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Alessandra Chemollo (Treviso, 20 agosto 1963) è una fotografa italiana

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Biografia

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Nasce a Treviso il 20 agosto 1963, vive a Venezia. Si laurea presso l'Università Iuav di Venezia nel 1995, con una tesi sulla relazione tra architettura e fotografia (Storia fotografica dell'opera di Álvaro Siza. Relatori: proff. Marco De Michelis, Paolo Costantini).

La riflessione sulla rappresentazione dell'opera architettonica si sviluppa nel suo lavoro professionale e nei progetti autonomamente prodotti, senza soluzione di continuità, fin dal 1986 quando giovanissima già lavora come fotografa.

Ha realizzato progetti fotografici a illustrazione di numerosi testi monografici, approfondendo specifiche modalità di lettura dell'opera architettonica a partire da assunti documentari, grazie alla stretta collaborazione con gli storici dell'architettura. L'esperienza formativa risale al 1990, da quando inizia una stretta collaborazione con Manfredo Tafuri conclusa nel 1994, anno della scomparsa dell'autore di celebri volumi tra cui Storia dell'architettura italiana, 1944-1985 .[1] e di La Sfera e il labirinto: Avanguardia e architettura da Piranesi agli anni '70 [2]. Entra subito in contatto con Afra Bianchin e Tobia Scarpa, fotografando dapprima ..........

Dal 1991 lavora con Fulvio Orsenigo con cui fonda lo studio ORCH www.orsenigochemollo.com[3] e con cui condivide 23 anni di vita e di carriera professionale fino al 2014

Dal 2003 al 2009 è stata titolare del Corso di Fotografia FSE presso l'Università IUAV di Venezia.

Nel 2009 è tra i soci fondatori di fuori_vista, con cui ha prodotto e curato SISMYCITY.

Nel 2010 è tra i vincitori del Bando ISRE, con il progetto fotografico MA QUALE ARCHITETTURA.

Nel 2011 è tra i vincitori del Premio Paesaggio Sardegna

Nel 2012 espone L'ARCHITETTO INVISIBILE alla 13° Biennale di architettura di Venezia

Nel 2013 è tra gli organizzatori di CONFOTOGRAFIA, L'Aquila 2013.

Nel 2014 è vincitrice del premio sannita per la Critica della Fotografia https://www.sifest.it/ Nella sua ventennale esperienza professionale, spazia dall’architettura storica a quella contemporanea e sviluppa ambiti teorici con finalità didattica e curatoriale.

<Dopotutto condividere uno sguardo equivale a condividere un pensiero nella sua forma emotiva.≥[4]

https://bebeez.it/arte/le-fotografie-di-alessandra-chemollo-in-mostra-alla-fondazione-querini-stampalia-a-venezia/

https://divisare.com/authors/2144666214-alessandra-chemollo

https://www.romaoggi.eu/index.php/2022/07/09/alessandra-chemollo-antonio-de-marco-e-claudio-polvanesi-target-lab-ets/

Opere Monografiche

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Campagne fotografiche integrali, opere monografiche pubblicate

  • G.Frediani, Carlo Scarpa, Gipsoteca Canoviana Possagno, Milano, Electa[5], 2016[6]
  • M. Bonaiti, Louis Kahn 1901-1974, Milano, Electa, 2013.[7]
    • A. Hopkins, Baldassarre Longhena and Venetian Baroque Architecture.London, Yale University Press, 2012[8]
    • A. Zamboni, C. Gandolfi, L'architettura del Novecento a Reggio Emilia, Milano, Bruno Mondadori, 2011.[9]
      •  
        details arch. Claudio Caramel, photo by Alessandra Chemollo[10]D Repubblica febbraio 2012
        AA.VV., Masserie fortificate in Calabria, Reggio Calabria, Iiriti Editore, 2011.
      • M. Scimemi, Architettura del Novecento a Venezia, Venezia, Marsilio, 2009.[11]
      • M. Bulgarelli, Leon Battista Alberti, Milano, Electa, 2008.
      • R. Bösel, V. Zanchettin, Loos (1870-1933), Roma, Electa 2006.
      • A. Hopkins, Baldassarre Longhena, Milano, Electa 2006.
      • C. Caramel, Tre case, Milano, Electa, 2006[12].[13]
      • A. Trentin, Edifici Alti in Emilia Romagna, Bologna, Clueb 2006.
      • AA.VV, Premio Architettura Città di Oderzo 2005, Venezia, Marsilio 2005.
      • G. Leoni, A. Esposito, Fernando Tavora, Milano, Electa 2005.
      • R. Codello, Progettare un Museo, Milano, Electa 2005.
      • G. Leoni, A. Esposito, Eduardo Souto de Moura, Milano, Electa 2003.
      • AA.VV., Carlo Scarpa, L’opera e la sua conservazione, Vicenza, Cicero 2002.
      • A. Ferlenga, P. Verde, Dom Hans Van der Laan, Milano Electa 2000.
      • W.Pehnt, H. Strohl, Rudolf Schwarz 1887 – 1961, Milano Electa 2000.
      • R. Codello, Il Restauro dell’Aula Manlio Capitolo di C. Scarpa, Milano, Electa 2000.
      • C. Conforti e R. Tuttle, Storia dell’architettura italiana. Il Secondo 500, Electa 2000
    • sedi espositive
      • • Venezia, 15° Biennale Architettura, Padiglione Italia, 2016. [1]
      • [File:Palazzina per uffici, Padova, 1998, progetto studio arch caramel.jpg|thumb|Palazzina per uffici, Padova, 1998, progetto studio arch caramel]]
      • • Londra, Fondazione Wilmotte (2016)
      • • Venezia, Fondazione Wilmotte (2015)
      • • Venezia, Galleria Internazionale di Arte Moderna di Cà Pesaro (2014)
      • • Venezia, La Biennale, COMMON GROUND (2013)
      • • Milano, Triennale Bovisa (2010)*
      • • Venezia, Palazzo Ducale (2010)*
      • • Padova, Galleria Cavour (2008)*
      • • Parigi, Galerie Chambre avec vue (2007)
      • • Madrid, Circulo de Bellas Artes (2006)
      • • Venezia Mestre, Centro Culturale Candiani (2006)
      • • Milano, Galleria Agenzia Azibul (2005)
      • • Milano, Politecnico (2005)
      • • Bologna, Galleria di Arte Moderna (2005)*
      • • Sant'Erasmo (VE), Torre Massimiliana (2004)
      • • Spello (PG), Villa Fidelia, (2004)
      • • Venezia, Museo di Palazzo Fortuny (2004)
      • • Stuttgart, Istituto Italiano di Cultura (2003)
      • • Venezia, Vega Pad. Antares (2003)
      • • Venezia, Galleria Internazionale di Arte Moderna di Cà Pesaro (2003)
      • • Ascoli Piceno, Chiesa SS Vincenzo e Anastasio (2003) •
      • Kunstverein Kreis Ludwigsburg (2002) •
      • Cittadella (Pd), Palazzo Pretorio (2002)
      • • Venezia, Fondazione Querini Stampalia (2002)
      • • San Donà di Piave (Ve), Centro Culturale L. da Vinci (2000 e 2001)
      • • Venezia, Galleria Imagina (2000)
      • • Venezia, Fondazione Giorgio Cini (1999)*
      • • Vicenza, Basilica Palladiana (1999)
      • • Istituto Suor Orsola di Napoli (1998)*
      • • Centre Canadienne d’Architecture di Montreal (1998)*
      • • Venezia, XLVII Biennale (1997).

Monografie 1995 / 1999

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  • K. Frampton, Alvaro Siza. Tutte le opere, Milano Electa 1999.
  • M. De Michelis, Venezia, la nuova architettura, Milano, Skira 1999.
  • M. Bulgarelli, C. Conforti, G. Curcio, Modena 1598, Milano Electa 1999.
  • R. Olivieri, Il teatro Camploy a Verona, Milano, Skira 1998.
  • AA. VV., Veneto. Itinerari Neoclassici, Venezia, Marsilio – Regione Veneto, 1998.
  • M. Mazza, Carlo Scarpa alla Querini. Disegni inediti, Venezia, Il Cardo 1997.
  • F. Mancuso, Edoardo Gellner Architetto, Milano Electa 1996.
  • A. Guerra, M.Morresi, Gabetti & Isola, Milano Electa 1996.
  • H. Sedlmayr, Johann Bernhard Fischer von Erlach, Milano Electa 1996.
  • M. Ceriana, M. Bulgarelli, All’ombra delle volte, Milano Electa 1996.
  • R. Masiero, Afra e Tobia Scarpa. Architetture, Milano Electa 1996.
  • A. Guerra, P. Nicoloso, E. Molteni, Il Trionfo della Miseria, Milano, Electa 1995


https://bebeez.it/arte/le-fotografie-di-alessandra-chemollo-in-mostra-alla-fondazione-querini-stampalia-a-venezia/

https://www.artribune.com/tribnews/2015/05/alessandra-chemollo-rilegge-jean-michel-wilmotte-fotografia-architettura-e-allestimenti-museali-una-mostra-alla-fondazione-wilmotte-di-venezia/


https://www.archdaily.com/photographer/alessandra-chemollo

https://tedxreggioemilia.com/speaker/alessandra-chemollo/

http://www.pida.it/home-2/alessandra-chemollo-bio/

http://www.pida.it/wp-content/uploads/2018/12/alessandra-chemollo-bio.jpg


https://www.romaoggi.eu/index.php/2022/07/09/alessandra-chemollo-antonio-de-marco-e-claudio-polvanesi-target-lab-ets/

  1. ^ Tafuri, Manfredo., History of Italian architecture, 1944-1985, MIT Press, 1990, ISBN 0-262-70043-3, OCLC 743340461. URL consultato il 30 gennaio 2023.
  2. ^ Tafuri, Manfredo., La sfera e il labirinto : avanguardie e architettura da Piranesi agli anni '70, G. Einaudi, 1980, OCLC 6915970. URL consultato il 30 gennaio 2023.
  3. ^ ww25.orsenigochemollo.com, http://ww25.orsenigochemollo.com/?subid1=20230130-1730-5519-8f71-cd9977355cce. URL consultato il 30 gennaio 2023.
  4. ^ Elena Franco, Fotografia. Lo sguardo "altro" di Alessandra Chemollo, su Giornale dell'Architettura, 2 novembre 2017. URL consultato il 30 gennaio 2023.
  5. ^ G.Frediani, Carlo Scarpa, Gipsoteca Canoviana Possagno, Milano, Electa.
  6. ^ Johannes Myssok, The Gipsoteca of Possagno: from artist's studio to museum, Routledge, 5 luglio 2017, pp. 15–37. URL consultato il 30 gennaio 2023.
  7. ^ M. Bonaiti, M. Bonaiti, Louis Kahn 1901-1974, Milano, Electa, 2013.
  8. ^ Johanna Heinrichs, Johanna D. Heinrichs. Review of "Baldassare Longhena and Venetian Baroque Architecture" by Andrew Hopkins., in caa.reviews, 4 aprile 2014, DOI:10.3202/caa.reviews.2014.37. URL consultato il 30 gennaio 2023.
  9. ^ A. Zamboni e G.Gandolfi, L'architettura del Novecento a Reggio Emilia, Milano, Bruno Mondazdori, 2011.
  10. ^ Virginio Briatore, Una normale complessità. In Veneto un progetto sostenibile e modernista che sfida, con semplicità e coraggio, la vita di provincia, in D. Repubblica, anno 17 n. 780, 25 febbraio 2012.
  11. ^ M. Scimemi,, Architettura del Novecento a Venezia, Venezia, Marsilio, 2009.
  12. ^ Lazzaroni, Laura. Chipperfield, David. Caramel, Claudio. Scarpa, Tobia., Tre case, Electa, 2006, ISBN 978-88-370-4811-2, OCLC 635653180. URL consultato il 30 gennaio 2023.
  13. ^ Il libro A CURA DI: Laura Lazzaroni TESTI DI: David Chipperfield, Claudio Caramel, Tobia Scarpa FOTOGRAFIE DI: Alessandra Chemollo EDITORE: Electa PAGINE: 136 ILLUSTRAZIONI:100 PREZZO: 30 euro ANNO EDIZIONE: 2006 IN LIBRERIA: primavera 2007 Progettare tre case per lo stesso committente all’interno del medesimo edificio rappresenta per un architetto un’occasione unica ma di difficile soluzione. Il titolo di questo volume, Trecase, fa propria l’idea alla base dell’intervento progettuale dell’architetto Claudio Caramel: trattare i tre interni come un unicum, senza per questo rinunciare ad assecondare gusti e desideri di ciascun nucleo familiare, in un continuo gioco tra analogie e differenze, affinità e alterità, continuità e contrapposizioni. Con il supporto di due grandi craftsman, Morseletto e Contin, che hanno fatto delle tradizioni e della cultura materiale una ragione di vita, il progetto prende forma. Le tre case qui documentate si trovano a Padova, in un’ala di un edificio, definito tipologicamente “palazzo padronale”, realizzato su impianto medioevale, e ne occupano il piano terra dell’ala est e il piano alto della stessa porzione dell’edificio. Distante sia dal consueto modello di interno legato alla decorazione e alla scenografia sia da quello di arredo come sommatoria di pezzi di buon design, il progetto di Caramel riporta l’attenzione sull’interno come problema spaziale centrale dell’abitare declinandolo di volta in volta come rapporto dialettico tra materiale e funzione. Sommario Una conversazione con David Chipperfield sul lavoro di Claudio Caramel a cura di Giuseppe Zampieri / Tre case Claudio Caramel / Casa uno Laura Lazzaroni / Casa due Laura Lazzaroni / Casa tre Laura Lazzaroni / Architetti si nasce Tobia Scarpa / per l’architettura Il Laboratorio Morseletto Laura Lazzaroni..

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