Pannolino

indumento intimo per neonati e bambini

Il pannolino è un indumento intimo con proprietà assorbenti, fatto indossare ai neonati e ai bambini, dalla nascita fino a circa l'età di due anni, in quanto non sono in grado di controllare le loro necessità fisiologiche intestinali e urinarie, oppure che non sono in grado di recarsi in bagno quando questa necessità si presenta.

Pannolino arancione

Uso modifica

Lo scopo del pannolino è di contenere le urine e le feci, permettendo di mantenere l'abbigliamento sovrastante pulito e comodo anche per diverse ore dopo l'evacuazione.

Quando un pannolino usato esaurisce la sua capacità contenitiva, necessita di essere sostituito. Questo processo di solito è svolto da una seconda persona, come un genitore o una balia. In età adulta le stesse funzioni del pannolino sono svolte dal pannolone, soprattutto da persone anziane con problemi di incontinenza o non autosufficienti. Anche ci sono i pannolini per ragazzi e adulti, per l'incontenenza fecale e urinale.

Salute modifica

L'eritema da pannolino è il risultato della non regolare sostituzione del pannolino stesso.

Nel passato modifica

Prima dell'invenzione dei pannolini in cellulosa venivano realizzati in tessuto di cotone, nel Medioevo erano delle lunghe strisce di lino che venivano applicate nella zona interessata e avvolte intorno al bacino, poiché le donne non usavano biancheria intima, di qui il nome "panno-lino". Avevano forme e stoffe differenti, venivano mantenuti chiusi con la spilla da balia. I ciripà erano in maglina a costine con due lacci per legarli, i triangoli in tela con rinforzo in spugna, pezze quadrate o rettangolari in flanella, le fasce il modo più antico di assolvere al compito di assorbire-contenere, usato nelle località rurali fino agli anni 1960. L'inventore fu presumibilmente il francese Elia Nannelouis.

Pannolini lavabili modifica

Recentemente sono stati reintrodotti pannolini di cotone o comunque in tessuto, lavabile e riutilizzabile, al posto dei più diffusi pannolini "usa e getta" in cellulosa e fibre sintetiche, il cui utilizzo è esploso negli anni settanta del secolo scorso. L'uso dei pannolini lavabili mirerebbe a ridurre la produzione di rifiuti legati ai pannolini, difficili da smaltire e largamente consumati, che comporta per la famiglia una spesa piuttosto alta, superiore, affermano i sostenitori del pannolino lavabile, al costo di un set completo di pannolini riutilizzabili.[1][2]

Esistono diverse tipologie: alcuni sono composti da una parte interna assorbente, alla quale va sovrapposta una mutandina impermeabile, mentre in altri la parte interna assorbente e quella esterna impermeabile sono cucite insieme, formando un solo pezzo; in alternativa ci sono versioni in cui a uno strato esterno in poliuretano laminato (PUL) è cucita una parte interna in pile, e sono dotati di una tasca nella quale si inseriscono uno o più inserti assorbenti, a seconda delle necessità di assorbenza. I tessuti di cui sono composti possono essere naturali o sintetici: i primi più adatti a pelle sensibili e meno suscettibili a reazioni allergiche, i secondi più drenanti.

Esistono inoltre veli raccogli feci, foglietti piuttosto spessi generalmente di cellulosa che possono essere usati con tutte e tre le tipologie e con ogni tipo di tessuto.

Note modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 67489 · LCCN (ENsh85037582 · BNF (FRcb12006862n (data) · J9U (ENHE987007552924205171
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