Teorema di scomposizione

Il teorema di scomposizione, anche detto teorema di Pellegrini[1], è un teorema delle reti lineari che permette di trasformare una generica rete N in un'altra N' che ne renda più semplice l'analisi e che evidenzi le sue proprietà principali.

Enunciato modifica

 
Generica rete lineare N.
 
Rete lineare equivalente N'.
 
Implementazione del circuito a tre terminali per mezzo di un generatore indipendente Wr e un'immittenza Xp.

Siano e, h, u, w, q=q', e t=t' sei nodi arbitrari della rete N e sia   un generatore indipendente di tensione o corrente posizionato tra e e h, mentre   è la grandezza di uscita, sia essa una tensione o una corrente, relativa al ramo di immittenza[2]   connesso tra u e w. Venga adesso tagliata la connessione qq' e venga inserito un circuito a tre terminali ("TTC"[3]) tra i due nodi q e q' e il nodo t=t' come nella figura b (  e   sono quantità omogenee, tensioni o correnti, relative alle porte qt e q't=q't' del TTC).

Affinché le due reti N e N' siano equivalenti per ogni  , devono valere i due vincoli   e  , dove la barra sopra la lettera indica la quantità duale.

Il circuito a tre terminali sopracitato si può implementare, ad esempio, connettendo un generatore ideale indipendente di tensione o corrente   tra q' e t' , e un'immittenza   tra q e t.

Funzioni di rete modifica

Con riferimento alla rete N', si definiscono le seguenti funzioni di rete:

   ;    ;  

  ;   ;  

dalle quali, per il principio di sovrapposizione degli effetti, si ha:

 

 .

Pertanto, il primo vincolo per l'equivalenza delle reti è soddisfatto se  .

Inoltre,

 

 

quindi il secondo vincolo per l'equivalenza delle reti vale se  [4]

Funzione di trasferimento modifica

Considerando l'espressione delle funzioni di rete   e  , il primo vincolo per l'equivalenza delle reti, e che, per il principio di sovrapposizione degli effetti,  , la funzione di trasferimento   è data da

 .

Nel caso in cui il circuito in esame sia un amplificatore reazionato, le funzioni di rete  ,   e   tengono conto delle non idealità di tale amplificatore. In particolare:

  •   tiene conto della non idealità della rete di confronto in ingresso
  •   tiene conto della non unidirezionalità della catena di reazione
  •   tiene conto della non unidirezionalità della catena di amplificazione.

Se possiamo considerare ideale tale amplificatore, ovvero se  ,   e  , la funzione di trasferimento si riduce alla nota espressione derivante dalla teoria classica della reazione:

 .

Calcolo dell'impedenza e dell'ammettenza tra due nodi modifica

Tramite il teorema di scomposizione il calcolo dell'impedenza (o dell'ammettenza) tra due nodi risulta abbastanza semplificato.

Impedenza modifica

 
Taglio per il calcolo dell'impedenza tra i nodi k=h e j=e=q.

Inseriamo un generico generatore   tra i nodi j=e=q e k=h tra i quali vogliamo calcolare l'impedenza  . Effettuando un taglio come in figura, notiamo che l'immittenza   risulta in serie con   ed è percorsa dalla stessa corrente erogata da  . Se scegliamo una sorgente di tensione in ingresso   e, come conseguenza, una corrente  , e un'impedenza  , possiamo fare le seguenti considerazioni:

 .

Considerando che  , dove   è l'impedenza vista tra i nodi k=h e t togliendo   e cortocircuitando i generatori di tensione presenti, si ottiene l'impedenza   tra i nodi j e k nella forma:

 

Ammettenza modifica

 
Taglio per il calcolo dell'ammettenza tra i nodi k=h=t e j=e=q.

Si procede in maniera analoga alla precedente, solo che stavolta si effettua un taglio come nella figura a lato, notando che   risulta ora in parallelo a  . Considerando un generatore di corrente in ingresso   (conseguentemente si ha una tensione  ) e un'ammettenza  , l'ammettenza   tra i nodi j e k si calcola come segue:

 .

Considerando che  , dove   è l'ammettenza vista tra i nodi k=h e t togliendo   e aprendo i generatori di corrente presenti, si ottiene l'ammettenza   nella forma:

 

Osservazioni modifica

 
Implementazione del circuito a tre terminali per mezzo di un generatore indipendente   e uno dipendente  

La realizzazione del TTC mediante una generatore indipendente   e una immittenza   è utile e intuitiva per il calcolo della immittenza   tra due nodi ma presenta, come per le altre funzioni di rete, la difficoltà del calcolo di   dalla equazione di equivalenza che si può evitare con l'uso di un generatore dipendente   in luogo di   e impiegando, per quanto riguarda  , la formula di Blackman[5]. Tale realizzazione del TTC, come esempio eclatante di reazione, consente anche di considerare in reazione una rete costituita da un generatore di tensione e due impedenze in serie.

Note modifica

  1. ^ Bruno Pellegrini, primo laureato in Ingegneria Elettronica a Pisa, e probabilmente tra i primi tre in Italia, è stato professore emerito dell'Università di Pisa.
  2. ^ Immittenza è un termine che combina il concetto di impedenza e ammettenza. Può essere conveniente usare tale termine quando ci riferiamo a un numero complesso che potrebbe essere tanto un'impedenza quanto un'ammettenza.
  3. ^ "TTC" è l'acronimo del termine inglese three terminal circuit.
  4. ^ Si noti che, per il calcolo di Xp, sono necessarie funzioni di rete che dipendono a loro volta da Xp. Per andare avanti coi calcoli è pertanto necessario effettuare un taglio tale per cui si abbia ρ=0, in modo da avere Xp=Xi.
  5. ^ R. B. Blackman, Effect of Feedback on Impedance, Bell System Tech. J. 22, 269 (1943).

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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