Architettura civica

Con il termine Architettura Civica si fa riferimento ad un processo partecipativo del fare architettura attraverso il coinvolgimento delle popolazioni locali ed utilizzando (per quanto possibile) materiali a "km zero" a basso impatto sull'ambiente e sostenibili sia dal punto di vista economico che sociale.

La finalità è quella di produrre, attraverso la partecipazione attiva della popolazione interessata, la costruzione di un determinato progetto affinché si raggiunga il soddisfacimento del benessere della maggior parte degli individui di una determinata comunità.

Per questa ragione, l'Architettura civica, al pari dell'Agricoltura civica si fonda sul coinvolgimento delle comunità locali e dei cittadini, abbraccia sistemi di produzione e di commercializzazione innovativi, e rappresenta una visione della società fondata su pratiche sociali, economiche e ambientali sostenibili, sull'etica, sul senso di responsabilità, sulla reciprocità.


UN NUOVO SCENARIO L’effetto di marginalizzazione ed esclusione dai processi di sviluppo economico di gran parte della popolazione di determinati territori a forte urbanizzazione, da parte di una minima parte della società civile (quella più ricca), ha prodotto un progressivo ed inesorabile impoverimento delle scelte architettoniche ed estetiche del paesaggio costruito, mirando esclusivamente al profitto e al benessere economico degli attori dei processi di costruzione (imprenditori, politici e affaristi in genere). Ciò ha comportato la mortificazione del benessere collettivo e la degenerazione del paesaggio inteso come bene comune.

Oggi l'Architettura civica rappresenta l'occasione di un nuovo approccio ai processi costruttivi sia che si tratti di resatauro, riqualificazione, che nuova costruzione di un determinato manufatto o più in generale di un paesaggio costruito e/o non.

Architettura civica è un processo partecipativo che va oltre la Progettazione partecipata che coinvolge le persone nel 'fare' architettura. E' il riscatto di una parte della società (quella con il senso civico più sviluppato) che si riappropria del bene comune al fine di riequilibrare i luoghi della propria esistenza sviluppando e potenziando il senso di appartenenza ad un territorio e ad una comunità.

La Convenzione Europea del Paesaggio del 2000 e la Conferenza Stato-Regioni del 2001 hanno sancito principi fondamentali, quali la diffusione delle informazioni e la promozione di processi di partecipazione atti a comprendere le aspirazioni delle popolazioni e rendere gli abitanti attori protagonisti delle trasformazioni. L’obiettivo cercato è quello di far sì che il paesaggio venga riconosciuto dalla popolazione locale come un moltiplicatore emotivo, capace di suscitare negli abitanti un desiderio di partecipazione ai processi di sviluppo guidati da una gestione territoriale attenta.



Voci correlate

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Collegamenti esterni

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  • LABLOG casi studio
  • [1]
  • AiCARE AiCARE - Agenzia Italiana per la Campagna e l'Agricoltura Responsabile ed Etica