Sacco a pelo

capo di biancheria che permette di dormire in climi freddi

Il sacco a pelo (anche chiamato saccoletto) è un sacco progettato per consentire ad una persona di riposare o dormire in un intervallo di temperatura confortevole: utilizzato abitualmente nei campeggi all'interno di una tenda o in un bivacco presso i rifugi alpini e solitamente coadiuvato da un materassino e da un saccolenzuolo, la sua natura lo rende adatto alla creazione di un giaciglio, nei casi in cui non sia disponibile un letto.

Un sacco a pelo a mummia aperto
Una persona mentre dorme in un sacco a pelo.

Origine modifica

Secondo una saga vichinga, il sacco a pelo fu inventato dalla figlia di Erik il Rosso, Freydís Eiríksdóttir, quando durante la notte usò una vela per riscaldarsi, in realtà usandola come una normale coperta.

Descrizione modifica

Struttura modifica

La struttura basilare di un sacco a pelo può essere descritta come una coperta ripiegata su sé stessa e chiusa da una cerniera lampo, avvolgendo così l'occupante. Spesso è dotato anche di un cappuccio che, se chiuso del tutto sulla testa, lascia sporgere fuori solo il naso.

Il sacco è in realtà una fodera al cui interno si trova un piumino che può essere di piuma d'oca o di materiale sintetico (fibra cava), se non in altri casi di cotone o lana. A volte inoltre, il sacco a pelo è fornito di termocollare imbottito, che ha la funzione di non permettere all'aria fredda di entrare nel sacco.

Il sacco a pelo può essere di due tipi, a mummia o a coperta (anche noto come a larva); il primo ha la parte dei piedi più ristretta, più scomoda quindi nei movimenti, ma tiene più al caldo l'occupante mentre il secondo ha una forma più regolare e confortevole, sacrificando però le performance in termini di tenuta del calore.

Temperature d'utilizzo modifica

 
Sacco a pelo ripiegato

Un sacco a pelo consente di dormire anche all'aria aperta. Per questo motivo ogni sacco fornisce solitamente quattro temperature dettate dalla norma EN 13537:[1]

  • limite superiore: è la temperatura esterna più alta alla quale un maschio adulto standard è in grado di avere una notte di sonno confortevole senza sudare eccessivamente (a sacco a pelo aperto e braccia fuori).
  • comfort rating: è la temperatura esterna più bassa alla quale una donna adulta standard è in grado di avere una notte di sonno confortevole senza interruzioni.
  • limite inferiore: è la temperatura esterna più bassa alla quale un maschio adulto standard è in grado di avere una notte di sonno confortevole senza interruzioni (sono circa 5 °C in meno rispetto alla donna).
  • extreme rating: è la temperatura esterna più bassa alla quale un corpo femminile standard è protetto dall'ipotermia (ma non dal congelamento delle estremità) e riesce ad avere 6 ore di sonno non confortevole e non continuativo.

Note modifica

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

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