I monaci di San Bernardo furono i primi ad attribuire a Maria l'appellativo di Madonna, (dal lat. Domina Nostra, Nostra Signora). I cenobiti avevano scelto questa vita in clausura non per paura del mondo o per trovare una tranquillità individuale e interiore, non per amicizia umana, ma per raggiungere la santità, la "perfezione evangelica", vivendo ogni giorno il motto benedettino "ora et labora". Vivere dentro un monastero significava vivere in un'oasi di pace e carità. Secondo la Regola, la preghiera era il primo dovere dei monaci: persino nel cuore della notte essi silenziosamente si recavano in chiesa, come in altri momenti stabiliti del giorno (otto volte), per il canto corale dell'Ufficio Divino. Secondo la regola di San Benedetto, la vita ascetica dei claustrali era anche caratterizzata dal silenzio ("talora è bene, per amore del silenzio, astenersi dal parlare persino di cose buone"); dall'umiltà e dall'obbedienza; dalla povertà, anche negli abiti, e dalla penitenza ( "si osservi in tutto la sobrietà"); dal reciproco servizio ("nessuno cerchi il proprio vantaggio ma quello degli altri").