Stazione di Castellavazzo

La stazione di Castellavazzo è stata una stazione ferroviaria posta sulla linea Calalzo-Padova. Era a servizio di Castellavazzo (frazione di Longarone dal 2014). Un tempo la stazione era dotata di due binari (oggi rimane solamente il secondo quello di corretto tracciato) e di un piccolo scalo merci a servizio esclusivo del Cementificio di Castellavazzo (1912-1978), oggi chiuso. Declassata da stazione a semplice fermata con l'introduzione del CTC (controllo del traffico centralizzato) negli anni novanta, venne infine soppressa nel 2002 a causa dell'esiguo numero dei passeggeri.

Castellavazzo
stazione ferroviaria
già Castello Lavazzo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàCastellavazzo, frazione di Longarone
Coordinate46°17′15.62″N 12°18′37.68″E
Lineeferrovia Calalzo-Padova
Storia
Stato attualeDismessa
Soppressione2002
Caratteristiche
TipoStazione in superficie, passante
Binari1

La stazione venne soppressa nel 2002.

Inizialmente il fabbricato viaggiatori, tuttora esistente, era ad ovest del tracciato, adiacente al passaggio a livello (Km 105+485),[1] mentre successivamente venne costruito un nuovo edificio poco più a nord, ad est del tracciato; tale nuova struttura, dismesso il servizio passeggeri e complessivamente la funzione di stazione, è stata data in affido ad associazioni.[2][3]

Nel 2004 capitò un che un treno fermo in sosta a Calalzo nel binario di corretto tracciato, a causa di un non adeguato azionamento del freno di stazionamento da parte del personale, si mise autonomamente in moto a causa della pendenza della linea e partendo perciò senza macchinista e capotreno a bordo. Il treno si fermò nei pressi della stazione di Castellavazzo, grazie ad un piccolo dislivello in salita.

  1. ^ digilander.libero.it/belluno_ferroviaria/ferrovia_belluno_calalzo.htm
  2. ^ corrierealpi.gelocal.it/belluno/cronaca/2013/09/12/news/l-ex-stazione-affidata-ad-alpini-e-cacciatori-1.7735872
  3. ^ http://www.ilgazzettino.it/pay/belluno_pay/valorizzazione_turistica_del_sito-2465919.html

Collegamenti esterni

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