Nils Rosen von Rosenstein

medico svedese

Nils Rosén von Rosenstein (Sexdrega, 11 febbraio 1706Uppsala, 16 luglio 1773) è stato un medico svedese. Egli è considerato il fondatore della pediatria moderna, infatti la sua opera Trattato sulle malattie dei bambini è collocata dagli studiosi al vertice della letteratura pediatrica.[1]

Ritratto di Lorenz Pasch.

Biografia modifica

Infanzia e studi giovanili modifica

Nils Rosén von Rosenstein nasce a Sexdrega, un piccolo paese della contea di Västergötland, in Svezia. Secondogenito di Erik Rosenius e Anna Wekander, frequenta fin dall'età di dodici anni, una scuola privata gestita direttamente dal padre. Dopo aver concluso gli studi liceali a Göteborg, nel 1723 si iscrive all'Università di Lund, dove per volontà del padre, inizia a studiare Teologia, ma ben presto si rende conto di voler intraprendere gli studi medici. Nel 1725 si trasferisce a Stoccolma, dove lavora come educatore per una famiglia che è in contatto con i più importanti medici e chirurghi della capitale. Qui coltiva molti interessi; infatti frequenta lezioni di fisica sperimentale, traduce molti scritti della letteratura Francese e Tedesca, e arricchisce con idee innovative le correnti di pensiero contemporanee in Medicina, Filosofia e Scienze.[2]

Carriera universitaria modifica

Nel 1728 Rosenstein diventa assistente del professore Olof Rudbeck alla facoltà di medicina dell'Università di Uppsala. Tra il 1729 e 1731 inizia a viaggiare per frequentare le varie università Europee, e si ferma soprattutto in Germania, Svizzera, Francia, e Paesi Bassi. Proprio in questi anni, migliora le proprie conoscenze sulla pratica medica e grazie al suo lavoro De historiis morborum rite consignandis riceve nei Paesi Bassi la laurea in medicina, che a quel tempo non era possibile conseguire in Svezia. Nel 1731 ritorna in Svezia e si stabilisce definitivamente ad Uppsala, dove pubblica un trattato anatomico in svedese dal titolo: Compendium anatomicum (1736-38) e grazie al quale, nel 1740 viene nominato professore di medicina della stessa Università. In questi anni le responsabilità di Rosenstein aumentano, infatti inizia ad occuparsi di Fisiologia, Anatomia e Patologia oltre che della direzione dell'Ospedale universitario. In questo periodo risente molto dell'influenza di Herman Boerhaave, considerato il fondatore dell'insegnamento clinico ospedaliero, le cui teorie giungono in Svezia nei primi anni del XVIII secolo. Nel 1746 Rosenstein pubblica un'opera in svedese dal titolo: Tal, om en Opartisk och Fornuftig Medici fornamsta Goromal, (Discutere, in modo imparziale e ragionevole sui principali compiti dei medici), nella quale si evidenzia l'influenza del medico olandese, ma anche un approccio sistematico e razionale nei confronti della medicina, fortemente basato sullo studio dell'anatomia; infatti da questo momento in poi, egli inizia a tenere lezioni pubbliche di dissezione su cadaveri umani ed animali per gli studenti di medicina, affinché anche questi ultimi apprendano tali pratiche mediche. Nel 1756 si dimette, lasciando il suo posto al figlio. Da allora vive per lo più a Stoccolma come medico della famiglia reale, rimanendo comunque legato con scambi di corrispondenza e di studi, ai più famosi scienziati del suo tempo, tra i quali in particolare Albrecht von Haller. A quel tempo egli viene considerato il medico più eminente della città, tanto che la regina lo nomina cavaliere.[3]

Trattato sulle malattie dei bambini modifica

La più importante e influente opera di Rosenstein è il Trattato sulle malattie dei bambini, (1764) nel quale egli sottolinea le cure generali, alimentari ed igieniche infantili, con numerosi riferimenti alla letteratura contemporanea. L'opera è formata da una serie di articoli pubblicati dall'Accademia Reale Svedese delle Scienze e scritti per promuovere una maggiore attenzione sui bisogni dei bambini, problematica urgente in quanto i dati raccolti su base nazionale dagli uffici statistici, registrano in quegli anni, un alto tasso di mortalità infantile. Nel 1764 l'Accademia Reale Svedese delle Scienze pubblica questi articoli in volumi separati, cosicché si possano diffondere facilmente in gran parte delle città europee; L'opera viene scritta in modo comprensibile per far sì che anche la persona media del tempo possa leggerla e comprenderne i contenuti.[4][5]

Alimentazione modifica

Rosenstein è particolarmente interessato all'alimentazione infantile, infatti a questo dedica un intero capitolo, in cui sono presenti suggerimenti per le giovani madri ed informazioni su come l'allattamento al seno sia importante per la salute di un bambino; egli è stato uno strenuo difensore dell'allattamento materno tanto da parlarne così:[6]

« Esso è giovevole non solo perché favorisce la risoluzione del puerperio ed evita la febbre del latte, le espulsioni cutanee, le infiammazioni, i depositi lattiginosi, il fluor bianco, ecc; ma soprattutto perché i bambini si appropriano dell'indole e delle inclinazioni materne. Sappiamo che giovani leoni, i quali popparono una mucca o una capra, divennero pressoché mansueti, laddove i cani che succhiarono una lupa si fecero rapaci.[7]»

Tuttavia molto spesso, per le madri sorgono ragionevoli impedimenti, che rendono necessario il ricorso alla balia o al latte animale, il Rosenstein le addita così:

« Se la madre non ha latte, se i capezzoli sono troppo grossi, o troppo piccoli, o ulcerati; se è cagionevole, debole, tisica; se soffre di epilessia, di calcoli o di altre malattie, le quali possano col latte essere trapiantate nel figliuolo, se ella ha un animo facilmente alterabile dall'allegrezza o dalla tristezza, o se fosse in circostanze da non poter schivare frequenti spaventi.[8]»

In questi casi è opportuno avere una buona nutrice, con eccellenti qualità caratteriali, ma soprattutto provvista di un latte buono e sufficiente. Il regime di vita della balia è quello tradizionale, indicato dai pediatri del tempo e consiste: vita all'aperto, moto, lavoro moderato e piacevole, alimentazione sostanziosa ma non troppo abbondante; Riguardo alle “passioni amorose” Rosenstein è decisamente severo infatti afferma:

« La balia sarà guardinga dal coltivarle, poiché il bambino patisce ed il latte diventa salato e guasto. Una maritata deve star lontano dal marito e, se si vedrà ch' ella lo brami, non potrà più servire come balia. Lo stesso vale se ella sia gravida. [9]»

Nel caso in cui invece la madre muoia a causa del parto, o sia gravemente inferma, o si dimostri incapace di nutrirlo col proprio latte o, non abbia i mezzi per sostenere le spese della balia, si ricorre all'allattamento artificiale come estremo tentativo per salvare il bambino. Ma quasi nulla vi è nei trattati del Settecento sul modo di praticarlo; tra i più autorevoli vi è proprio il testo di Rosenstein, il quale dedica all'allattamento artificiale non un capitolo, ma un brevissimo paragrafo, il seguente:

« Se la madre non può allattare e non può procurarsi una balia, abituerà il bambino al poppatoio, detto, bevirolo, e avrà cura di tenerlo sempre pulito. Si guarnisce l'estremità con un capezzolo di vacca, o con una pelle fine minutamente pertugiata. Vi si versa dentro tanto latte di vacca o di capra quanto ne può abbisognare al bambino, si attenua con poca acqua e si addolcisce con poco zucchero.[10]»

Egli inoltre nell'opera consiglia che i cibi dei bambini debbano essere coperti per evitare il contatto con gli insetti, insieme ad altre precauzioni igieniche. Egli è uno dei primi che cerca di descrivere con precisione la cura per la scarlattina, pertosse, diarrea, morbillo e altre malattie. L'ultima edizione svedese del suo libro viene pubblicata, nel 1851 e già allora esistevano almeno 25 edizioni pubblicate in otto lingue diverse tra cui tedesco (1776), francese (1778) ed inglese (1776). Tutt'oggi quest'opera è considerata uno dei primi testi moderni di pediatria.

Opere modifica

  • De Historiis Morborum Conscribendis (Paesi Bassi 1730)
  • Compendium Anatomicum (Uppsala, 1736-38)
  • Tal, om en Opartisk och Fornuftig Medici fornamsta Goromal, (Discutere, in modo imparziale e ragionevole sui principali compiti dei medici), (Stoccolma, 1746)
  • Underrattelser om Barnsjukdomar och deras Bote-medel (Stoccolma 1764), traduzione italiana: "Trattato sulle malattie dei bambini" con note aggiunte da G. B. Palletta (Milano, 1783)

Note modifica

  1. ^ Biographie medicale, tome second, MM. Bayle et Thillaye, Paris, Adolphe Delahays, 1855, pag. 335
  2. ^ ibid. pag 335
  3. ^ Dictionary of medical biography volume 4. Edited by W.F.Bynum and Helen Bynum.2007. pag 1083
  4. ^ Ibid. pag 1083
  5. ^ Storia della Pediatria, Nicola Latronico, Edizione Minerva Medica, Torino 1977
  6. ^ Ibid. pag 263
  7. ^ Ibid. pag. 263
  8. ^ Ibid. pag. 264
  9. ^ Ibid. pag 265
  10. ^ Ibid. pag. 272

Bibliografia modifica

  • W. F. Helen Bynum, Dictionary of medical biography volume 4, London, Greenwood Press, 2007.
  • MM. Bayle et Thillaye, Biographie Medicale, Paris, Adolphe Delahays, 1855.
  • Nicola Latronico, Storia della Pediatria, Torino, Minerva Medica, 1977.

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Controllo di autoritàVIAF (EN20461628 · ISNI (EN0000 0000 8099 9352 · BAV 495/250521 · CERL cnp00996960 · LCCN (ENn82060382 · GND (DE117594725 · BNF (FRcb10634481q (data) · J9U (ENHE987007267387205171 · CONOR.SI (SL119182179 · WorldCat Identities (ENlccn-n82060382
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