Arjuna 007

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“Non io non fui mai, né tu, né questi principi, né vi sarà momento poi in cui noi tutti non saremo – dice Krishna ad Arjuna – Lui non taglian le armi, lui non brucia il fuoco; non lo bagnan le acque, non lo disseccano i venti. Egli non si può tagliare, né si può bruciare, non si può bagnare, né si può disseccare, ma imperituro, onnipresente, saldo, immobile, Egli è sempiterno”

“Levati dunque o “martirio dei tuoi nemici” e combatti – esorta il Beato – Pensa al tuo dovere e non potrai esitare. Nessun ideale è più alto per un guerriero che una guerra giusta. Felici i guerrieri, o Prithide, a cui tocca in sorte una tal guerra, che loro si offre spontaneamente, quasi porta del cielo che si apre.” (Gîtâ 2:31-37).

“Dove per tutti gli esseri è notte, veglia l’asceta, e dove tutti gli esseri vegliano, per l’asceta veggente è notte. Come una lampada che al riparo dal vento più non si muove, fissa in me la tua mente, entra in me col tuo pensiero, e in avvenire tu dimorerai in me, oppure più in alto, non v’è dubbio” “Ricordati quindi in ogni circostanza di me, combatti colla mente e col cuore fissi in me, chè verrai infallibilmente in me. Infatti entra nel supremo spirito divino colui che pensa ad esso con mente per esercizio devota e che ad altro non si volge, o Prithide” (Gîtâ 8:8).


Aree di Interesse e di Competenza

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