Maria Soderini (Firenze, 1490?) è una nobildonna italiana.

Biografia

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Figlia di Tommaso Soderini e Fiammetta Strozzi, sposa nel 1511 Pierfrancesco de’ Medici, membro di un ramo collaterale della famiglia Medici, quella dei "popolani”. Dal matrimonio nascono quattro figli, Laudomia, Lorenzo, detto Lorenzino o Lorenzaccio, Giuliano e Maddalena.

A causa delle dissestate risorse familiari, gli sposi vanno a vivere nella casa di Cafaggiolo, nel Mugello, dove Maria amministra le terre e sovrintende all'organizzazione della tenuta. Non lontano dalla loro abitazione vive Maria Salviati con il figlio Cosimo de' Medici, destinato a diventare il Granduca di Toscana. Con la morte di Pierfrancesco nel 1525 si trova a allevare da sola i quattro figli. Nel frattempo la crisi fra papa Clemente VII e l'imperatore Carlo V, sfociata nel Sacco di Roma del 1527, spinge la donna ad allontanare i figli per proteggerli da eventuali violenze dei Lanzichenecchi. Laudomia e Maddalena vengono mandate in un convento, mentre Lorenzino e Giuliano, cui si aggiunge Cosimo de' Medici, partono per Venezia, accompagnati dal precettore Pier Francesco Riccio che deve curare la loro educazione. Maria Soderini, insieme a Maria Salviati, raggiungeranno i figli nel 1527.

L'anno successivo la donna si trasferirsce in Romagna e quindi a Bologna, dove giunge nel 1529. Nel 1530 Maria riesce a ottenere dal papa un impiego per il figlio Lorenzino, che si trasferisce a Roma[1]. Il carattere irascibile e arrogante del figlio Lorenzino sono un cruccio per Maria Soderini, le sue preoccupazioni sono ancora più accentuate quando il figlio uccide, nel giorno dell'Epifania del 1537, il Duca di Firenze Alessandro de' Medici. Lorenzino scappa da Firenze passando prima per Cafaggiolo dove incontra e saluta la madre.

Anche Maria e i figli sono in pericolo, legati come sono a Lorenzino che viene considerato un ribelle e un traditore: devono lasciare la loro casa, sono privati dei loro averi e, aiutati dalla famiglia Strozzi, si rifugiano prima a Bologna e poi a Venezia.

Maria vive nella città lagunare senza poter rivedere il figlio esule fino al 1544. Il 26 febbraio 1548, quando Lorenzino de' Medici viene assassinato da due sicari, forse inviati da Cosimo I o dall'imperatore Carlo V, la madre, accorsa sul luogo dell'agguato, può solo abbracciarlo un'ultima volta[2]. Di Maria Soderini non si conoscono la data e il luogo di morte.

Presenza nell'arte

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Il pittore Giuseppe Bezzuoli ha dipinto nel 1837 un dipinto ispirato all'omicidio di Lorenzino de' Medici, conservato nel Museo Civico di Pistoia, in cui la figura di Maria Soderini abbraccia il corpo del figlio morto disteso in terra.

  1. ^ Elisabetta Stumpo, Lorenzino de' Medici, Dizionario Biografico degli Italiani, su treccani.it.
  2. ^ Giuseppe Maria Mecatti, Storia cronologica della città di Firenze, Napoli, 1755, p. 661.

Bibliografia

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  • Marcello Vannucci, Le donne di Casa Medici, Roma, Newton Compton editore, 2016, ISBN 978-88-227-0346-0.
  • J. G. L. Sismondo Sismondi, Storia delle Repubbliche italiane dei secoli di mezzo, Lugano, 1838.

Collegamenti esterni

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