Voto alternativo

sistema elettorale in cui è eletto un unico candidato, tramite l'utilizzo dell'ordine di preferenza

Il voto alternativo (in inglese chiamato anche instant-runoff voting, transferable vote, ranked choice voting o preferential vote) è un sistema elettorale usato per eleggere un singolo vincitore da una lista di tre o più candidati. È una forma di sistema di voto a classifica in cui ciascun votante, anziché indicare il candidato che riscuote il più alto gradimento, definisce un ordine decrescente di preferenza per i candidati (tutti o talvolta in numero fisso).

Esempio di un voto alternativo istantaneo

Funzionamento modifica

Il sistema di voto alternativo prevede che ciascun votante ordini tutti i candidati in una classifica, anziché scegliere semplicemente quello che preferisce.

Inizialmente, a ciascun candidato si attribuiscono tanti voti quante sono le prime preferenze che ha ricevuto. Se un candidato ottiene più della metà dei voti, vince. Altrimenti, il candidato che ha ottenuto il minor numero di voti è eliminato e i suoi voti sono assegnati a uno dei candidati rimanenti in base alla seconda preferenza di ogni scheda elettorale. Se continua a non esserci nessun candidato che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti, il processo di eliminazione del meno votato e di riassegnazione dei voti da esso ottenuti in base alle successive preferenze espresse viene ripetuto finché un candidato non ottenga più della metà dei voti.

Effetti modifica

Rispetto ad altri sistemi elettorali, il sistema di voto alternativo evita che i voti ai candidati minori siano ininfluenti ai fini del risultato e riduce la tendenza degli elettori a inibire la vittoria di candidati a loro sgraditi esprimendo una preferenza non per il candidato che gode della loro massima preferenza, ma per quello che, pur non essendo la loro prima scelta, ha una significativa probabilità di vittoria. Si supponga per esempio che dei tre candidati A, B e C i primi due abbiano medesimo orientamento politico (ad esempio conservatore). Se è noto che la popolarità di A è del 35%, quella di B del 20% e quella di C del 45%, con un sistema di voto plurale il candidato C, sebbene privo della maggioranza assoluta dei voti, risulterebbe eletto. Per evitare quest'esito, gli elettori che preferiscono il candidato B potrebbero essere indotti a impedire la vittoria di C votando per A. Con un sistema di voto alternativo, invece, essi potrebbero continuare a votare per B con la prima preferenza esprimendo la seconda preferenza per A.

Ambiti di impiego modifica

Nella pratica, il voto alternativo ha trovato numerosi impieghi, specialmente in Paesi di cultura anglosassone. Esso è infatti usato per eleggere il presidente della Repubblica d'Irlanda[1], il presidente dell'India, i componenti della Camera alta in diversi stati federati indiani, i membri della Camera dei rappresentanti dell'Australia.[2], i parlamenti nazionali di Figi e Papua Nuova Guinea. A tale sistema, o a sue varianti, si ricorre inoltre per eleggere il sindaco di Londra e il sindaco della Grande Manchester, per le elezioni suppletive dell'Irlanda del Nord e per diverse elezioni locali degli Stati Uniti. Negli Stati Uniti questo sistema è stato usato per la prima volta in un'elezione a livello federale nelle elezioni di mid-term 2018 in Maine dove nel secondo distretto della Camera dei rappresentanti nessun candidato aveva raggiunto il 50% dei voti. Applicando tale sistema il repubblicano e deputato uscente Bruce Poliquin, in vantaggio prima della redistribuzione dei voti degli altri candidati, è stato sconfitto dal democratico Jared Golden.[3] È stato inoltre impiegato nella votazione preliminare del referendum sulla bandiera neozelandese del 2016.[4]

Sono diversi anche gli impieghi del sistema di voto alternativo da parte di associazioni private: ne fa uso, ad esempio, l'Academy of Motion Picture Arts and Sciences per l'assegnazione dell'Oscar al miglior film.[5]

Note modifica

  1. ^ Ireland Constitution, Article 12(2.3), su servat.unibe.ch, International Constitutional Law, 1995. URL consultato il 15 febbraio 2008.
  2. ^ Australian Electoral Commission
  3. ^ Maine’s Bruce Poliquin Loses in Ranked-Choice Voting, su rollcall.com. URL consultato il 17 novembre 2008.
  4. ^ How Preferential Voting works | Electoral Commission, su web.archive.org, 8 dicembre 2015. URL consultato il 13 giugno 2023 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
  5. ^ Preferential Voting Extended to Best Picture on Final Ballot for 2009 Oscars, su oscars.org. URL consultato il 6 maggio 2010.

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