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Il Sistema Europeo di Banche Centrali modifica

Il SEBC è il Sistema Europeo di Banche Centrali Nazionali, del quale la Banca d’Italia, insieme alle banche centrali dei 28 stati membri dell’UE, fa parte.[1]

 
La sede della Banca Centrale Europea a Francoforte






Compiti e obiettivi modifica

È stato istituito dal Trattato di Maastricht nel 1992, che ne ha definito gli obiettivi:

  • il mantenimento della stabilità dei prezzi, come obiettivo principale e prioritario;
  • il sostegno delle politiche economiche dell’UE, al fine di raggiungere e mantenere un elevato livello di occupazione negli stati che ne fanno parte,fatto salvo il primo;

Il SEBC è costituito dalla Banca Centrale Europea e le Banche Centrali Nazionali dei 28 stati membri dell’UE, a prescindere dall’adozione della moneta unica da parte di alcuni di questi, che compongono l’ “Eurosistema[2].

Fra gli altri compiti del Sistema sono annoverabili:

  • lo svolgimento di operazioni sui cambi;
  • la detenzione e la gestione di riserve in valute estere;
  • la vigilanza sulla solidità degli enti e del sistema finanziario;
  • la promozione del regolare funzionamento dei sistemi di pagamento;

Il SEBC (che quindi comprende al suo interno l’Eurosistema) ha anche il compito di fissare il tasso ufficiale di riferimento (TUR), ovvero il costo del denaro per le altre banche e per i clienti delle stesse.[3]

Struttura modifica

Il SEBC non ha personalità giuridica necessaria per regolare le Banche centrali o la BCE, ma costituisce un accordo di coordinamento fra le stesse. La BCE rappresenta il vertice del SEBC. È gestita da due organi decisionali che compongono il Sistema:

 
Il Consiglio Generale

-il Comitato Esecutivo, di cui fanno parte 6 membri, che sono nominati per 8 anni e non possono essere rieletti, che ha le funzioni di attuare la politica monetaria, fornire le opportune istruzioni alle Banche Nazionali, svolgere le funzioni eventualmente delegate al Consiglio stesso;

-il Consiglio Direttivo, costituito dallo stesso Comitato Esecutivo e dai governatori delle Banche Centrali degli 19 Stati membri dell’Eurosistema, che ha la responsabilità per le funzioni di : consulenza, raccolta di informazioni statistiche, preparazione di rapporti annuali, definizione di regole per la contabilizzazione delle operazioni compiute dalle Banche Centrali Nazionali, determinazione della procedura per la fissazione dei tassi di cambio fra le valute.

-Il Consiglio Generale (che comprende il Presidente e il Vicepresidente del Comitato Esecutivo oltre ai governatori delle Banche Centrali Nazionali degli stati facenti parte dell’UE) svolge quei compiti rilevati dall’Istituto Monetario Europeo che devono essere ancora assolti dalla BCE nella Terza fase dell’Unione economica e monetaria, questo perché non tutti gli Stati membri hanno adottato l’euro.

-il Consiglio di Vigilanza, che si riunisce due volte al mese per discutere, pianificare e svolgere i compiti di vigilanza della BCE. Presenta progetti di decisione al Consiglio Direttivo che devono essere approvati all'unanimità.[4]

Per riassumere, il Consiglio Direttivo assume decisioni in campo di politica monetaria, il Comitato Esecutivo si occupa dell’attuazione delle decisioni e della gestione corrente della BCE, il Consiglioggenerale, sostanzialmente, cesserà di esistere quando tutti gli stati membri del UE avranno adottato l’euro come valuta.

Mediante vari comitati, i rappresentanti delle banche centrali nazionali realizzano le funzioni del SEBC.

I mandati dei Comitati sono definiti dal Consiglio Direttivo e le banche centrali nazionali posso svolgere, sotto la propria responsabilità, funzioni che non rientrano in quelle dell’Eurosistema, a meno che il Consiglio Direttivo non giudichi queste funzioni in contrasto con gli obiettivi e i compiti dello stesso.

Le BCN assumono una grande importanza all’interno del SEBC per il principio di Decentramento Operativo, che trasferisce la responsabilità dell’attuazione della politica monetaria decisa dal comitato esecutivo della BCE alle stesse Banche Nazionali.

La Banca d'Italia nel S.E.B.C. modifica

La Banca d’Italia, in quanto Banca Centrale Nazionale di uno dei 28 stati facenti parte dell’UE e degli 11 membri dell’Eurosistema, è una delle componenti del SEBC.[5]

La Banca prende parte alle decisioni riguardanti le politiche monetarie nell’Eurozona e svolge i compiti assegnati in qualità di componente del SEBC. Si occupa di attuare a livello nazionale le decisioni prese dal SEBC ad esempio le operazioni riguardanti i cambi di valute conformemente alle norme fissate dall’Eurosistema.

Sempre basandosi sulle regole definite dal comitato direttivo è responsabile della stampa delle banconote in euro, della gestione della circolazione e della lotta alla contraffazione. Svolge un ruolo all’interno del SEBC anche come autorità di vigilanza sulla stabilità complessiva di sistema bancario e sistema finanziario, per garantirne l’efficienza.

 
Logo ufficiale della Banca d'Italia

Si assume la responsabilità della gestione di un eventuale crisi bancaria, sfruttando la consulenza del Comitato Direttivo, secondo la funzione alla quale è adibito.

Le analisi economiche elaborate dallo staff della Banca costituiscono un importante contributo al processo decisionale che avviene all’interno della BCE e nelle sedi tecniche dei Comitati e dei gruppi di lavoro dell’Eurosistema.

Per il cittadino, e in particolare per ampliarne le conoscenze in ambito finanziario, essa organizza inoltre un sistema per risolvere i conflitti fra esso e la banca, mettendo a disposizione procedure facili e poco costose.

Le ulteriori funzioni svolte dalla B.I. all’interno del SEBC sono:

  • sorveglianza sul sistema dei pagamenti;
  • Supervisione sul mercato nazionale;
  • Attività di ricerca economica e elaborazione di dati statistici.

Note modifica

  1. ^ Banca d'Italia, Banca d'Italia - Il sito ufficiale della Banca Centrale Italiana, su www.bancaditalia.it. URL consultato il 21 febbraio 2019.
  2. ^ Antonio De Chiara e Lucio Sarno, Dalla Banca D'Italia Alla Banca Centrale Europea.
  3. ^ Tasso ufficiale di sconto, in Wikipedia, 10 gennaio 2016. URL consultato il 21 febbraio 2019.
  4. ^ (EN) European Central Bank, European Central Bank, su European Central Bank. URL consultato il 21 febbraio 2019.
  5. ^ Banca d'Italia, in Wikipedia, 19 febbraio 2019. URL consultato il 21 febbraio 2019.