Utente:BASTIANUTTI/Sandbox

Vorrei offrire un contributo sul campo di concentramento nazista Hennigsdorf, succursale di Ravensbruck

Campo di concentramento nazista di Hennigsdorf, succursale di Ravensbruck. Hennigsdorf fu luogo di nascita di numerosi nazisti, da Erich Priebke a Herbert Kappler. In ambedue i campi si praticavano esperimenti su esseri umani.

Le internate di Ravensbrück e di Hennigsdorf vennero utilizzate, a partire dall'estate 1942, come cavie umane per la "sperimentazione medica”. La prima serie (luglio 1942 - dicembre 1943) riguardò nuovi farmaci a base di  sulfonamide,  destinati alla cura delle infezioni delle ferite dei soldati al fronte. Le internate vennero deliberatamente ferite, fratturate ed infettate con batteri virulenti. Per meglio simulare le infezioni in alcune ferite vennero introdotti pezzi di legno, vetro o stoffa, attendendo poi lo sviluppo della cancrena. Le ferite venivano successivamente curate con i nuovi farmaci per verificarne l'efficacia. Usati spesso per infettare la gangrena gassosa, erano lo Staphylococcus Aureus e quello del tetano. Erano introdotti mediante iniezione direttamente negli arti inferiori, o mediante incisione cutanea poi riempita, come già detto, con quei materiali infettivi con cui i soldati feriti al fronte potevano imbattersi. Inoltre, il conseguente tessuto muscolare in necrosi veniva schiacciato per facilitare l'uscita dell'anidride carbonica prodotta dall'infezione e chiudere alle ferite il contatto con l'aria per aumentare lo sviluppo dei batteri. La seconda serie (settembre 1942 - dicembre 1943) di esperimenti riguardò lo studio del processo di rigenerazione di ossa, muscoli e nervi e la possibilità di trapiantare ossa da una persona all'altra: alcune donne subirono amputazioni, altre, come nel caso precedente, fratture e ferite. Ovviamente tutti gli esperimenti avvennero senza la volontà e nonostante le proteste delle vittime che rimasero tutte gravemente debilitate sia a livello fisico che psichico. Cinque di esse, di nazionalità polacca, morirono in seguito alle sperimentazioni; altre sei vennero uccise successivamente nel campo. Le altre, soprannominate Kaninchen (conigliette) a causa dell'andatura assunta dopo gli esperimenti (che riguardarono soprattutto gli arti inferiori), riuscirono a sopravvivere grazie all'aiuto delle altre prigioniere del campo.

Tra le 120 e le 140 donne zingare vennero sterilizzate a Ravensbrück nel gennaio 1945, per testare l'efficacia dei nuovi metodi tedeschi, basati su raggi x, chirurgia e diversi farmaci. Questi esperimenti di sterilizzazione avevano come ultimo scopo la sterilizzazione forzata di milioni di persone considerate "indesiderabili" per il "nuovo ordine mondiale nazista". Tutte le donne sottoposte alla sterilizzazione, timorose delle conseguenze di un eventuale rifiuto, firmarono un documento di consenso dopo che le autorità del campo avevano promesso loro la libertà nel caso si fossero sottoposte all'esperimento.

Tra i criminali esperimenti medici a cui le donne furono loro malgrado sottoposte, vi erano: esperimenti di congelamento e raffreddamento prolungati; esperimenti di vaccinazione antipetecchiale; ricerche sull'epatite epidemica; sperimentazione di farmaci su detenute infettate con la gangrena gassosa e tetano; esperimenti di sterilizzazione; Raggi X; trapianti di ossa da una prigioniera all'altra; studio sulle condizioni precancerose della cervice uterina; ricerche sui gemelli monozigoti; ricerche sulla cura ormonale dell'omosessualità. Moltissime vi rimasero uccise, altre sfigurate a vita.