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Isolante Minerale da vicino

Gli isolanti minerali sono materiali naturali e sintetici che trovano ampia diffusione nel settore dell’edilizia privata ed industriale.

Il loro utilizzo è principalmente legato ai rivestimenti di pareti perimetrali e coperture di falde, cappotti esterni, isolamento interni, correzione di ponti termici ed acustici, solai e garage, allo scopo di isolare da un punto di vista termico e acustico la struttura oggetto di costruzione o ristrutturazione.

Gli isolanti minerali sono indicati per minimizzare il fabbisogno energetico degli edifici e per ridurre lo scambio termico sia dal caldo sia dal freddo, fattori fattori quantitativi che entrano nel calcolo delle prestazioni energetiche minime e stabilite dalle normative sul risparmio energetico [1] [2] relative alla trasmittanza dell'involucro edilizio.


Storia modifica

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Manifattura modifica

(NOTA DI ALDEBARAN: traduzione dalla voce inglese: mineral wool - da verificare se il processo produttivo è descritto accuratamente)

La lana di roccia è prodotta in fornace da roccia fusa ad una temperatura di circa 1600 ° C, attraverso la quale viene soffiato un flusso di aria o vapore. Tecniche di produzione più avanzate si basano sulla filatura di roccia fusa ad alta velocità in un arcolaio con un procedimento simile al processo utilizzato per preparare lo zucchero filato. Il prodotto finale è una massa di sottili fibre intrecciate con un diametro tipico di 6 a 10 micrometro (unità di misura) . La lana minerale può contenere un legante, spesso amido, e un olio per ridurre la polvere

(fine traduzione)

I pannelli in isolante minerale non sono idrofili e vengono trattati con speciali leganti a base di resine termoindurenti a base di componenti organici e vegetali, rivestiti su una faccia (o su entrambe) con un velo di vetro e sull’altra con carta Kraft alluminio retinata con funzione di barriera al vapore. I pannelli autoportanti tutt’altezza sono generalmente pretagliati dalla parte dell’isolante minerale nel senso longitudinale, in modo da facilitare la posa in opera in cantiere.

Resistenza al fuoco, sicurezza e durata modifica

In termini di resistenza al fuoco, ovvero la caratteristica d'infiammabilità propria di un materiale, gli isolanti minerali mostrano valori tali da farli rientrare nella lista ufficiale degli elementi che non concorrono alla propagazione di incendi (classi A1 e A2) secondo la marcatura CE basata sulle 7 Euroclassi (A1, A2, B, C, D, E, F).

Essendo composti con percentuali fino al 95% da materie prime naturali e riciclate (sabbia e vetro riciclato), risultano quindi riciclabili

La durata degli isolanti minerali può essere indicativamente considerata pari a quella dell’edificio in cui vengono posati: ipotizzando un periodo di 50 anni, l'energia risparmiata rappresenta fino a 1.000 volte l'energia utilizzata per la loro produzione.

La richiesta di energia termica viene ridotta da parte degli isolanti minerali grazie a valori ridotti di conduttività termica, a valori migliori di resistenza termica e di trasmittanza termica che concorrono ad incrementare l’isolamento della struttura.

Salute modifica

Gli isolanti minerali hanno l’obiettivo di garantire la qualità dell'aria e del comfort abitativo. Per ridurre le emissioni di sostanze nocive quali formaldeide e i composti organici volatili vengono utilizzate associazione di componenti organici e vegetali. La traspirabilità è legata alla struttura stessa degli isolanti minerali, struttura che evita la creazione di condensa e la conseguente formazione di muffe all'interno delle pareti su cui sono montati.

A sostegno delle prestazioni in termini di ecosostenibilità, i cicli di vita di alcuni isolanti minerali sono stati certificati secondo il Life Cycle Assessment (LCA) per la valutazione delle interazioni con l'ambiente lungo tutto il ciclo che va dalla pre-produzione (estrazione e produzione dei materiali), alla produzione, alla distribuzione, all’uso vero e proprio (e anche al riuso e alla manutenzione), al riciclaggio e alla dismissione finale.


Note modifica

  1. ^ Decreto legislativo 19 2005, n. 192, in materia di "Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia"
  2. ^ Decreto legislativo 29 2006, n. 311, in materia di "Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell'edilizia"