Statua equestre di Vercingetorige

scultura di Auguste Bartholdi a Clermont-Ferrand, in Francia

La Statua equestre di Vercingetorige (Statue équestre de Vercingétorix) è una statua equestre in bronzo installata nel 1903 a Clermont-Ferrand, nella place de Jaude, e scolpita da Auguste Bartholdi.[1] Rappresenta Vercingetorige, il capo degli Arverni e vincitore dell'assedio di Gergovia, avvenuto non lontano dal luogo.[2] La scultura si trova all'estremità nord della piazza, di fronte al Monumento al generale Desaix, situato nell'estremità sud.

Statua equestre di Vercingetorige
AutoreFrédéric-Auguste Bartholdi
Data1902
Materialebronzo
UbicazionePlace de Jaude, Clermont-Ferrand
Coordinate45°46′37.56″N 3°04′54.84″E / 45.7771°N 3.0819°E45.7771; 3.0819

Storia modifica

 
Uno schizzo della scultura di Bartholdi apparso nel periodico belga L'Illustration européenne nel 1872.

Inizialmente Auguste Bartholdi concepì una statua equestre monumentale per il progetto del monumento sul massiccio di Gergovia. Il gesso che espose al Salone del 1870 fu acquistato dallo stato,[3][4] ma le sue dimensioni ne impedirono la realizzazione.[5] Alla fine fu realizzata una colonnata in pietra di Volvic dell'architetto clermontese Jean Teillard che fu eretta nel 1900, e si decise che l'opera di Bartholdi, una volta riviste le dimensioni,[5] sarebbe stata installata su una piazza di Clermont-Ferrand. L'opera venne inaugurata il 11 ottobre 1903 da Louis Renon, il sindaco di Clermont-Ferrand.

All'epoca della costruzione della statua, la terza Repubblica cercava dei valori nel passato storico della Francia. E un tema spiccava: i Galli. Pertanto, in vari luoghi della Francia, si possono trovare delle statue di Vercingetorige, l'eroe di Gergovia.

Questa statua venne classificata come monumento storico il 19 maggio 1994.[6]

Descrizione modifica

La statua in bronzo è realizzata nella tradizione del Bernini,[6] con il cavallo che salta sopra l'avversario romano che si trova steso al suolo.[2] Volendo evocare un monumento intenso e violento, Bartholdi rappresentò il cavallo in un movimento tra il salto e il galoppo, e nessuno dei suoi zoccoli tocca il suolo. La scultura ritrae più il coraggio del condottiero che il suo successo, dato che, alla fine, anche lui venne sconfitto nella battaglia di Alesia.[3]

La statua presenta degli errori anacronistici. Per l'armamento e l'equipaggiamento di Vercingetorige e del destriero, Bartholdi si ispirò alle collezioni del museo delle antichità nazionali[6] (oggi il museo nazionale di archeologia a Saint-Germain-en-Laye). L'equipaggiamento e le armi portate da Vercingetorige risalgono per la maggior parte all'età del bronzo media (ossia più un millennio prima dell'epoca del capo gallico), all'età del ferro per la sua spada[6] e all'epoca gallo-romana per l'equipaggiamento del cavallo. Bartholdi vi aggiunse anche un elmo alato, un elemento senza alcun fondamento storico ma che corrisponde all'immagine dell'eroe gallico nella coscienza collettiva francese agli inizi del XX secolo.[6]

Il piedistallo della statua presenta le iscrizioni seguenti:[7]

  • lato ovest: "A Vercingetorige" (À Vercingetorix);
  • lato est: "Agli eroi di Gergovia" (Au héros de Gergovie);
  • lato sud: "Ho preso le armi per la libertà di tutti" (J’ai pris les armes pour la liberté de tous);
  • lato nord: "Eretta con una sottoscrizione pubblica, inaugurata l'11 ottobre 1903, essendo sindaco il signor Renon" (Élevé par souscription publique, inauguré le 11 octobre 1903, M. Renon étant maire).

Modelli e copie modifica

Vari modelli del monumento sono conservati al museo d'arte Roger Quilliot di Clermont-Ferrand.[8][9][10]

Nel 1906, il circolo dell'automobile dell'Alvernia fece realizzare, basandosi su questa statua, un trofeo di argento per l'unica edizione della Coppa d'Alvernia che organizzò in quell'anno;[11] anche questo trofeo si conserva nel museo Roger Quilliot.[12]

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ Francia del Sud, Touring Editore, 2005, ISBN 978-88-365-3110-3. URL consultato il 4 aprile 2023.
  2. ^ a b (EN) Stefan Krmnicek e Hadrien Rambach, Academia and Trade: The Numismatic World in the Long Nineteenth Century, Volume 1, Taylor & Francis, 10 marzo 2023, ISBN 978-1-000-84300-2. URL consultato il 4 aprile 2023.
  3. ^ a b (EN) Yasmin Sabina Khan, Enlightening the World: The Creation of the Statue of Liberty, Cornell University Press, 15 giugno 2011, ISBN 978-0-8014-6360-0. URL consultato il 4 aprile 2023.
  4. ^ Ehrard 1982, p. 308.
  5. ^ a b (FR) Histoire & archéologie | Office de Tourisme Gergovie, su archive.wikiwix.com. URL consultato il 4 aprile 2023.
  6. ^ a b c d e (FR) Statue de Vercingétorix, su www.pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 4 aprile 2023.
  7. ^ (FR) Monument à Vercingétorix – Clermont-Ferrand | E-monumen, su e-monumen.net, 23 luglio 2016. URL consultato il 4 aprile 2023.
  8. ^ (FR) Maquette du monument à Vercingétorix, su www.pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 4 aprile 2023.
  9. ^ (FR) Vercingétorix, su www.pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 4 aprile 2023.
  10. ^ (FR) Vercingétorix, su www.pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 4 aprile 2023.
  11. ^ (FR) « Acquisitions », La Revue des musées de France, vol. 48, n. 1, febbraio 1998, p. 98.
  12. ^ (FR) Vercingétorix, Trophée de l'Automobile-Club pour la Coupe d'Auvergne, su www.pop.culture.gouv.fr. URL consultato il 4 aprile 2023.

Bibliografia modifica

  • (FR) Antoinette Ehrard, « Vercingétorix contre Gergovie ? », in Paul Viallaneix (dir.) e Jean Ehrard (dir.), Nos ancêtres les Gaulois, Clermont-Ferrand, Faculté des lettres et sciences humaines de l'Université de Clermont-Ferrand II, coll. « Publications de la Faculté des lettres de Clermont II. Nouvelle série » (n. 13), 1982, p. 492.

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