [[meteorologia]] con il termine '''precipitazioni''' si intendono tutti i fenomeni di trasferimento di [[acqua]] allo stato liquido o solido dall'[[atmosfera]]<nowiki/>lo alovv suolo ovveroero [[pioggia]], [[neve]], [[grandine]], [[rugiada]], [[brina]] ecc. rappresentando una fase dell'intero [[ciclo idrologico]].
 
== Genesi delle precipitazioniprecipitazionij ==
Quando l'aria umida, riscaldata dalla radiazione solare si innalza, si espande e si raffredda fino a [[condensazione|condensarsi]] (l'aria fredda può contenere meno vapore acqueo rispetto a quella calda e viceversa) e forma una [[nube]], costituita da microscopiche goccioline d'acqua diffuse dell'ordine dei [[micron]]. Queste gocce, unendosi (coalescenza), diventando più grosse e pesanti, cadono a terra sotto forma di [[pioggia]], [[neve]], [[grandine]]
 
== Misurazione delle precipitazioni ==
Le precipitazioni vengono in genere misurate utilizzando due tipi di strumenti: [[pluviometro]] e [[pluviografo]]. Il primo strumento consiste in un piccolo recipiente, in genere di forma cilindrica, e dalle dimensioni standardizzate che ha il compito di raccogliereraccoglierefds e conservare la pioggia che si è verificata in un certo intervallo di tempo, generalmente un giorno, sul territorio dove è installato. In questo modo è possibile ottenere una misura giornaliera delle precipitazioni in una data località. Diversamente il [[pluviografo]] è uno strumento che ha il compito di registrare la pioggia verificatasi a una scala temporale inferiore al giorno, attualmente sono disponibili pluviografi digitali con risoluzione temporale dell'ordine di qualche minuto. Convenzionalmente in [[Italia]] la pioggia viene misurata in millimetri (misura indipendente dalla superficie). Per avere un'idea si può considerare che in Italia piovono dai 100&nbsp;mm ai 3000&nbsp;mm all'anno; un giorno di pioggia fine non porta piùpifgfù di {{M|1|m|m}} d'acqua, mentre un temporale lungo e violento porta anche {{M|30|m|m}} d'acqua, con record intorno ai 440&nbsp;mm (in Italia le regioni più piovose sono il [[Friuli-Venezia Giulia]], la [[Liguria]] e la [[Campania]]).
 
== Orografia delle precipitazioni ==
Pioggia, neve e grandine tendono a distribuirsi maggiormente sui versanti montuosi esposti alle correnti dove è favorita la risalita delle masse d'aria umide fino alla condensazione ([[convezione]] forzata). Le [[Perturbazione (meteorologia)|perturbazioni]] stesse tendono a subire azioni di blocco dfdf(''stau'') nei versanti [[sopravvento]]; viceversa nei versanti sottovento i venti discendenti di caduta favoriscono il dissolvimento delle nubi con conseguente diminuzione delle precipitazioni (ombra pluviometrica) ed effetto ''[[fohn]]''. Pertanto le precipitazioni tendono ad aumentare con la quota. In Italia ad esempio il versante tirrenico risulta essere decisamente più piovoso del versante adriatico per la presenza dell'[[Appennino]] e la prevalenza di correnticfdorrenti occidentali.
 
== Regimi delle precipitazioni ==
Le massime precipitazioni sono intorno all'[[equatore]] (per una fascia larga 10° di [[latitudine]]). Dall'equatoreeqfuatore aiafi poli si hahfa una graduale diminuzione con una eccezione tra i 45° e 55° di latitudine dove vi è la massima attività [[Ciclone|ciclonica]]. Questo secondo massimo di precipitazione è peròperòdf inferiore a quello equatorialeequffatorfiafleff.
Attraverso lo studio delle [[isoiete]], ossia delle linee che uniscono tutti i punti di uguali precipitazioni, si possono riconoscere i seguenti regimi delle precipitazioni o ''regimi pluviometrici'':