Il violino barocco è un violino che presenta caratteristiche costruttive specifiche del periodo che va dalle origini dello strumento, nella seconda metà del XVI secolo, fino ai primi decenni del XIX.

Tali caratteristiche, in realtà, subirono progressive modificazioni nel corso di questo ampio lasso di tempo, per cui sarebbe più appropriato parlare di strumenti originali, o storici; infatti, si possono notare grossolanamente tre periodi distinti: il violino "rinascimentale" tra il 1540 ed il 1660, il "barocco" propriamente detto tra il 1660 ed il 1760, il "classico" o "di transizione" tra il 1760 ed il 1820. Le date sono del tutto indicative: ciascuna tipologia ha convissuto con la successiva per un certo tempo, conseguentemente a particolari situazioni musicali, geografiche, economico-sociali.

Non si deve credere che violini e archetti, prima di acquisire la forma o le specificità costruttive odierne, fossero "primitivi", e che l'evoluzione delle loro caratteristiche li abbia portati gradualmente ad una ideale perfezione odierna: in realtà, essi erano perfettamente adatti alla musica per la quale erano stati concepiti. Per questa ragione, gli interpreti specializzati nel repertorio anteriore al XIX secolo utilizzano anche oggi strumenti che conservano, o riproducono, le caratteristiche del violino barocco.

Leggi la voce