Stadler GTW

automotrice ferroviaria articolata

I GTW (acronimo dal tedesco Gelenktriebwagen, automotrice articolata) sono una famiglia di automotrici ferroviarie articolate, prodotta dalla società svizzera Stadler Rail[1].

Stadler GTW
Treno a trazione elettrica, diesel o bimodale
La prima serie di GTW, prodotta nel 1995 per la BTI
Dati tratti da:
GTW, su Stadler.

I treni sono a singolo piano ribassato, in numero di vetture varia tra due e quattro. L'unità di trazione, che utilizza la trasmissione elettrica, è posta tra le vetture e può essere alimentata da linea aerea, sistema diesel-elettrico o bimodale[senza fonte]. La velocità massima varia in base alla versione ed è al più di 140 km/h. Esistono versioni adatte a varie misure di scartamento[1].

I primi esemplari furono prodotti nel 1995 per la Biel-Täuffelen-Ins-Bahn (BTI); si trattava di treni a 2 casse a trazione elettrica e scartamento metrico[1][2].

Versioni modifica

 
Confronto tra le versioni di GTW
 
Sezione motore

I GTW si distinguono principalmente in 4 sottogruppi di differente rodiggio. Tali sottogruppi sono indicati da un codice a 2 cifre separate da una barra, in cui la prima cifra indica il numero di assi motori, e la seconda il numero di assi totali, secondo l'uso svizzero. Esistono le seguenti versioni:

  • GTW 2/6: veicoli a 2 casse con un elemento motore centrale;
  • GTW 2/8: veicoli a 3 casse con un elemento motore posto fra la prima e la seconda cassa;
  • GTW 4/8: veicoli a 3 casse con due elementi motore, posti fra la prima e la seconda cassa, e fra la seconda e la terza;
  • GTW 4/12: veicoli a 4 casse con due elementi motore, posti fra la prima e la seconda cassa, e fra la terza e la quarta.

Inizialmente era prevista la sola versione 2/6, le versioni maggiori furono progettate successivamente.

Note modifica

  1. ^ a b c GTW, su Stadler. URL consultato il 21 dicembre 2017.
  2. ^ (EN) Class 500 low.floor, articulated EMU for Biel-Täuffelen-Ins-Bahn (BTI) (PDF), su wwwstadlerrailcom-live-01e96f7.s3-eu-central-1.amazonaws.com. URL consultato il 23 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2017).

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