I Dervenci, anche noti come Derbendci o Derbentler, erano la più diffusa tipologia di milizia ausiliaria dell'esercito ottomano.
Si tratta di intere comunità cui veniva affidato, in ragione dell'ubicazione del loro villaggio, il compito di sorvegliare un passo montano, un ponte o una strada importante. Il nome deriva dalla parola di lingua persiana "Dar-band" che significa ad un tempo "cancello" e "usciere"[1][2].

Il territorio oggetto dell'attività di sorveglianza dei dervenci (di fatto una sorta di gendarmeria[3]) era appunto il "derven".
Dal termine del XVIII secolo, l'autorità centrale costantinopolitana affidò la gestione dei vari derven sparsi sul territorio imperiale ad un ufficio precipuo, il Derbendat Başbuğluğu (lett. "Ministero dei Passi"), cui spettava il compito di nominare gli ufficiali (derbendat başbuğ) di carica annuale preposti ai vari derven[4].

Note modifica

  1. ^ Mehmet Tütüncü, Türk-Yahudi Buluşmaları, SOTA, 2001, p. 38, ISBN 978-90-804409-4-4.
  2. ^ A.B. Wiliams Jackson, From Constantinople to the Home of Omar Khayyam, 1911, p. 61.
  3. ^ Jeannette Forsén e Björn Forsén, The Asea Valley Survey: An Arcadian Mountain Valley from the Palaeolithic Period Until Modern Times, Svenska Institutet i Athen, 2003, p. 372, ISBN 978-91-7916-047-0.
  4. ^ (TR) Türk Kültürüne Hizmet Vakfı, Türk dünyası kültür atlası, Türk Kültürüne Hizmet Vakfı, Turkish Cultural Service Foundation, p. 46.

Bibliografia modifica

  • Uyar, Mesut [e] Erickson, Edward J (2009), A Military History of the Ottomans : From Osman to Atatürk, ABC-CLIO, ISBN 978-0-275-98876-0.
  • Ursinus, Michael (2012), Grievance Administration (Sikayet) in an Ottoman Province : The Kaymakam of Rumelia's 'Record Book of Complaints' of 1781-1783, Routledge, ISBN 978-1-134-24328-0.