Ui-te-Rangiora (Rarotonga, ... – ...; fl. VII secolo) è stato un leggendario navigatore polinesiano del VII secolo proveniente dall'isola di Rarotonga, un'isola del Pacifico del sud appartenente all'arcipelago delle isole Cook.

La leggenda

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Si conosce molto poco di Ui-te-Rangiora o della Polinesia primitiva per trarre conclusioni certe circa la scoperta dell'Antartide da parte di questo navigatore, tuttavia, nelle leggende Maori[1] si narra che, attorno al 650, Ui-te-Rangiora guidò una flotta di waka tīwai, canoe per pescare e viaggiare sui fiumi tipiche delle popolazioni polinesiane, verso sud nell'oceano antartico finché non raggiunse «rocce che uscivano dal mare, nel territorio oltre Rapa».[2] Questa descrizione potrebbe far pensare al fatto che abbia avvistato banchi di ghiaccio (pezzi di banchisa) e iceberg, tanto più se si pensa al fatto che chiamò quest'area dell'oceano Tai-uka-a-pia (letteralmente: «schiuma marina come radice di maranta») a causa del fatto che i banchi di ghiaccio erano simili alla farina che si ottiene dalla radice di maranta (in particolare della Maranta arudinacea).[2] Secondo alcuni storici, Ui-te-Rangiora potrebbe addirittura aver raggiunto la barriera di Ross senza però sbarcarvi.

Attendibilità

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La veridicità del fatto che Ui-te-Rangiora abbia in effetti raggiunto le acque antartiche è stata più volte messa in dubbio.[3] A favore di tale ipotesi c'è però il fatto che già nel 1886 furono ritrovati sulle isole Antipodi, oggi appartenenti alle isole sub-antartiche della Nuova Zelanda, alcuni frammenti di ceramica risalenti alla civiltà di Lapita, una civiltà apparsa nell'arcipelago di Bismarck e prosperata fra il 1500 a.C. e il 500 a.C. (sembra anche fino al 250 a.C.), ritenuta alla base delle diverse popolazioni austronesiane. Tali ritrovamenti testimoniano infatti che le popolazioni austronesiane si erano già spinte molto a sud (le Antipodi si trovano ad una latitudine di 49°40'S) ben mille anni prima dell'epoca di Ui-te-Rangiora.[4]

  1. ^ Antarctica, su britannica.com, Encyclopædia Britannica.
  2. ^ a b Stephenson Percy Smith, Hawaiki: the whence of the Maori: with a sketch of Polynesian history, being an introd. to the native history of Rarotonga, Whitcombe & Tombs, 1898, pp. 90-91. URL consultato il 15 maggio 2017.
  3. ^ Kieran Mulvaney, At the Ends of the Earth: A History of the Polar Regions, Island Press, 1º aprile 2001, ISBN 978-1559639088.
  4. ^ NGA-IWI-O-AOTEA, in Te Ao Hou The Maori Magazine, n. 59, National Library of New Zealand, 2 giugno 1967, p. 43. URL consultato il 15 maggio 2017.

Collegamenti esterni

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