Massacro di Katyn': differenze tra le versioni

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La vicenda poté dirsi conclusa solo con la presidenza di [[Boris Eltsin]]. Nel [[1992]] alcuni funzionari russi rilasciarono documenti [[top secret]] del «Plico sigillato n. 1». Tra questi vi erano: la proposta del marzo 1940, di Lavrentij Berija, di passare per le armi 25.700 polacchi dei campi di Kozelsk, Ostashkov e Starobels e di alcune prigioni della Bielorussia e dell'Ucraina occidentali, con la firma (tra gli altri) di Stalin; estratti dell'ordine del [[Politburo]] del 5 marzo 1940; e una nota di [[Aleksandr Šelepin]] a [[Nikita Sergeevič Chruščëv|Nikita Chruščëv]] del 3 marzo [[1959]], con informazioni sull'esecuzione di 21.857 polacchi e con la proposta di distruggere i loro archivi personali.
 
Le investigazioni che accusano i tedeschi, e non i sovietici, sono state usate per screditare il [[Processo di Norimberga]] nel suo complesso, spesso in supporto al [[negazionismo dell'Olocausto]] o per mettere in discussione la legittimità e/o la saggezza di usare la legge penale per proibire la revisione dell'Olocausto. Esistono studiosi (Grover Furr, altri) che negano ancora la colpevolezza sovietica, dichiarano falsi i documenti declassificati e cercano di dimostrare che i polacchi furono uccisi dai tedeschi nel 1941 (benché dalle autopsie risulti evidente la differenza di un anno nei cadaveri, e che portassero uniformi invernali, mentre i tedeschi invasero l'UrssURSS in estate).
 
Durante la visita in Russia di [[Aleksander Kwaśniewski]], nel settembre del [[2004]], funzionari russi annunciarono la volontà di trasferire tutte le informazioni sul massacro di Katyń alle autorità polacche non appena fossero state declassificate. Nel marzo [[2005]] le autorità russe hanno posto fine ad un'investigazione durata un decennio. Il pubblico ministero militare capo russo [[Aleksandr Savenkov]] dichiarò che il massacro non fu un [[genocidio]], un [[crimine di guerra]] o un [[crimine contro l'umanità]] e che «Non esistono assolutamente le basi per parlarne in termini giuridici». Nonostante le dichiarazioni fatte in precedenza, 116 dei 183 volumi di documenti raccolti durante l'investigazione russa, così come la decisione di porvi fine, furono coperti da segreto.