Lauburu

figura araldica

Il lauburu (o croce basca) è un simbolo raffigurante una croce curvilinea ed è diventato uno dei simboli dei Paesi Baschi meridionali (Hegoalde) tra il XVI e il XVIII secolo.

Il lauburu

Etimologia modifica

Il "lau buru" ("quattro teste" in lingua basca) prende il nome dalla parola latina "labarum" che a sua volta deriva dal termine di probabile matrice celtica "làbaro", uno stendardo utilizzato in battaglia dai Cantabri (un popolo che in età pre-romana abitava quella zona della penisola iberica che sarebbe poi diventata la regione della Cantabria).

Origini modifica

L'etimologia della parola "làbaro" e la somiglianza con la svastica (simbolo peraltro diffuso in età pre-romana e romana non solo tra i Celti ma anche in molte altre zone di influenza indoeuropea come l'India, la Persia e l'Estremo Oriente) hanno indotto alcuni studiosi a pensare che il lauburu abbia un'origine celtica e non basca e che siano stati alcuni legionari baschi dell'esercito romano ad averlo portato in patria dopo una campagna presso i Celti.

Altre teorie sostengono che il lauburu derivi da un simbolo del sole conosciuto non solo dai Celti ma da quasi tutte le popolazioni del ceppo indoeuropeo e che sia stato trasmesso anche ai popoli non indoeuropei tramite la diffusione di un rito pagano solare.

Significato modifica

Sul significato che il lauburu ha assunto come simbolo dei Paesi Baschi si è molto discusso e ancora si discute: per alcuni rappresenta il sole, per altri il movimento dei corpi celesti, per altri ancora il significato dipende dall'orientamento dei suoi quattro bracci: se sono orientati verso destra rappresenta la vita e se sono orientati verso sinistra rappresenta la morte.

Secondo una diffusa tradizione le quattro parti della croce simboleggiano le quattro regioni che costituiscono i Paesi Baschi meridionali: l'Álava, la Biscaglia, la Gipuzkoa e la Navarra.

Araldica modifica

Il lauburu compare frequentemente nell'araldica civica dei Paesi Baschi.

Il lauburu e la svastica modifica

La somiglianza è notevole e fu notata dai nazisti dapprima dall'Ahnenerbe che cercava le origini ancestrali della razza ariana in giro per il mondo e successivamente dalle truppe di stanza a Biarritz che nel tempo libero andavano oltre frontiera.

Questa somiglianza è stata sfruttata dalla locandina del documentario Una svastica sopra il Bidasoa che mostra una svastica rossa su sfondo giallo che proietta come ombra un lauburu. In tale film è mostrata la ricerca ossessiva maniacale dei nazisti di questo simbolo che nei paesi baschi, vista l'origine ancestrale, è dappertutto comprese le case e i piatti decorati mostrati nel film.

Per questi motivi il laburu compare diverse volte nel documentario Im Landen der Basken e nel documentario che lo ha incluso.[1]

Note modifica

  1. ^ Una svastica sopra il Bidasoa

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