Superammasso di Perseo-Pesci

superammasso di galassie

Il superammasso di Perseo-Pesci (SCl 40) (in inglese Perseus-Pisces Supercluster) (o catalogato anche come [EET94] SCG 20[1]) è un superammasso di galassie ed una delle più grandi strutture dell'Universo osservabile.

Superammasso di Perseo-Pesci
Superammasso di galassie
Mappa del Superammasso di Perseo-Pesci
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazionePerseo
Ascensione retta02h 33m 10.1s
Declinazione+41° 37′ 11″
Distanza250 milioni di a.l.
(65,7 milioni di pc)
Caratteristiche fisiche
TipoSuperammasso di galassie
Altre designazioni
SCl 40, Perseus-Pisces Supercluster, WSCG 21, [EET94] SCG 20, [KK95] 173
Mappa di localizzazione
Superammasso di Perseo-Pesci
Categoria di superammassi di galassie

Coordinate: Carta celeste 02h 33m 10.1s, +41° 37′ 11″

Si trova ad una distanza di 250 milioni di anni luce dalla Terra e si estende per circa 40° nel cielo invernale.
Il superammasso di Perseo-Pesci è una delle due dominanti concentrazioni di galassie nell'Universo intorno alla nostra galassia (nel raggio di 300 milioni di anni luce)[2]. Il superammasso è posizionato dal lato opposto del Superammasso della Vergine e lungo il piano galattico della Via Lattea. Confina con il Vuoto del Toro, una grande regione di spazio pressoché vuota in cui sono presenti pochissime e isolate galassie, del diametro di circa 100 milioni di anni luce[3].

I principali ammassi di galassie del superammasso di Perseo-Pesci sono: Abell 262, Abell 347 e Abell 426[2].

Ammassi di galassie del Superammasso di Perseo-Pesci
Nome R.A. (J2000) Dec (J2000) Numero galassie Redshift (z) Distanza (milioni di anni luce) Nomi alternativi
Abell 262 01h 52m 46.8s +36° 09′ 05″ 105 0,01742 219 LGG 037, ZwCl 0150.8+3615, MCXC J0152.7+3609
Abell 347 02h 25m 50.9s +41° 52′ 30″ 32 0,0184 234 ZwCl 539-1, ClG 0222.7+4139
Abell 426 03h 19m 47.2s +41° 30′ 47″ 190 0,0179 230 Ammasso di Perseo, ClG 0315.3+4121

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ (EN) Maret Einasto, Jaan Einasto e Erik Tago, The structure of the Universe traced by rich clusters of galaxies, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 269, n. 2, 15 luglio 1994, pp. 301-322, DOI:10.1093/mnras/269.2.301. URL consultato il 17 gennaio 2016.
  2. ^ a b M. Einasto, J. Einasto e E. Tago, Optical and X-ray clusters as tracers of the supercluster-void network. I Superclusters of Abell and X-ray clusters, in The Astronomical Journal, vol. 122, n. 5, pp. 2222-2242, DOI:10.1086/323707. URL consultato il 17 gennaio 2016.
  3. ^ The Perseus-Pisces Supercluster, su atlasoftheuniverse.com. URL consultato il 17 gennaio 2016.

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