Zerai Deres (Hazega, 1914 - Barcellona Pozzo di Gotto, 6 luglio 1945) è stato un traduttore e patriota eritreo, considerato nella sua patria e in Etiopia un eroe nazionale dell'anticolonialismo e dell'antifascismo.

Nel 1938 fu protagonista a Roma di un fatto di sangue che in patria fu considerato come un episodio di protesta contro il colonialismo italiano, in seguito al quale fu condannato all'internamento in un ospedale psichiatrico giudiziario, in cui rimase per sette anni fino alla morte. Il gesto, mitizzato nel dopoguerra, è considerato dalla storiografia eritrea ed etiope un evento collegato alla resistenza etiopica contro l'occupazione italiana.

Negli anni 1970 venne insignito postumo del titolo onorifico di degiasmacc, massimo titolo dignitario militare etiope.

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