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La raccolta dei frutti di Argan:

Caduti a terra nel periodo di giugno e luglio, i frutti dell’Argania spinosa (frutti da cui si ricava l’olio di Argan) vengono prelevati ormai secchi. La raccolta è effettuata senza l’ausilio di macchine, solo le noci nel cui interno sono ancora celati i frutti vengono raccolti e portati nei centri dove subiranno le successive lavorazioni dalle quali si otterrà il tanto apprezzato unguento.

Dalle noci all’olio di argan: estrazione e lavorazione

Fino a pochi decenni fa per estrarre l’olio di Argan dalle sue mandorle site nel coriaceo nocciolo del frutto dell’Argania, si utilizzavano esclusivamente tecniche tradizionali ad alto contenuto di manodopera. Le mandorle venivano messe in un caratteristico congegno in grado (grazie all’aggiunta di acqua) di ridurre le stesse in una pasta detta “Malaxage” che, opportunamente manipolata cede l’olio in essa contenuta insieme ad una importante percentuale di acqua, rendendo così l’olio ottenuto ossidabile, impedendone quindi la conservazione nel lungo periodo.

Malaxage impasto da cui si ottiene l'olio di argan Data l’impossibilità a stoccare grandi quantità di prodotto, ne veniva lavorato quel tanto che bastava per l’uso a breve scadenza.

Metodo moderno

A differenza dell’Olio di Argan ottenuto con il metodo tradizionale, quello estratto con macchinari moderni è privo di acqua, con conseguenti notevoli vantaggi che si palesano sotto-forma di maggiore qualità, migliore conservazione e maggior resa prodotto a parità di quantità che è sensibilmente aumentata, passando da 2 kg a 3,25 kg di olio ogni 100 kg di noci.