Museo storico della motorizzazione militare

museo italiano

Il museo storico della motorizzazione militare è un museo militare sito in viale dell'Esercito 170 nella città militare della Cecchignola, nel quartiere Giuliano-Dalmata a Roma. Dipende dal Comando Supporti Logistici dell'Esercito italiano.

Museo storico della motorizzazione militare
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàRoma
IndirizzoViale dell'esercito 170, all'interno della città militare della Cecchignola
Coordinate41°48′50.26″N 12°29′09″E / 41.813962°N 12.485833°E41.813962; 12.485833
Caratteristiche
TipoMilitare
Istituzione1955
FondatoriIl capo del corpo automobilistico nel 1955
Apertura1955
Visitatori1 250 (2022)
Sito web

Storia modifica

Il museo è stato fondato nel 1955 su iniziativa del Capo del corpo automobilistico allora in carica. Il museo risulta essere l'unica mostra italiana di veicoli del XX secolo della motorizzazione militare.[1]
Originariamente era sito in spazi limitati nella caserma Giuseppe Rossetti, sempre nella Città Militare della Cecchignola, per essere spostato nell'attuale sede nel 1991.[1]

Descrizione modifica

Il museo misura 50.000 m² tra viali spaziosi e blocchi schematici a scheda secondo la moda dell'inizio del secolo scorso.[1][2]
Il museo consta di oltre trecento pezzi tra automobili ed autocarri sia civili che militari d'epoca, 60 pezzi tra mezzi cingolati, blindati e corazzati e sessanta motocicli.[1][2]
Inoltre vi è una biblioteca archivio con materiale su mezzi a motore, materiale fotografico e documentari ed una carta su muro raffigurante una manovra del maresciallo Cadorna nel Trentino nel 1916.[1][2]

Tra gli automezzi esposti vi sono dei carri a traino animale risalenti ad un periodo compreso tra il 1914 ed il 1916, una Fiat 501 torpedo, un autocarro Fiat-SPA 38R e due autocarri Fiat, una Fiat 513 modello 4 1910 utilizzata da Vittorio Emanuele III durante la prima guerra mondiale, un'ambulanza Fiat Tipo 2 del 1910 utilizzata nel film Addio alle armi, oltre a vari carri armati e veicoli corazzati anche risalenti a epoche successive, come il Fiat 6615/AM, rimasto allo stato di prototipo.[2]

Collegamenti modifica

  È raggiungibile dalla stazione Laurentina.

Note modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica