Utente:Federico boyer/Sandbox

Sergio Carnaroli (Arsego, 13 luglio 1915Milano, 3 settembre 1985) è stato un imprenditore ed intellettuale italiano.

Biografia modifica

Sergio Carnaroli è figlio di Elena Pugnalin Valsecchi, appartenente ad una importante dinastia dell’imprenditoria agricola del padovano e figlia del sindaco di Arsego (dal 1905 al 1912)[1], e del Professor Emiliano Carnaroli, docente in Agraria ed Idraulica Agraria all'Università di Milano a cui, secondo l'Ente Nazionale Risi[2], è stato dedicato il nome della famosa varietà di cereale Carnaroli .

Gioventù modifica

Sin da giovane, si dimostrerà un abile atleta, raccogliendo successi negli sport invernali diventando campione di pattinaggio su ghiaccio di velocità ai Giochi Nazionali della Gioventù Universitaria e sportiva [1].

Laureatosi, a pieni voti, all’università Bocconi nel 1935 con una tesi di ricerca su San Giorgio delle Pertiche, primo studio approfondito di quel territorio, ancora oggi considerato un testo di riferimento imprescindibile[3] per storici e ricercatori per la presenza di importanti dati e fonti.

Carriera modifica

Dopo la seconda guerra mondiale, a seguito di una esperienza all’Università di Baton Rouge in Louisiana, inizia la propria carriera nella azienda farmaceutica Lepetit, dove in breve arriverà ad assumere la carica di Direttore Commerciale Estero[4]. Anche grazie alla conoscenza di cinque lingue riesce a costituire nell’arco di pochi anni una serie di consociate estere, in India, Brasile, Argentina e anche in Europa e nel resto del mondo. Metterà le basi dell’ affermazione di uno tra i più potenti antibiotici usciti dai laboratori di ricerca della Lepetit, la Rifamicina e dei suoi derivati per la cura della tubercolosi e della lebbra.

Nella seconda metà degli anni ‘70 lascerà la Lepetit per trasferirsi ad Arsego e dirigere la azienda di famiglia che si occupava di coltivazione di cereali, di allevamento di animali da carne e bachi da seta, ma in particolare della produzione, trasformazione ed esportazione del tabacco. La sua conduzione amplia l’esportazione aggiungendo al ventaglio dei clienti la nota British American Tobaccos (BAT)[2], Philipp Morris, e il governo di Cuba[3], di cui diviene uno dei fornitori di materia prima per la fabbricazione dei sigari[4]. L’Agricola d’Arsego, sotto la gestione di Sergio Carnaroli, diviene la prima e unica azienda italiana ad avere dei rapporti commerciali con i principali protagonisti internazionali del settore. Sotto la sua guida l’azienda di famiglia quadruplica il fatturato e dà lavoro a 150 dipendenti.

Altri aspetti di rilievo modifica

Nel 1978 fu fondatore del Rotary Club di Camposampiero.

E' stato eletto Sindaco di San Giorgio delle Pertiche dal 1980 al 1985 per il partito Democrazia Cristiana. Rieletto al secondo mandato, non potrà replicare, poiché morirà per infarto dopo poche settimane.

Pubblicazioni modifica

Autore di alcuni saggi tra cui:

  • Monografia San Giorgio delle Pertiche, tesi di ricerca per Università Bocconi (1935)
  • L’intervento dello Stato nel settore agricolo e la politica agraria degli Stati Uniti d’America, estratto dalla Rivista di Diritto Agrario aprile-giugno 1940
  • Dizionario inglese-italiano commerciale, ed. Hoepli (1945)
  • Tecnica della programmazione aziendale a lungo termine, Franco Angeli ed. 1972

Il premio modifica

Nel 2019 su iniziativa del Sindaco di San Giorgio delle Pertiche viene istituito il "Premio Sergio Carnaroli"[5], dedicato a quegli imprenditori del territorio che si sono distinti in ambito internazionale e sono stati leader in innovazione tecnologica.

vincitori Aziende vincitrici per edizione:

  • Stevanato Group per il 2019
  • Sirca Spa per il 2020
  • Lago Spa per il 2021 [6]

Note modifica

  1. ^ (Gazzetta dello sport 31/01/1936)
  2. ^ Tabacco per tutto il mondo, testo di Fabrizio De Marinis, rivista Espansione Uomini e imprese 1999 aprile
  3. ^ Un po’ di Arsego nei sigari di Fidel, testo di Gabriele Poletto, Il Mattino 2000 febbraio
  4. ^ Tabacco italiano per i sigari cubani, Piccole aziende italiane leader nel mondo, Focus 1999 ottobre