Stazione di Villa San Michele

stazione ferroviaria italiana

La stazione di Villa San Michele è una fermata ferroviaria della ferrovia Sulmona-Isernia a servizio di Villa San Michele, frazione di Vastogirardi[2]. Dista da quest'ultimo 8,4 km.

Villa San Michele
stazione ferroviaria
Pagliarone
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàVilla San Michele, frazione di Vastogirardi
Coordinate41°44′41.28″N 14°14′19.68″E / 41.7448°N 14.2388°E41.7448; 14.2388
Altitudine922 m s.l.m.
Lineeferrovia Sulmona-Carpinone
Storia
Stato attualeIn uso per traffico turistico
Attivazione1961
Caratteristiche
TipoFermata in superficie, passante
Binari1
GestoriRete Ferroviaria Italiana
OperatoriFondazione FS Italiane
Statistiche viaggiatori
al giorno1 (2007)
Fonte[1]

Storia modifica

La fermata, originariamente denominata "Pagliarone", venne attivata il 2 giugno 1961[3]; l'anno successivo assunse la denominazione di "Villa San Michele"[4].

Strutture e impianti modifica

La fermata, a binario unico, è dotata di un fabbricato viaggiatori che ospita una sala d'attesa. È gestita da Rete Ferroviaria Italiana, che la colloca nella categoria "Bronze"[1].

Movimento modifica

Al 2007, l'impianto risultava frequentato da un traffico giornaliero medio di 1 persona[1].

La fermata non è più servita da alcun treno che effettua il servizio viaggiatori a partire dall'11 ottobre 2010, data della sospensione dell'esercizio regolare sulla tratta Castel di Sangro-Carpinone[5]. Al suo posto, è stato attivato un servizio di bus sostitutivi tra le stazioni di Castel di Sangro ed Isernia.

A partire dal 2014 vi transitano occasionalmente dei treni turistici organizzati da Fondazione FS Italiane e dall'associazione Le Rotaie[6].

Servizi modifica

  •   Sala d'attesa

Note modifica

  1. ^ a b c Compartimento di Ancona (PDF), su rfi.it, 19 dicembre 2008, p. 2 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2018).
  2. ^ RFI FO 108.
  3. ^ Ferrovie dello Stato, Ordine di servizio n. 71, 1961.
  4. ^ Ferrovie dello Stato, Ordine di servizio n. 94, 1962.
  5. ^ I Treni, n. 332, p. 4.
  6. ^ Binari senza tempo, su fondazionefs.it.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica