Teatro Ciak

ex teatro e cinema di Milano

Il teatro Ciak è stato un teatro di Milano.[1]

Teatro Ciak
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàMilano
IndirizzoViale Puglie, 26
Dati tecnici
Capienza3 000 posti
Realizzazione
Costruzione1977
Chiusurasettembre 2019
Sito ufficiale

Storia modifica

Fu fondato nel 1977[2] in via Sangallo grazie alla trasformazione dell'ex cinema Dea in un teatro, per poi essere demolito e spostato temporaneamente presso la Fabbrica del Vapore in via Procaccini 4.[3] Venne adibito prevalentemente a spettacoli teatrali, concerti e musical. I posti erano in origine quasi 3000 tutti con poltrona rossa.

Nei suoi primi anni di attività la programmazione prevedeva la proiezione di due film, tra i quali era allestito uno show comico avente una durata di circa un'ora. Dopo una prima ipotesi di trasferimento nel quartiere Bovisa, il teatro è stato ricollocato in una struttura allestita nei pressi di Piazzale Cuoco.

Il teatro Ciak, per tutta la sua storia, ha offerto al pubblico spettacoli di mimo e cabaret, divenendo il trampolino di lancio per molti artisti poi divenuti celebri. Nel corso degli anni, il teatro è stato sede di vari programmi televisivi, quali ad esempio: Zelig nel 2014 e nel 2016, e per le edizioni del talent X Factor, dal 2016 al 2018.

Il 9 settembre 2019 la struttura è stata posta sotto sequestro da parte della Polizia Locale di Milano, per mancata demolizione di opere abusive.[4]

Note modifica

  1. ^ Il teatro Ciack. Trent'anni di storia ma non li dimostra, in ilGiornale.it. URL consultato il 22 dicembre 2017.
  2. ^ Ciak, si cambia: un condominio nel regno del cabaret milanese - Milano - Repubblica.it, in Milano - La Repubblica. URL consultato il 22 dicembre 2017.
  3. ^ Milano/ Demolito il teatro Ciak. Guarda la gallery - Affaritaliani.it, su affaritaliani.it. URL consultato il 22 dicembre 2017.
  4. ^ Redazione Milano online, Milano, sigilli al teatro Ciak di X Factor: «Opere abusive», su Corriere della Sera, 9 settembre 2019. URL consultato il 29 settembre 2019.

Collegamenti esterni modifica