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Rosario Berardi

Rosario Berardi (Bari, 17 novembre 1926Torino, 10 marzo 1978) è stato un poliziotto italiano con la qualifica di sottufficiale di Pubblica Sicurezza, medaglia d'oro al merito civile alla memoria.

Biografia modifica

Nato a Bari nel 1926 e cresciuto a Ruvo di Puglia, entrò in polizia nel 1948 e prestò servizio a Roma, Bari e Torino, dopo aver frequentato la scuola di polizia di Caserta[1]. Nel 1970 svolse il servizio di polizia giudiziaria presso l'ufficio politico di Torino e fu comandante della squadra della polizia giudiziaria del Nucleo speciale antiterrorismo[2]. Si rese autore di numerosi arresti e indagini nell'ambiente eversivo di estrema sinistra, che condussero all'arresto di Giuliano Naria e alla scoperta del covo torinese delle Brigate Rosse di via Pianezza. Negli stessi anni fu testimone al processo della brigatista Sofia Zambon[2].

Il 10 marzo 1978 Berardi fu ucciso da un gruppo di quattro terroristi in corso Belgio alle 7:45, mentre aspettava il tram 7. Su sette colpi esplosi dalla Nagant M1895, tre lo raggiungono alla schiena, tre al capo e uno alle braccia[2]. I brigatisti, dopo che erano fuggiti a bordo di una Fiat 128, rivendicarono l'omicidio con una telefondata all'ANSA alle 8:30 dello stesso giorno[2].

Onorificenze modifica

«Sottufficiale di Pubblica Sicurezza animato da alto senso del dovere, si distingueva in attive, laboriose e delicate indagini che consentivano di assicurare alla giustizia elementi appartenenti ad organizzazioni eversive. Proditoriamente fatto segno a numerosi colpi d'arma da fuoco in un vile attentato, tesogli da terroristi, tentava di reagire con la propria pistola, ma veniva ancora una volta, mortalmente colpito. Mirabile esempio di coraggio e di grande valore spinti fino all'estremo sacrificio[3]
— Torino, 10 marzo 1978

Note modifica

  1. ^ Rosario Berardi - scheda biografica, su archivioberardi.altervista.org, 2008..
  2. ^ a b c d Rosario Berardi, su vittimeterrorismo.it, 2008..
  3. ^ Rosario Berardi Medaglia d'oro al merito civile, in Presidenza della Repubblica. URL consultato il 10-03-2013..

Voci correlate modifica

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