Utente:Diego de Tenerife/Sandbox
La Corrispondenza di Jean-Jacques Rousseau
modificaInoltre, la Vf ha permesso al romanista britannico Ralph Alexander Leigh di curare l'edizione della corrispondenza completa di Jean-Jacques Rousseau: 52 volumi, periodo di pubblicazione 1965–1998, circa 8000 lettere scritte da e per Rousseau.[1]
Tutta questa corrispondenza è consultabile su Internet tramite Electronic Enlightenment.
Desideratum Volairianum : une bibliographie
modificaBesterman sognava di ricostruire su nuove basi la classica bibliografia volteriana di Georges Bengesco (1882-1890, 4 volumi), ormai superata da tempo. ma mai sostituita. Tuttavia, Besterman si ritrasse di fronte all’enormità di questo compito, che ancora nel 1973 definiva «an impossible dream», un 'sogno impossibile'.[2]
Con il completamento degli OCV nel 2022, i filologi dispongono ormai[3]di una scheda bibliografica per ogni testo. Secondo Nicholas Cronk, è giunto il momento di unire queste schede, in forma digitale, per creare finalmente una bibliografia descrittiva di tutti gli scritti di Voltaire. Una tale bibliografia sarebbe di estrema importanza.[4]
Il grande vantaggio di una classificazione puramente cronologica, ordinata secondo la data di composizione di ogni opera, è di poter presentare costantemente al lettore la straordinaria diversità del genio di Voltaire:
«L'année 1737 nous offre une tragédie, Mérope ; une dissertation scientifique sur la nature du feu; un des premiers contes philosophiques, Le Songe de Platon,et les Discours en vers sur l'homme.»
«L'anno 1737 ci offre una tragedia, Mérope; una dissertazione scientifica sulla natura del fuoco; uno dei primi racconti filosofici, Il Sogno di Platone, e i Discorsi in versi sull'uomo.»
Dal 1955, l'Istituto Besterman pubblica la collana bilingue (inglese/francese) Studies on Voltaire and the Eighteenth Century, in sigla SEVEC (Studi su Voltaire e il Settecento).[5]
Nel 2014, ampliando il focus su vari aspetti del XVIII secolo e dell'Illuminismo, la serie ha cambiato nome in Oxford University Studies in the Enlightenment (Studi dell'Università di Oxford sull'Illuminismo) [SVEC cambia nome</ref>
Ad oggi sono stati pubblicati oltre 600 titoli, dedicati a Voltaire e all'Illuminismo.
Dal 1955, l'Istituto Besterman pubblica la collana bilingue (inglese/francese) "Studies on Voltaire and the Eighteenth Century" (sigla SEVEC, Studi su Voltaire e il Settecento).[6]
Nel 2014, ampliando il focus su vari aspetti del XVIII secolo e dell'Illuminismo, la serie ha cambiato nome in "Oxford University Studies in the Enlightenment" (Studi dell'Università di Oxford sull'Illuminismo).[7]
Ad oggi, sono stati pubblicati oltre 600 titoli dedicati a Voltaire e all'Illuminismo.
Editing Voltaire – Video della Voltaire Foundation (YouTube).
Nicholas Cronk, Réimaginer le corpus voltairien : les Œuvres complètes de Voltaire (1968-2022). In: Dix-huitième siècle 2022/1 (n° 54), p. 597–610. riassunto
les œuvres sont ordonnées selon l’ordre chronologique de leur « composition substantielle », sans distinction de genre,
Per questo motivo, Besterman, uno dei più importanti studiosi di Voltaire del XX secolo, decise di sviluppare un'edizione che non solo correggesse questi difetti, ma che presentasse le opere secondo l'ordine cronologico della loro composizione sostanziale[8], e non in base alla data di rilascio né senza distinzione di genere, fornendo così un contesto storico più accurato.
Questo ambizioso progetto fu avviato presso l'Istituto e Museo Voltaire di Ginevra nel 1968
«About fifteen million of Voltaire's written words have come down to us, enough to make twenty Bibles.»
«Circa quindici milioni di parole scritte da Voltaire, sufficienti a comporre venti Bibbie, ci sono pervenute.»
La Voltaire Foundation for Enlightenment studies (Fondazione Voltaire per gli studi sull'Illuminismo, in sigla Vf) è stata fondata grazie al lascito del volterriano Theodore Besterman. Dal 1973, la VF è un dipartimento di ricerca dell'Università di Oxford. La sua missione principale era originariamente quella di ricercare e pubblicare un' edizione critica delle Opere complete di Voltaire (OEuvres complètes de Voltaire, in sigla OCV), compresa la sua voluminosa corrispondenza.[9]
La Fondazone Voltaire pubblica anche i Oxford University Studies in the Enlightenment (Studi dell'Università di Oxford sull'Illuminismo), precedentemente noti come Studies on Voltaire and the Eighteenth Century, in sigla SEVEC (Studi su Voltaire e il Settecento).
Dal 1980 il suo direttore è il professore Nicholas Cronk, docente di letteratura francese.[10]
LaVf ha inoltre ottenuto importanti finanziamenti dalla Fondazione Mellon per sviluppare il progetto Electronic Enlightenment, che utilizza tecnologie all'avanguardia per rendere completamente ricercabili le corrispondenze delle figure più significative del XVIII secolo.
Nel 2010, la VF è stata insignita del Premio Hervé Deluen dell'Académie française, un riconoscimento per il supporto nell'edizione delle Opere Complete di Voltaire.[11]
Origini
modificaLe origini della Fondazione Voltaire risalgono al 1952, quando Theodore Besterman, dedicatosi per tutta la vita alla ricerca su Voltaire, fondò l'Istituto e Museo Voltaire a Ginevra. L'Istituto è ospitato a Les Délices, una residenza che fu abitata da Voltaire dal 1755 al 1760.[12]
Nell'ambito dell'Istituto, Besterman curò e pubblicò l'ampia [[corrispondenza di Voltaire] in più di 50 volumi, che ora sono inclusi nell'edizione critica delle opere complete di Voltaire (OCV), occupando i volumi 85–135.
Dopo una disputa con l'amministrazione della città di Ginevra, nel 1971 Besterman si trasferì in Inghilterra. Qui avviò delle trattative con l'Università di Oxford, che portarono alla decisione di lasciare all'università la sua vasta collezione di libri e manoscritti. Dopo la morte di Besterman, avvenuta il 10 novembre 1976, la Fondazione Voltaire venne formalmente affiliata all’Università di Oxford, dove continua a operare.
Opere complete di Voltaire (OCV)
modificaIl progetto di Theodore Besterman di pubblicare un'edizione storico-critica completa degli scritti di Voltaire nacque a seguito delle carenze riscontrate nell'edizione Moland, pubblicata da Garnier Frères tra il 1877 e il 1885 in cinquanta volumi. Sebbene quest'ultima rappresentasse un lavoro monumentale, non riusciva a soddisfare pienamente le esigenze degli studiosi a causa di errori, omissioni e della mancanza di una rigorosa organizzazione dei testi.
Per questo motivo, Besterman, uno dei più importanti studiosi di Voltaire del XX secolo, decise di sviluppare un'edizione che non solo correggesse questi difetti, ma che presentasse anche i testi in ordine cronologico, fornendo un contesto storico più accurato. Questo ambizioso progetto fu avviato presso l'Istituto e Museo Voltaire di Ginevra nel 1968 (volume IA.). Nei cinquantacinque anni trascorsi dall'inizio della pubblicazione, dal 1968 al 2022, più di duecento persone hanno contribuito all'OCV che comprende un totale di 205 volumi.[13]
Questa nuova edizione critica si distinse per l'attenzione filologica, l'inclusione di un vasto apparato critico, note esplicative e un'introduzione dettagliata per ogni testo, elementi che hanno reso possibile una comprensione più approfondita del pensiero e dell'opera di Voltaire.
Il prossimo compito che la VF si è prefissata è la digitalizzazione dell'edizione cartacea in 205 volumi, che offrirà al lettore possibilità completamente nuove di ricerca in tutti i testi.
Pubblicazioni SEVEC
modificaDal 1955 l'Istituto Besterman pubblica la collana bilingue Studi su Voltaire e il Settecento, in sigla SEVEC. Ad oggi sono stati pubblicati oltre 600 titoli, dedicati a Voltaire e all'Illuminismo. [14]
note
modifica- ^ Jean-Jacques Rousseau's correspondence - sul server della Vf"
- ^ Theodore Besterman, Voltaire Bibliography: The impossible dream.. In: Francesco Cordasco (a cura di), Theodore Besterman, bibliographer and editor. A selection of representative texts. The Scarecrow Press, Metuchen (N.J.) e Londra 1992, pp. 383–396, ISBN 0-8108-2497-3.
- ^ The Complete works of Voltaire are complete – in 205 volumes!
- ^ Nicholas Cronk, Réimaginer le corpus voltairien : les Œuvres complètes de Voltaire (1968-2022). In: Dix-huitième siècle 2022/1 (n° 54), p. 607. riassunto
- ^ Oxford university studies in the enlightenment (SEVEC)
- ^ Oxford University Studies in the Enlightenment (SEVEC)
- ^ SVEC cambia nome
- ^ Nicholas Cronk, Réimaginer le corpus voltairien : les Œuvres complètes de Voltaire (1968-2022). In: Dix-huitième siècle 2022/1 (n° 54), p.604. riassunto
- ^ Œuvres complètes de Voltaire (OCV) – (PDF) elenco dei 205 volumi.
- ^ Homepage du professeur Nicholas Cronk, direttore della Vf
- ^ Grand Prix Hervé Deluen
- ^ Sito ufficiale della città di Ginevra
- ^ Opere complete di Voltaire (OCV) – (PDF) elenco dei 205 volumi
- ^ Oxford university studies in the enlightenment (SEVEC)
Bibliografia
modifica- Andrew Brown, La Fondation Voltaire de l'université d’Oxford (JSTOR). In : Revue Des Deux Mondes, 1994, S. 84–94 (francese).
- Francesco Cordasco (a cura di), Theodore Besterman, bibliographer and editor. A selection of representative texts. The Scarecrow Press, Metuchen (N.J.) e Londra 1992, ISBN 0-8108-2497-3.
- Haydn Mason, Histoire de la Voltaire Foundation – (francese, pdf).
Collegamenti esterni
modifica- Presentazione della Fondazione Voltaire (Vf) – (inglese)
- Homepage della Fondazione Voltaire – (inglese)
- Gli inizi della Fondazione Voltaire – (inglese)
- Opere complete di Voltaire (OCV) – (PDF) elenco dei 205 volumi
- Oxford University Studies in the Enlightenment, precedentemente noti come SEVEC – leggibile online
- Homepage del professore Nicholas Cronk, direttore della Vf
- Nicholas Cronk, ‘’Voltaire’s correspondence networks: questions of exploration and interpretation’’, in Networks of Enlightenment: digital approaches to the Republic of Letters, ed. C. Edmondson and D. Edelstein, Oxford University Studies in the Enlightenment (Liverpool University Press, 2019), p.23-46, ISBN 978-1786941961.
- Nicholas Cronk, Electronic Enlightenment: recreating the Republic of Letters’, in Digitizing Enlightenment: digital humanities and the transformation of eighteenth-century studies, ed. S. Burrows and G. Roe, Oxford University Studies in the Enlightenment (Liverpool University Press, 2020), p.55-72.
- Nicholas Cronk, Generic instability in Voltaire’s correspondence: when is a letter not a letter?’. In: Was ist ein Brief? Aufsätze zu epistolarer Theorie und Kultur / What is a letter? Essays on epistolary theory and culture, ed. M. I. Matthews-Schlinzig and C. Socha. Königshausen & Neumann, Würzburg 2018), p.39-56, ISBN 978-3826059858.
L'epistolario italiano di Voltaire
modificaL'epistolario di Voltaire con corrispondenti italiani si svolse in un arco cronologico che va dal 10 febbraio 1735 (lettera D842, del cardinale Giulio Alberoni a Voltaire) al 25 settembre 1777 (lettera D20815, Voltaire a Pietrantonio Petrini), e comprende in totale 520 lettere, di cui 379 missive e 141 risposte. Ad esempio, Voltaire scambiò 89 lettere con il commediografo Francesco Albergati Capacelli e 129 con il suo ex segretario Cosimo Alessandro Collini.
Voltaire utilizzava l'italiano a prescindere dalla nazionalità del destinatario, come rivelano le lettere inviate a sua nipote, detta Madame Denis, o a Françoise Gabrielle Pauline, figlia di Émilie du Châtelet. «L'italiano sarebbe stata la lingua più atta a esprimere i sentimenti amorosi.» [1]
Mapping the Republic of Letters Stanford University
Glenn Roe, Modelling Enlightenment
«... de ce web du XVIIIe siècle au web du XXIe, il n'y a qu'un pas.»
«... da questa rete del XVIII secolo a quella del 21° secolo c’è solo un passo»
«A few years and we’ll be able to search just about all novels that have ever been published and look for patterns among billions of sentences.»
«Tra qualche anno saremo in grado di cercare praticamente tutti i romanzi mai pubblicati e di cercare schemi tra miliardi di frasi.»
Electronic Enlightenment
Electronic Enlightenment (EE)[2], o illuminismo elettronico, è un progetto di ricerca scientifica che digitalizza la corrispondenza di tutte le personalità più importanti del XVIII secolo, cioè del Secolo dei Lumi, del illuminismo. EE permette la ricerca avanzata per parole chiave e altre opzioni, come nome, citazione, e così via, tra tutti i voluminosi testi.
Questo progetto di umanità digitale è stato avviato dalla Fondazione Voltaire[3] nel 1995.[4] Finanziato dalla Mellon Foundation, distribuito commercialmente dalla Oxford University Press (OUP), Electronic Enlightenment è ora disponibile online su un server della Biblioteca Bodlain.
Origine
modificaPubblicata per la prima volta su Internet nel 2008, la banca dati EE è cresciuta a includere, fino nella primavera del 2024, 79.254 lettere e documenti, provenienti da 10.232 corrispondenti.[5]La piattaforma Electronic Enlightenment viene continuamente aggiornata.
Informatica umanistica
modificaLe Digital humanities, l'integrazione di strumenti informatici nelle discipline umanistiche, rendono più veloci ed efficiente le ricerca letteraria tra testi voluminosi. La maggior parte dei testi è disponibile in inglese e francese, con altri disponibili in tedesco, greco, italiano, latino, olandese, portoghese, russo, spagnolo e svedese. I testi digitalizzati sono corredati di riferimenti incrociati, informazioni biografiche e numerose annotazioni editoriali.
Nicholas Cronck descrive l'idea alla base del progetto come una trasposizione della rete comunicativa del XVIII secolo nel web del XXI secolo :
«de ce web du XVIIIe siècle au web du XXIe, il n'y a qu'un pas.[6]»
«da questa rete del XVIII secolo a quella del 21° secolo c’è solo un passo»
Distant reading
modificaIl filologo italiano Franco Moretti ha introdotto nei studi letterari i termini distant reading (lettura a distanza) e close reading (lettura ravvicinata). L’espressione distant reading indica una scelta critica che si allontana dal singolo testo e che abbraccia un vasto corpus:
«A few years and we’ll be able to search just about all novels that have ever been published and look for patterns among billions of sentences.[7]»
«Tra qualche anno saremo in grado di cercare praticamente tutti i romanzi mai pubblicati e di cercare schemi tra miliardi di frasi.»
Electronic Enlightenment include, per esempio, l'intera corrispondenza di Voltaire in testo integrale: tutte i 21.222 lettere dei 51 volumi dell'edizione a stampa Besterman sono disponibili in formato digitalizzato, con possibilità di ricerca con parole chiave diverse, possono essere stampati e copiati. Le nuove lettere scoperte vengono aggiunte continuamente. L'accesso gratuito a questo database è possibile in alcune biblioteche universitarie; al di fuori degli istituti, l'accesso è a pagamento.
EE consente anche l'accesso in testo integrale di 2.877 lettere della corrispondenza di Jean-Jacques Rousseau.
Parte del progetto Electronic Enlightenment è Tout Voltaire, un database sviluppato dalla Voltaire Foundation di Oxford in collaborazione con l'Università di Chicago. L'uso di questo strumento di ricerca filologica a testo integrale, basato sul software "Philologic4", è gratuito. "Tout Voltaire" consente di cercare tutti gli scritti di Voltaire, portando l'utente fino al testo completo.[8]
Il progetto è stato premiato nel 2010 dalla British Society for Eighteenth-Century Studies (BSECS).
Bibliografia
modifica- François Bessire: « Du jardin des Délices à celui de Candide : une interrogation de la correspondance électronique de Voltaire ». In : Revue Voltaire, 9 (2009), p. 157-170.
- Nicholas Cronk e Robert McNamee, Le projet Electronic Enlightenment de la Voltaire Foundation. In: Cahiers de l'AIEF, 2005, 57, p. 303-311. testo intero – (francese) su Persée.
- Maria Teodora Comsa, Melanie Conroy, Dan Edelstein, Chloe Summers Edmondson e Claude Willan, The French Enlightenment Network. In: The Journal of Modern History, september 2016, Vol. 88, No. 3, pp. 495-534, riassunto e JStOR (stable URL).
- Dan Edelstein, Paula Findlen, Giovanni Ceserani, Caroline Winterer, e Nicole Coleman, Historical Research in a Digital Age: Reflections from the Mapping the Republic of Letters Project, in: The American Historical Review, Volume 122, Issue 2, April 2017, Pages 400–424, PDF.
- Franco Moretti, La letteratura vista da lontano, con un saggio di Alberto Piazza, Collana Saggi n.865, Torino, Einaudi, 2005, ISBN 978-88-06-17289-3.
Collegamenti esterni
modifica- Electronique Enlightenment (EE) – (inglese) Homepage del progetto.
- Ritratto del direttore del EE Robert McNamee
- The slow progress of computational literary criticism
Note
modifica- ^ Valentina Gallo, Gli 'italiani' nella Francia di priomo settecento. In: Sara Garau, Migrazioni letterarie nel Settecento italiano: dal movimento alla stabilità. Peter Lang, Berlin 2020, ISBN 978-3631822289, p.65-79, Indice.
- ^ EE Homepage
- ^ Voltaire Foundation
- ^ Nicholas Cronk e Robert McNamee, Le projet Electronic Enlightenment de la Voltaire Foundation. In: Cahiers de l'AIEF, 2005, 57, p. 303-311. testo intero – (francese) su Persée.].
- ^ EE Website]
- ^ Nicholas Cronk e Robert McNamee, Le projet Electronic Enlightenment de la Voltaire Foundation. In: Cahiers de l'AIEF, 2005, 57, p. 303-311. testo intero – (francese) su Persée.
- ^ The slow progress of computational literary criticism
- ^ Tout Voltaire