Issei Sagawa

criminale giapponese (1949-2022)

Issei Sagawa (in giapponese, 佐川一政, Sagawa Issei) (Kōbe, 26 aprile 1949Tokyo, 24 novembre 2022[1]) è stato un criminale giapponese, divenuto famigerato per aver ucciso, violentato e poi mangiato una ragazza olandese di 25 anni durante la sua permanenza a Parigi.

Storia modifica

Nel giugno 1981, Issei Sagawa, studente giapponese di Letteratura inglese all'università Sorbona di Parigi, invitò una sua compagna di studi per il ripasso di alcune poesie in vista dell'esame di fine ciclo. Sagawa dichiarò alla polizia che egli era attratto dalla compagna di classe, di nome Renée Hartevelt. Nel mezzo del loro studio la uccise con un colpo di fucile alla testa, violentò il cadavere della ragazza e poi la mangiò gradualmente, fino a un totale di 7 chili di carne asportati dal suo corpo.

Sagawa fu dichiarato inabile a sostenere un processo, e suo padre, Akira Sagawa, ne ottenne l'estradizione in Giappone, dove venne liberato dalla custodia in meno di quindici mesi. Sagawa era già diventato una celebrità in patria per il suo atteggiamento impenitente nei riguardi dell'intera faccenda. Da allora, ha scritto diversi best seller ed è apparso in almeno un film, un'opera drammatica intitolata Shisenjiyou no Aria (in inglese, The Bedroom), di Hisayasu Satō. Scrive una rubrica per una testata nazionale.

Nel 1983, Sagawa descrisse l'esperienza dell'omicidio che lo rese famoso.

Oltre a libri sul suo delitto, Sagawa ha scritto nel 1997 un libro di commento, Shonen A, sul serial killer di bambini di Kōbe del 1997, quando un quattordicenne chiamato "Sakakibara" o "Ragazzo A" ("Shonen A") uccise un bambino decapitandolo.

Nel mese di giugno 2012, il canale YouTube della rivista VICE ha pubblicato un'intervista a Issei Sagawa. Nell'intervista, Sagawa ha affermato di aver in passato utilizzato la masturbazione per tenere a freno i propri istinti, che lo spingevano al cannibalismo. Ha tuttavia ammesso che, avendo raggiunto l'età di 61 anni, si trova ormai in uno stato di impotenza sessuale e che teme quindi per l'eventuale riaffiorarsi di tali tendenze. Ha dichiarato, sempre a VICE, di sentire di "dover morire".

Muore il 24 novembre 2022 a Tokyo, per complicanze dovute a una polmonite.

Fu soprannominato "Legend killer".

Riferimenti nella cultura di massa modifica

Letteratura modifica

Senzapatria editore ha pubblicato nel dicembre 2010 nella collana "On the road" il racconto lungo Il giapponese cannibale ispirato al caso Sagawa, a firma di Antonio Pagliaro.

Cinema modifica

Il 9 settembre 2017 all'interno della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia il film Caniba dei registi e antropologi francesi Verena Paravel e Lucien Castaing-Taylor vince il Premio Speciale della Giuria Orizzonti.[2]

Musica modifica

  • La canzone Too Much Blood del gruppo rock britannico The Rolling Stones, inclusa nell'album Undercover del 1983, cita chiaramente la vicenda dell'omicidio perpetrato da Sagawa, ma senza nominare esplicitamente l'assassino.
  • Il brano Harte Welt della band tedesca Ost Front, dall'album Olympia è ispirata all'omicidio di Renée Hartevelt, e il titolo stesso presenta un gioco di parole con il nome della vittima.
  • Nell'album La Folie della band britannica Stranglers il testo della title track fa riferimento alla vicenda di Sagawa, pur senza citarlo esplicitamente.
  • I Catasexual Urge Motivation fanno riferimento a Sagawa nel brano He Shot Her Down and Ate Her Flesh..., dal disco The Encyclopedia of Serial Murders.

Note modifica

  1. ^ Giappone, morto a 73 anni il 'cannibale' Issei Sagawa, ANSA, 2 dicembre 2022.
  2. ^ "The shape of water" vince il Leone d'oro per il miglior film, su L’Huffington Post, 9 settembre 2017. URL consultato il 10 settembre 2017.

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN30898585 · ISNI (EN0000 0000 8215 3836 · LCCN (ENn82230480 · GND (DE1032061634 · NDL (ENJA00147657 · WorldCat Identities (ENlccn-n82230480
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