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La Battaglia di Jumonville Glen


La Battaglia di Jumonville Glen, conosciuta anche con il nome di "Questione Jumonville", ebbe luogo il 28 maggio 1754 nell'attuale Stato della Pennsylvania negli Stati Uniti. Teatro di un caso nel caso, ebbe come causa la lotta tra Francesi e Inglesi per il controllo della Valle dell'Ohio e si concluse con la vittoria inglese. Se da un lato trovò un'appendice immediata nella battaglia di Fort Necessity, questo fu anche il primo scontro della guerra dei Sette Anni, denominata "French and Indian War" negli Stati Uniti per la sua parte americana e "Guerra della conquista del Canada", che si sarebbe in seguito estesa in Europa. Il comandante francese è Joseph Coulon de Villiers, signore di Jumonville, il suo avversario è George Washington, futuro primo presidente degli Stati Uniti, allora giovane ufficiale della milizia della Virginia, truppa ausiliaria dei coloniali britannici.


Prolegomeni

Dalla spedizione della "Galissonière" nei territori dell'Ohio nel giugno 1749, i Canadesi cercarono di installare durevolmente la loro presenza, avendo per obiettivo la costruzione di fortini e d'assicurarsi il controllo degli Amerindi lì insediati. Sorprendendo gli Inglesi, cominciò la concorrenza per questa regione ricca di promesse. Nel 1753, George Washington, giovane piantatore arruolato, compì una missione per conto del Governatore della Virginia Robert Dinwiddie presso Jacques Legardeur de Saint-Pierre, comandante delle forze francesi in Ohio, a Fort Le Bœuf (l'odierna Waterford in Pennsylvania). Invitato a cena da Jacques Legardeur, fu sollevata un'obbiezione riguardo il contenuto del suo messaggio: l'esigenza del ritiro francese dai territori dell'Ohio. Nel febbraio 1754, gli abitanti della Virginia elevarono un fortino, il forte Prince George, ai confini dei fiumi Ohio, Allegheny e Monongahela. In aprile, i Canadesi si ritiravano e costruivano case a Fort Duquesne. Washington, promosso tenente-colonnello del nuovo reggimento della Virginia, si trovò nel sud della Pennsylvania quando seppe della caduta di Fort Prince George. Il 25 maggio, assunse il comando dopo la caduta mortale da cavallo del comandante del reggimento Joshua Fry.

Il suo percorso mostra un George Washington attivo e ambizioso, desideroso di mettersi in luce malgrado la sua giovane età, 22 anni appena. La buona conoscenza della regione lo farà scegliere come secondo del generale Braddock al momento della "Spedizione Braddock" contro Fort Duquesne nel 1755.

Lo Scontro


Il 27 maggio del 1754, Washington venne a conoscenza di un distaccamento canadese di una trentina di uomini accampati in una piccola gola non lontano da Great Meadows. La mattina del 28, egli si incontrò con 40 uomini e alcuni ausiliari amerindi. Nessuna sentinella era appostata intorno all'accampamento. Il termine <<battaglia>> è un po' enfatico per descrivere la manovra : una sparatoria di 15 minuti. Nove soldati canadesi furono uccisi e ventuno furono catturati, compreso il comandante del distaccamento, Joseph Coulon di Jumonville, che fu ferito. Un uomo riuscì a scappare e raggiunse Fort Duquesne per dare l'allarme. Gli inglesi contarono un morto e due feriti.

Jumonville fu rasa al suolo durante la dichiarazione di dimora ufficiale. Altri nove canadesi furono uccisi : Desroussel e Caron de Québec, Charles Bois, di Pointe-Claire, Jérôme de La Prairie, L'Enfant di Montréal, Paris di Mille-Isles, Languedoc e Martin de Boucherville, e LaBatterie de Trois-Rivières. Washington e i suoi uomini si ritirarono, abbandonando i cadaveri delle loro vittime.

I Britannici sostennero che Jumonville fu ucciso dal capo amerindio Tanaghrisson, soprannominato "Half King", della tribù Sèneca, ostile ai Francesi - che accusava di aver ucciso e mangiato il padre - e vicino a Washington che non aveva più la truppa. Essi considerarono tale gesto come un calcolo premeditato per dare inizio alla guerra. Half King avrebbe detto in francese «padre mio, voi non siete ancora morto?! » prima di assassinare Jumonville con un colpo d'ascia. Altre narrazioni raccontano che Jumonville non sia stato catturato, ma fu uno dei primi personaggi a essere uccisi da Washington e dalla sua milizia. Adam Stephen, un ufficiale militare, che accompagnò Washington al momento dell'evento, racconta che Jumonville fu ucciso per primo. Non è stato fatto alcun riferimento riguardo la cattura di Jumonville o nell'interrogatorio del colonnello Washington. Washington scriverà nel suo resoconto che Half King avrebbe ucciso l'ufficiale con un'ascia. Tuttavia non è dimostrato che Jumonville fu ucciso con un colpo di tomahawk.


L'affare Jumonville


Arrivato con un emissario, Coulon di Jumonville aveva come missione quella di riconoscere il territorio reclamato dalla Francia che fu invaso e di consegnare agli inglesi un avviso per la loro ritirata dalle terre del re Luigi XV. Il suo piccolo distacco fu, di fatto, un'ambasciata, che aveva lo stesso scopo di quella di George Washington una anno più tardi a Fort Le Bœuf. Da qui la mancanza di precauzioni come l'assenza delle sentinelle.

I Canadesi affermarono che egli fu giustiziato dopo aver protestato per essere stato catturato in un'imboscata. Washington si giustificherà in seguito dicendo di averlo scambiato per una spia invece di un emissario. In una lettera a suo fratello, George Washington scriverà a proposito di Jumonville Glen:

« I fortunately escaped without any wound, for the right wing, where I stood, was exposed to and received all the enemy's fire, and it was the part where the man was killed, and the rest wounded. » (« Sono riuscito fortunatamente ad uscirne indenne, poichè la parte destra, in cui mi trovavo, era esposta e ricevette tutto il fuoco nemico, lì il nosto uomo fu ucciso e gli altri furono feriti. »). Egli concluse con la celebre frase: « I heard the bullets whistle, and, believe me there is something charming in the sound. » (Ho sentito il sibilo dei proiettili, e , credetemi, è un suono affascinate »).

Il governo di Londra proclamerà che questa fu la lettera di Washington che mise « a ferro e fuoco » il mondo e che avrebbe dato inizio alla Guerra dei Sette Anni.

In seguito

Claude-Pierre Pécaudy de Contrecœur, comandante di Fort Duquesne, inviò un distaccamento di 500 uomini per catturare Washington e ne affidò il comando a Louis Coulon de Villiers, l'amico di Jumonville. Gli inseguitori, che trovarono i cadaveri delle vittime in pasto ai lupi, raggiunsero i loro obiettivi più di un mese dopo, a Fort Necessity, all'epoca della battaglia di Great Meadows, il 3 luglio 1754. George Washington evitò la condanna per omicidio, e dunque l'esecuzione, in cambio della sua resa e delle sue confessioni firmate in cui rivelò di essere l'assassino dell'ufficiale francese. Egli venne scagionato.

Successivamente egli negò i fatti, spiegando di non aver compreso in modo adeguato la lingua francese in cui era redatto il testo, che riguarda più tematiche. Affermò che la traduzione che gli fu sottoposta per verificare l'atto era « death of » (« morte di ») ou « killing » (« uccisione ») mais pas « assassination » (« assassinio »). Una copia del documento è esposta al museo di Fort Necessity National Battlefield, in Pennsylvania.


Il caso fece scalpore fino in Europa, dove la guerra si arenò contemporaneamente all'arrivo della notizia. L'assassinio di Joseph de Jumonville fece scandalo in Francia.Voltaire, tuttavia anglofilo, s'indignò :«Io non sono piu inglese da quando gli inglesi sono diventati pirati e hanno assassinato i nostri ufficiali nella Nuova Francia ». In Inghilterra, i politici e lo scrittore Horace Walpole descrive laconicamente il caso : « The volley fired by a young Virginian in the backwoods of America set the world on fire. » (« Questo colpo di pistola sparato da un giovane Virginiano nelle foreste americane ha messo in subbuglio il mondo»).

La reputazione di George Washington ne sarà momentaneamente offuscata, momentaneamente.